Approfondimenti

Kiev si prepara all’attacco russo via terra, la strategia di Putin per un governo fantoccio e le altre notizie della giornata

Kiev ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 25 febbraio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. I mezzi russi stanno avanzando verso Kiev, mentre nel resto dell’Ucraina i russi avrebbero già preso il controllo di Sumy e, nel sud del Paese, la zona più delicata è sempre Kherson, sopra la Crimea. La strategia di Putin, intanto, sembra chiara: instaurare a Kiev un governo fantoccio vicino a Mosca. In Russia non solo i giornali riconosciuti indipendenti, ma anche tra i media governativi russi ci sono dei giornalisti che si oppongono alla guerra. Anche l’Italia si mobilita per l’Ucraina con manifestazioni e fiaccolate in tutto il Paese. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Kiev si prepara all’attacco russo via terra

Da questa mattina diversi mezzi russi sono stati visti nei quartieri nord di Kiev. Anche nostre fonti ci hanno assicurato si tratti già di mezzi e militari russi. 
Secondo i servizi occidentali la maggior parte delle truppe di Mosca sarebbe ancora a 50 chilometri a nord. Ma gli scontri, soprattutto sulla direttrice a nord-ovest di Kiev, vanno avanti da ieri, anche più vicini alla capitale ucraina. Proprio a nord-ovest gli ucraini avrebbero anche fatto saltare un ponte.
Ci sono combattimenti anche a nord-est della città.
 A dare il senso di queste ore l’aumento dei civili pronti a combattere. Lungo il perimetro di Kiev ci sarebbero i riservisti, ma in altre zone appunto civili che hanno deciso di prendere le armi. Il governo dice di averne distribuite 18mila. E oggi ha chiamato a raccolta anche gli uomini sopra i 60 anni.
Zelensky ha postato un video davanti alla residenza presidenziale: “siamo qui difendiamo il nostro paese”. Le radio e i siti del governo spiegano come fare bottiglie molotov.
Per anni la crisi in Ucraina è stata anche una guerra di informazione, molte volte sui militari russi. Dove sono? Sono veramente nel Donbass? E poi nelle ultime settimane: sono veramente pronti per un’invasione? 
Ecco, dopo tante supposizioni le risposte si stanno avvicinando, a partire proprio da Kiev.



Nel resto del Paese, a est i russi avrebbero preso il controllo di Sumy, 250mila abitanti, a nord di Kharkiv. Qui, la seconda città ucraina, i combattimenti sono alla periferia. Nel pomeriggio c’è stata una forte esplosione e un grosso incendio.
 Poi il sud. Qui la zona più delicata è sempre Kherson, sopra la Crimea. Come detto più volte i russi starebbero cercando di salire verso nord. Ma ci sarebbero anche combattimenti a Meltipol, tra Mariupol e la Crimea. Siamo su quella striscia di territorio sul mare che collegherebbe proprio la Russia alla Crimea passando anche dalla zona meridionale del Donbass.
E nell’ultima ora fonti militari americane – dal Pentagono – parlano di sbarco anfibio russo proprio sulla costa a ovest di Mariupol. Notizie da confermare ma che andrebbero nella stessa direzione.
Secondo le Nazioni Unite sono già 100mila le persone scappate. Potrebbero arrivare a 5milioni.

La strategia di Putin: un governo fantoccio a Kiev

Sul fronte diplomatico nel pomeriggio il Cremlino si è detto pronto a inviare a Minsk una delegazione per dei negoziati con Kiev. Poco dopo però è intervenuto Putin chiedendo all’esercito ucraino di rovesciare il governo di Zelensky per favorire le trattive. La strategia sembra chiara, instaurare a Kiev un governo fantoccio vicino a Mosca.
Alessandro Vitale, docente di relazioni internazionali alla Statale di Milano:


 

L’Italia si mobilita per l’Ucraina: domani grandi manifestazioni in tutti i capoluoghi

Oggi a Monza, Bologna e Roma ci sono state fiaccolate per la pace. Domani sarà la giornata in cui la mobilitazione è più attesa, con manifestazioni in quasi tutte le città capoluogo, indette da associazioni e sindacati, a cui aderiranno partiti, ed altre di centri sociali ed antagonisti. 
A Roma l’appuntamento è alle 11 in piazza Santi Apostoli, a Milano alle 15 in piazza Cairoli.
 Sentiamo alcune delle voci raccolte dalla fiaccolata nella capitale da Giacomo Panzeri:


 

Il governo italiano si dice allineato alla decisione che prenderà l’UE contro la Russia

(di Anna Bredice)

