Alberto Santos-Dumont nacque un giorno di luglio del 1873 a Palmira, nello stato del Minas Gerais.
Sarà lui, aviatore considerato dai suoi connazionali l’inventore dell’aereoplano, il grande protagonista della cerimonia di apertura della 31esima edizione delle Olimpiadi allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro.
Si parte questa notte all’una, orario italiano, si va avanti a lungo come da tradizione. L’Italia, con la portabandiera Federica Pellegrini, sfilerà per 101esima.
Oltre a Santos-Dumont, che insidia i fratelli Wright quale vero pioniere del volo, la cerimonia metterà in mostra le grandi glorie carioca.
Ci sarà tanta musica, salsa e non solo, dopo la scorpacciata di suoni Brit proposti da Londra 2012.
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Ci sarà Gisele Bundchen, attrice e modella che è stata investita del titolo di madrina dell’evento. Con lei sfilerà Lea T, modella transessuale, figlia dell’ex calciatore della Sampdoria Toninho Cerezo.
La natura inclusiva dell’evento, confermano i media internazionali, è garantita anche dalla decisione del comitato organizzatore di introdurre le squadre su un carro in stile Carnevale guidato da un gruppo di 20 donne, 16 uomini e 4 transessuali.
La grande incognita rimane l’ultimo tedoforo, ultima di dodicimila mani a toccare la fiaccola olimpica.
Tutti dicono sarà Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelè.
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“Proprio per questo non sarà lui”, scherza, fino a un certo punto, Franco Bragagna. Voce dell’atletica Rai, anche quest’anno sarà lui a condurre le danze durante la cerimonia inaugurale.
In questa intervista, dopo aver visto le prove generali, ci regala alcuni spoiler della serata: