Approfondimenti

L’attacco missilistico russo su Odessa, la guerra al diritto all’aborto negli Stati Uniti e le altre notizie della giornata

Odessa: spento l'incendio in un grattacielo causato dai bombardamenti nemici.

Il racconto della giornata di sabato 23 aprile 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi c’è stato un attacco missilistico russo su Odessa, la città ucraina che affaccia sul mar Nero a sud ovest del paese e che potrebbe diventare il prossimo obiettivo di conquista della guerra di Putin. A due mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, si terrà una marcia straordinaria per la pace tra Perugia e Assisi. Un uomo di 62 anni ha ucciso la moglie a coltellate, nell’appartamento della figlia a Rimini. Il ministero della Salute ha invitato a segnalare ogni caso di epatite acuta nei bambini, dopo che la malattia di natura sconosciuta è stata segnalata in Europa. Finora sono 11 i casi sospetti nel nostro paese, solo due confermati. la Corte Suprema americana, attualmente a maggioranza repubblicana, potrebbe vieterebbe l’aborto dopo 15 settimane di gravidanza. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

I missili Russi su Odessa

Oggi c’è stato un attacco missilistico russo su Odessa, la città ucraina che affaccia sul mar Nero a sud ovest del paese e che potrebbe diventare il prossimo obiettivo di conquista della guerra di Putin.
Missili sono stati sparati da bombardieri che operano nella zona del Mar Caspio. Colpiti sia obiettivi militari che zone residenziali.
Almeno 5 i morti civili secondo le autorità ma sono decine i feriti.
Oggi da parte ucraina si dice che le forze russe hanno conquistato molti piccoli centri nel Donbass, anche se in alcuni casi ci sarebbe stata la ripresa di alcune località.
Da Mariupol intanto arrivano nuove denunce: “i russi bloccano l’evacuazione dalla città” dice il vicesindaco mentre la municipalità denuncia anche che 308 cittadini di Mariupol sarebbero stati deportati nell’estremo oriente russo.
Kiev intanto ha annunciato l’uccisione di altri due generali russi.
Poco fa ha parlato il presidente Zelensky: “non temo per la mia vita, voglio vedere Putin per una soluzione diplomatica, ma dalla Russia non vediamo questo. Dicono una cosa e poi fanno l’opposto”.
Il 28 aprile il segretario generale delle nazioni unite, Guterres, sarà a Kiev ma la strada della diplomazia per il momento resta sbarrata.
Cosa potrà fare Guterres a Kiev? Lo abbiamo chiesto al professor Gianluca Pastori dell’università Cattolica di Milano

 

La marcia straordinaria per la pace a due mesi dall’inizio della guerra

Domani, a due mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, si terrà una marcia straordinaria per la pace tra Perugia e Assisi.
Fermatevi, la guerra è una follia – lo slogan scelto dal comitato promotore.
Questa sera una veglia di attesa con la presenza di Don Luigi Ciotti servirà a raccogliere pensieri e parole di pace.
Andrea Ferrari, presidente del coordinamento nazionale enti locali per la pace

Domani Radio Popolare seguirà con una diretta la marcia Perugia Assisi dalle 10 alle 10.30 e poi 14.30 alle 15.30

Epatite acuta nei bambini, 11 casi sospetti in Italia

Il ministero della Salute ha invitato a segnalare ogni caso di epatite acuta nei bambini, dopo che la malattia di natura sconosciuta è stata segnalata in Europa.
Finora sono 11 i casi sospetti nel nostro paese, solo due confermati. Si tratta di una epatite molto aggressiva che colpisce bambini sotto i 10 anni e che in Gran Bretagna registra 108 casi. In quelli più gravi è stato necessario il trapianto di fegato.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato di vigilare e segnalare casi sospetti.
Abbiamo chiesto al professor Massimo Andreoni, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive di Roma Tor Vergata, cosa si sa al momento di questa epatite

 

