Il programma dell’ONU per l’ambiente, insieme al Segretariato della convenzione quadro dell’OMS per la lotta al tabacco, ha lanciato una campagna per sensibilizzare e incoraggiare l’azione di contrasto alle microplastiche contenute nelle sigarette. Questo perché i mozziconi sono i rifiuti più scartati al mondo, con impatti diffusi e gravi sull’ambiente e sulla salute umana.
Il 90% dei filtri delle sigarette è prodotto con acetato di cellulosa: un materiale plastico che può impiegare più di 10 anni a decomporsi se viene disperso nell’aria. Ogni anno nel mondo vengono gettati a terra 4500 miliardi di mozziconi, di cui solo in Italia oltre 195 milioni al giorno.
La gran parte finisce nei fiumi e nei mari, e l’ONU stima che il 40% dei rifiuti nel Mediterraneo sia costituito proprio dai filtri, il quadruplo rispetto alle bottiglie di plastica. A causa delle loro piccole dimensioni poi, sono ingeriti da molti animali marini entrando così nella catena alimentare, nonostante siano altamente tossici.
In una sigaretta infatti, sono presenti oltre 4mila sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene, tra cui l’arsenico, acido cianitrico, formaldeide e nicotina, che inquinano anche l’aria che respiriamo tutti i giorni.
Nell’arco di una vita intera ad esempio, un fumatore che fuma in media 1 pacchetto di sigarette al giorno per 50 anni, contribuisce ad emettere nell’atmosfera 5.1 tonnellate di CO2 equivalente. Una quantità di anidride carbonica che, per compensare, richiederebbe la crescita di 132 piantine per 10 anni.
Ma il processo di inquinamento inizia fin dalla base: una ricerca pubblicata nel 2018 dalla American Chemical Society ha analizzato l’impatto ambientale del ciclo di produzione della sigaretta. Per produrre 6mila miliardi di sigarette all’anno, vengono coltivate più di 32 milioni di tonnellate di tabacco verde, che ne produce 6 milioni e mezzo di tabacco disidratato. Solo con questo processo viene prodotto lo 0,2% delle emissioni globali, pari a quelle della Svizzera per fare un esempio.
Ma non è finita qui, perché per coltivare il tabacco vengono deforestati ogni anno 3,6 milioni di ettari di territorio, contribuendo, in questo caso, al 5% del totale delle emissioni di gas serra globali.
Vittorio Longhi