A metà pomeriggio una nota del governo assicura che l’Italia è allineata alle decisioni che l’Unione Europea prenderà sulle sanzioni a Mosca. Una precisazione dopo le accuse forti da parte del presidente del partito Popolare Tusk all’Italia. “Germania, Ungheria e Italia hanno perso l’onore”, aveva detto, in riferimento all’eccessiva prudenza nel votare sanzioni dure nei confronti della Russia. In particolare bisogna decidere se escludere le banche russe dal sistema di pagamento Swift, una delle misure più forti che si possono prendere, perché colpirebbe l’intero sistema finanziario russo. L’altra opzione poi è il blocco degli asset di Putin, tutte le sue proprietà e patrimoni, oltre a ciò che si era già deciso e che riguarda lo stop all’import ed export di molti beni.
Stasera a Bruxelles verrà decisa una nuova tranche di sanzioni nei confronti di Mosca. Le accuse all’Italia sono causate dalla dipendenza del nostro paese dalle forniture di energia e gas provenienti dalla Russia, di questo oggi Draghi ha parlato nell’informativa in Parlamento, lamentandosi del grande ritardo, decennale, nel trovare e costruire fonti alternative e rinnovabili di energia e dicendosi pronto a riaprire le centrali a carbone. Nell’informativa di questa mattina in Parlamento Draghi ha ribadito la forte condanna dell’invasione russa in Ucraina, “il dialogo ormai è impossibile”, ha ammesso. Nel pomeriggio il Consiglio dei ministri ha messo a punto lo stanziamento di risorse finanziarie e militari per l’aiuto all’Ucraina. Più di tremila soldati verranno aggiunti a quelli attualmente presenti nei paesi ad est dell’Alleanza atlantica, Romania e Lettonia, a rinforzo dei soldati già presenti. Il decreto approvato prevede anche la cessione all’Ucraina di mezzi e materiali militari, non letali, non armi quindi, per la protezione di militari e della popolazione civile. E infine uno stanziamento di risorse per l’accoglienza dei rifugiati e l’aiuto alla popolazione.

I media russi riconoscono la follia della guerra

(di Martina Stefanoni)

Era stato annunciato ieri, ed oggi è successo. Il giornale russo Novaya Gazeta è uscito – nella sua edizione di oggi – in due lingue: russo e ucraino. Sulla copertina, su sfondo nero, tre parole: Russia. Bombe. Ucraina. Poi, nelle due lingue: Novaya Gazeta riconosce la follia della guerra. Novaja Gazeta non riconosce il popolo ucraino come il nemico, né la lingua ucraina come quella del nemico. All’interno del giornale, ogni articolo, ogni editoriale è scritto in entrambe le lingue. Il colore rosso predomina nelle pagine in russo, quelle in ucraino sono caratterizzate dal giallo e dal blu. I colori della bandiera Ucraina, che da ieri sventolano in buona parte del mondo, e anche in Russia. “La guerra è iniziata in poche ore a causa di un uomo – si legge nell’editoriale di apertura di Novaja Gazeta – il cammino verso la pace sarà una prova per ognuno di noi”. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 19/04 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 19/04 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 19/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 18/04/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 19/04/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 19-04-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 19/04/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 19-04-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 19/04/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 18-04-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 18/04/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-04-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 18/04/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 18-04-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 18/04/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 18-04-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 18/04/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 18-04-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 18/04/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-04-2025

  • PlayStop

    Dopo 18 ore di fermo, Ayoub è libero. A Milano il presidio solidale

    Si è concluso questa mattina il presidio organizzato davanti all’ufficio immigrazione di via Montebello a Milano per chiedere la liberazione di Ayoub. Il ventunenne di origini tunisine è stato liberato dopo quasi 18 ore di fermo. Ieri pomeriggio si trovava davanti a un bar sotto casa insieme a un amico, quando è arrivata una volante della polizia che ha iniziato a controllare i documenti dei presenti. Gli agenti gli hanno tolto il telefono e l’hanno portato in questura perché il suo permesso di soggiorno non era in regola. Ayoub, che partecipa alle attività del centro sociale Lambretta ed è seguito dalla comunità Kayros di Don Claudio Burgio, ha passato la notte in questura in attesa di un’udienza per decidere della sua espulsione dal territorio italiano. Dopo aver fatto domanda d’asilo, questa mattina Ayoub è stato liberato. Il 22 aprile dovrà presentarsi nuovamente all’ufficio di immigrazione con il suo avvocato. Secondo il centro sociale Lambretta, che ha organizzato il presidio, “quello che è accaduto non è un’eccezione: è la normalità per oltre un milione di persone senza documenti in Italia. Un sistema che criminalizza la migrazione, sospende lo stato di diritto e produce esclusione sociale”. Dopo il rilascio di Ayoub, le persone in presidio, una cinquantina, l’hanno accolto con un coro: “Tutti liberi, tutte libere”. Tra gli applausi, i ragazzi e le ragazze che lo aspettavano si sono stretti attorno a lui in un abbraccio collettivo. Chiara Manetti ha intervistato Ayoub dopo il suo rilascio.

    Clip - 18-04-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 18/04/2025

    1) L’incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L’università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 18-04-2025

Adesso in diretta