Il suo caso è stato lanciato dalla TV Al Hadath. La storia di Ghina ha commosso il mondo. Due settimane fa, un cecchino l’ha colpita alla coscia e la frattura multipla dell’osso non ha ottenuto le cure necessarie nella sua città Madhaya, assediata dalle truppe governative e dai guerriglieri di Hezbullah libanesi.
Madhaya è una cittadina di 40 mila abitanti sotto il controllo dell’esercito dell’opposizione. Si trova nella provincia di Damasco, non lontano dal confine con il Libano.
Ghina Hammad Wadie è una bambina di 11 anni e lo scorso 2 Agosto è stata colpita all’anca da un cecchino mentre andava a fare la spesa per la famiglia. Nella città non ci sono le strutture sanitarie adeguate per curarla e la bambina continua a soffrire atroci dolori. Qui potete vedere un servizio di una Tv araba su Ghina)
Gli analgesici con i quali veniva curata non erano sufficienti a calmare i dolori. L’unico modo per poterla curare sarebbe stato quello di evacuarla verso Damasco o Beirut, dove ci sono gli ospedali attrezzati per curare fratture simili.
Un’intervista con la madre sulla Tv Al Hadath ha portato il caso alla ribalta dei media e delle organizzazioni umanitarie internazionali.
L’appello di Amnesty International e le azioni svolte dalle comunità siriane in Europa e negli Stati Uniti, hanno portato il regime di Damasco e le milizie di Hezbullah libanesi, che assediano tuttora la città, ad autorizzare la sua evacuazione. Nella notte tra Sabato e Domenica, un’autoambulanza della Mezzaluna rossa siriana ha trasferito la bambina in un ospedale di Damasco, insieme alla madre.
Una buona notizia, in mezzo ad una montagna di sofferenze.