Approfondimenti

Gli alloggi Aler della discordia di Via Bolla

Via Bolla

A poche centinaia di metri è un proliferare di gru e nuove costruzioni, in via Bolla invece due edifici fatiscenti trasportano in una realtà che si penserebbe lontana da Milano.

Ai civici dal 26 al 42, case popolari di proprietà Aler, i rifiuti sono ovunque. Non ci si preoccupa di lasciare dove capita lavatrici, forni, porte e materassi. Nei parcheggi ci sono camper e persone indaffarate a rimettere in sesto furgoni scassati. Dentro gli immobili, qualcuno siede nei corridoi senza dire una parola al passaggio di uno sconosciuto. Basta uno sguardo per capire che non vorrebbero nessuno a vederli occupare senza titolo un alloggio vuoto. A versare nelle condizioni peggiori sono però i box sotterranei degli edifici. Qui i traffici illegali sembrano una regola, lo scorso febbraio è stato appiccato un incendio.

L’illegalità e l’assenza della proprietà pubblica hanno esasperato gli inquilini ormai da anni. Più che tra assegnatari in regola e occupanti, la contrapposizione sembra essere tra chi vive negli alloggi cercando di non disturbare i vicini e chi invece occupa in modo caotico il piazzale tra i due palazzi. Dopo la rissa di pochi giorni fa, con decine di persone ad affrontarsi a colpi di bastone, due volanti della polizia e un mezzo della guardia di finanza girano ripetutamente per il caseggiato, come disposto dal prefetto di Milano Renato Saccone e dal questore Giuseppe Petronzi. Emilio, uno degli inquilini, racconta che cosa è accaduto lo scorso venerdì sera e il difficile ottimismo a cui si aggrappa per sperare in condizioni di vita più dignitose.

In via Bolla è atteso da tempo un censimento degli abitanti delle case popolari per affrontare il problema delle occupazioni. Su 244 alloggi, quelli occupati risultano essere 109, quasi la metà. Per il sindacato degli inquilini Sicet, prima di procedere con gli sgomberi, la priorità è individuare e risolvere le situazioni di fragilità con l’accesso agli alloggi transitori, una possibilità prevista da modifiche fatte l’anno scorso alla legge regionale: “È uno strumento che Comune e Regione insieme ad Aler potrebbero utilizzare fin da subito per far uscire dall’illegalità abitativa queste famiglie e per inserirle in un percorso che le accompagni verso l’autonomia” dice Giacomo Manfredi, responsabile di zona per il Sicet.
Questo dovrebbe essere il primo passo verso la ristrutturazione dei due edifici. Un intervento annunciato più volte. In una recente commissione di Regione Lombardia, il direttore generale di Aler Milano ha indicato come data di inizio dei lavori il prossimo ottobre. Dalle parole di Fabio Galesi, vicepresidente del Municipio 8, dove si trova via Bolla, sembrano però ancora molti i passaggi mancanti prima di poter cominciare.


Luca Parena
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 06/02 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 06/02 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 06/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 06/02/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 06-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di giovedì 06/02/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 06-02-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 06/02/2025

    Alessandra Modi, antropologa, fa parte del dipartimento di biologia dell'università di Firenze. Modi è co-autrice di uno studio pubblicato un mese fa su Pikaia.eu (il portale dell'evoluzione). Lo studio si intitola: “il bambino con il genoma più antico d'Italia”. Guardare alla storia dei propri antenati, può essere utile per capire la strada fatta fin qui. Ha raccontato David Caramelli, antropologo dell’Università di Firenze: “questo studio ha portato alla ricostruzione del genoma più antico in Italia, rivelando significativi cambiamenti nella popolazione dell'Italia meridionale alla fine dell'ultimo massimo glaciale, con l'arrivo di gruppi provenienti dai Balcani, i quali hanno colonizzato l’Italia da Nord-Est per poi scendere verso le regioni più meridionali della penisola".

    Pubblica - 06-02-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 06/02/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 06-02-2025

  • PlayStop

    MARCO PELLICCIOLI - NEL CONCERTO DEL TEMPO

    MARCO PELLICCIOLI - NEL CONCERTO DEL TEMPO - presentato da Paolo Massari

    Note dell’autore - 06-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 06/02/2025

    Francesca Debenedetti caposervizio Europa di Domani, ci racconta la virata militarista dell'Unione contro la propria storia e la propria convenienza: più armi e Nato, come vuole Trump. Giulio Marcon di Sbilanciamoci racconta la spesa militare italiana record (+12% l'anno scorso) e l'affossamento della legge 185 sulle banche armate che la maggioranza vuole affossare in Parlamento. Duccio Facchini direttore di Altreconomia racconta l'impronta olimpica ovvero la prima pesante eredità delle Olimpiadi invernali che inizieranno esattamente tra un anno. Infine Francesco Cancellato direttore di FanPage.it racconta di essere uno dei 7 italiani spiati col software Grafite probabilmente dal governo o da qualche apparato deviato: un fatto gravissimo, su cui è necessario che lo Stato faccia chiarezza.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 06-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 06/02/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 06-02-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 06/02/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 06-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 06/02/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 06-02-2025

Adesso in diretta