VENEZIA 73 scommette su un concorso al cento per cento d’autore e non solo una parata da tappeto rosso. In un alternarsi di nomi conosciuti da un pubblico esperto, con altri presenti solo nei festival di cinema, più alcuni registi storici.
Si va dal filippino Lav Diaz e il messicano Amat Escalante, agli americani Damien Chazelle con il musical d’apertura La la Land, il documentario di Terence Malik, Tom Ford, Ana Lily Amirpour, con molte star al seguito, tra cui Naomi Watts, Michael Fassbender, Ryan Goslin, Jake Gyllenhal. Gli italiani Massimo D’Anolfi e Marina Parenti, documentaristi milanesi con Spira Mirabilis, Roan Johnson con Piuma e Giuseppe Piccioni con Questi giorni.
Tra gli autori consolidati: Wim Wenders, Emir Kusturica, Pablo Larrain in coproduzione USA con un film su Jackie Kennedy interpretata da Natalie Portman, François Ozon, Andrei Konchalovsky. In altre sezioni, Marco Bellocchio, Kim Ki Duk, Pippo Delbono, Francesco Munzi e la proiezione speciale di due episodi di The Young Pope, l’ultima fatica di Paolo Sorrentino per la tv, con Jude Law nei panni del giovane Papa.
“Non solo un cinema che non intende cedere le armi alla volgarità imperante, non si adegua alle semplificazioni del prodotto ‘usa e getta’, non rinuncia ad essere racconto del presente, divertissement intelligente, spettacolo per molti”. Secondo Alberto Barbera, rinnovato direttore artistico.
La Mostra del Cinema di Venezia si terrà da domani 31 agosto all’11 settembre e la locandina è ancora ad opera del regista di animazione Simone Massi.