Rimini, un uomo di 62 anni ha ucciso la moglie a coltellate

Un uomo di 62 anni ha ucciso la moglie a coltellate, nell’appartamento della figlia, di fronte a quello della coppia, a Rimini. L’assassinio è avvenuto ieri sera ed è l’ennesimo femminicidio annunciato. La donna l’aveva denunciato, nel febbraio scorso, mentre a gennaio era stato necessario l’intervento di un ambulanza, e ancora prima, a settembre, erano intervenuti i carabinieri.
L’uomo era seguito dal servizio di igiene mentale per una sindrome ansiosa bipolare che secondo il suo avvocato l’avrebbe portato a provare una insensata gelosia.
Nonostante tutti questi precedenti, né i servizi sanitari né la giustizia sono stati in grado di prevenire il femminicidio e di fermare l’assassino.

Continua la guerra al diritto all’aborto negli Stati Uniti

(di Eleonora Panseri)

Nel 1973, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America si pronunciò sul caso “Roe contro Wade”, l’aborto entro i 7 mesi di gravidanza venne riconosciuto come diritto costituzionale. Ma, oggi, 50 anni di progresso potrebbero venir spazzati via in pochi mesi. Ne è convinta Emma Hernandez, attivista di “We Testify”, un’organizzazione nata per dare alle persone che hanno scelto di abortire la possibilità di raccontare la loro storia.

“In questo momento, negli Stati Uniti, stiamo assistendo all’emersione di tutta una serie di leggi che vietano l’aborto, come quella del Texas, dove è proibito dopo le 6 settimane. Si tratta di una legge che pone un limite ancora prima che le persone scoprano di essere incinte. E, sfortunatamente, di recente, lo stato vicino dell’Oklahoma, che fino a poco tempo fa era un luogo dove le donne del Texas potevano andare per abortire, ha istituito un altro divieto che dovrebbe entrare in vigore ad agosto. [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 70.520 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 73.212. Le vittime sono invece 143, in calo rispetto alle 202 registrate ieri. Il tasso di positività è al 16,7%, stabile rispetto a ieri.

Sono 409 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 43. I ricoverati nei reparti ordinari scendono sotto quota diecimila: sono 9.914, ovvero 162 in meno rispetto a ieri.

In totale sono 16.079.209 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 162.609.

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    Dopo 18 ore di fermo, Ayoub è libero. A Milano il presidio solidale

    Si è concluso questa mattina il presidio organizzato davanti all’ufficio immigrazione di via Montebello a Milano per chiedere la liberazione di Ayoub. Il ventunenne di origini tunisine è stato liberato dopo quasi 18 ore di fermo. Ieri pomeriggio si trovava davanti a un bar sotto casa insieme a un amico, quando è arrivata una volante della polizia che ha iniziato a controllare i documenti dei presenti. Gli agenti gli hanno tolto il telefono e l’hanno portato in questura perché il suo permesso di soggiorno non era in regola. Ayoub, che partecipa alle attività del centro sociale Lambretta ed è seguito dalla comunità Kayros di Don Claudio Burgio, ha passato la notte in questura in attesa di un’udienza per decidere della sua espulsione dal territorio italiano. Dopo aver fatto domanda d’asilo, questa mattina Ayoub è stato liberato. Il 22 aprile dovrà presentarsi nuovamente all’ufficio di immigrazione con il suo avvocato. Secondo il centro sociale Lambretta, che ha organizzato il presidio, “quello che è accaduto non è un’eccezione: è la normalità per oltre un milione di persone senza documenti in Italia. Un sistema che criminalizza la migrazione, sospende lo stato di diritto e produce esclusione sociale”. Dopo il rilascio di Ayoub, le persone in presidio, una cinquantina, l’hanno accolto con un coro: “Tutti liberi, tutte libere”. Tra gli applausi, i ragazzi e le ragazze che lo aspettavano si sono stretti attorno a lui in un abbraccio collettivo. Chiara Manetti ha intervistato Ayoub dopo il suo rilascio.

    Clip - 18-04-2025

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    1) L’incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L’università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

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