Approfondimenti

L’avanzata dell’esercito di Kiev a Izyum e Kharkiv, il caos nell’area di Mariupol e le altre notizie della giornata

bombardamenti ucraina

Il racconto della giornata di giovedì 5 maggio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nella decima settimana di guerra in Ucraina i negoziati sono ancora fermi e gli scontri tra i due eserciti nemici non rallentano. Zelensky ha chiesto oggi altre armi a lungo raggio per colpire le città nemiche e supportare l’Ucraina sono arrivate anche le forze speciali di intelligence occidentali con informazioni significative, come confermato anche dalla Casa Bianca. In Italia, dopo la proclamazione dello stato di agitazione, i sindacati della scuola Snals, Gilda e quelli di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato di essere stati convocati dal governo per lunedì. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

L’esercito di Kiev avanza a Izyum e Kharkiv

Decima settimana di guerra in Ucraina. Con i negoziati pressoché fermi, proseguono gli scontri tra i due eserciti nemici. Oggi Zelensky ha registrato un discorso alla Danimarca nell’anniversario della Liberazione del paese dai nazisti e ha avuto un colloquio con il premier britannico Johnson. Il presidente ucraino ha detto di contare “fuori ogni dubbio” nella vittoria e ha chiesto nuove armi a lungo raggio per colpire le città nemiche.
Dal campo oggi è arrivata la notizia di un contrattacco ucraino nel nord est del Paese. Le forze di Kiev starebbero avanzando nelle zone di Izyum e Kharkiv. L’ufficio di Zelensky ha però precisato: non si tratta di una controffensiva su larga scala, l’operazione non potrà scattare prima di giugno, quando arriveranno le armi adeguate dall’Occidente.
Per interrompere i rifornimenti militari è cambiata la strategia dell’esercito russo. Nel corso della notte Mosca ha condotto diversi attacchi, indirizzati a colpire magazzini, infrastrutture militari e ferroviarie. Quale l’obiettivo? Francesco Randazzo, professore di relazioni internazionali all’università di Perugia, esperto di esercito russo:


 

Le forze speciali di intelligence occidentali danno supporto all’Ucraina

A fianco dell’Ucraina ci sono le forze speciali di intelligence occidentali. Il New York Times ha scritto oggi che gli Stati Uniti hanno fornito informazioni significative a Kiev per uccidere i generali russi. La Casa Bianca ha confermato di aver dato agli ucraini servizi di intelligence, ma solo in ottica difensiva, accusando il quotidiano di essere “irresponsabile”. In cosa consistono le informazioni di intelligence americane? Guido Olimpio, giornalista del Corriere della Sera:


 

Cosa sta succedendo a Mariupol?

C’è poi la situazione di Mariupol. Sono ore decisive per l’evacuazione degli ultimi 200 civili intrappolati nell’acciaieria Azovstal. Un convoglio umanitario dell’Onu e è in viaggio verso la città. Dovrebbe arrivare domani.
Su quanto accade nell’area della fabbrica si hanno versione discordanti. I russi avrebbero violato l’impegno di un cessate il fuoco. Gli ucraini parlano di sanguinosi combattimenti in corso e confermano che i russo-ceceni sono entrati nell’impianto. 
”I feriti stanno morendo con terribili agonie”, ha detto in un video un ufficiale del reggimento Azov.
 Mosca invece accusa i militari ucraini di usare i civili come ostaggi, chiedendo cibo e medicine in cambio della loro liberazione. Putin, che oggi ha chiesto scusa a Israele per le frasi del ministro Lavrov su Hitler e gli ebrei, ha garantito i corridoi umanitari ma solo a patto che i militari ucraini si arrendano. Quale è dunque dunque la situazione a Mariupol?
Il nostro Emanuele Valenti si trova a Zaporizia, dove sono arrivati alcuni degli sfollati evacuati da Mariupol:


 

Il governo convoca i sindacati della scuola

Oggi i sindacati della scuola Snals, Gilda e quelli di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato di essere stati convocati dal governo per lunedì, dopo la proclamazione dello stato di agitazione annunciata ieri. Le organizzazioni però credono che dall’incontro non usciranno risposte soddisfacenti e dicono che probabilmente si arriverà a uno sciopero. Al centro della protesta c’è un decreto approvato a fine aprile, e lo stesso provvedimento viene contestato da altri sindacati che invitano a scioperare già domani. Tra questi, oltre a Cobas, Cub e Usb c’è l’Anief: abbiamo intervistato il suo presidente Marcello Pacifico.


 

Più di una persona su 10 in Italia ha rinunciato a curarsi nel 2021 per problemi economici o di accesso ai servizi

Nel 2021, più di un cittadino su dieci su ha rinunciato a curarsi per problemi economici o di accesso ai servizi. Il dato emerge dal rapporto civico sulla salute, presentato oggi da Cittadinanzattiva. Le liste di attesa infinite (due anni per una mammografia, un anno per una eco, una tac, o un intervento ortopedico) sono stati l’ostacolo principale riscontrato da chi ha rinunciato a curarsi. La pandemia, spiega ancora Cittadinanzattiva, ha acuito questo problema preesistente: “Abbiamo la necessità di recuperare milioni di prestazioni, i cittadini devono essere messi nella condizione di tornare a curarsi“.

Gli Stati Uniti contro Billie Holiday il film con Andra Day

(di Barbara Sorrentini)

All’origine di tutto c’è un a canzone. Si intitola “Strange fruits” e si riferisce ai neri appesi agli alberi e linciati: sono loro gli strani frutti spuntati sui rami, vittime di una pratica molto comune nell’America degli anni ’50. E’ l’epoca in cui Billie Holiday diventò un’icona della musica, ma nello stesso tempo anche il capro espiatorio della battaglia contro la droga intrapresa dal Governo Federale. In quegli anni, la droga diventava il primo espediente per una discriminazione razzista, l’alibi perfetto per arrestare quei neri che avevano raggiunto una certa popolarità. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

La pandemia di COVID-19 ha provocato la morte di un numero compreso tra i 13,3 e i 16,6 milioni di persone tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021. L’ultima stima dell’Organizzazione mondiale della Sanità, pubblicata oggi, triplica di fatto i decessi attribuiti alla malattia sommando semplicemente i dati ufficiali dei paesi. La sovramortalità è stata calcolata facendo la differenza fra i morti constatati e le statistiche pluriennali del periodo antecedente la pandemia.

È arrivato intanto il via libera dal Parlamento Europeo all’estensione della validità del certificato digitale COVID UE per un altro anno, fino a giugno 2023. I negoziati prenderanno il via nell’immediato per far sì che le regole entrino in vigore prima della scadenza dell’attuale regime prevista per il 30 giugno.

https://twitter.com/MinisteroSalute/status/1522251891459174407

https://twitter.com/RegLombardia/status/1522239863512313856

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    Dopo 18 ore di fermo, Ayoub è libero. A Milano il presidio solidale

    Si è concluso questa mattina il presidio organizzato davanti all’ufficio immigrazione di via Montebello a Milano per chiedere la liberazione di Ayoub. Il ventunenne di origini tunisine è stato liberato dopo quasi 18 ore di fermo. Ieri pomeriggio si trovava davanti a un bar sotto casa insieme a un amico, quando è arrivata una volante della polizia che ha iniziato a controllare i documenti dei presenti. Gli agenti gli hanno tolto il telefono e l’hanno portato in questura perché il suo permesso di soggiorno non era in regola. Ayoub, che partecipa alle attività del centro sociale Lambretta ed è seguito dalla comunità Kayros di Don Claudio Burgio, ha passato la notte in questura in attesa di un’udienza per decidere della sua espulsione dal territorio italiano. Dopo aver fatto domanda d’asilo, questa mattina Ayoub è stato liberato. Il 22 aprile dovrà presentarsi nuovamente all’ufficio di immigrazione con il suo avvocato. Secondo il centro sociale Lambretta, che ha organizzato il presidio, “quello che è accaduto non è un’eccezione: è la normalità per oltre un milione di persone senza documenti in Italia. Un sistema che criminalizza la migrazione, sospende lo stato di diritto e produce esclusione sociale”. Dopo il rilascio di Ayoub, le persone in presidio, una cinquantina, l’hanno accolto con un coro: “Tutti liberi, tutte libere”. Tra gli applausi, i ragazzi e le ragazze che lo aspettavano si sono stretti attorno a lui in un abbraccio collettivo. Chiara Manetti ha intervistato Ayoub dopo il suo rilascio.

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    1) L’incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L’università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

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