“After Love” del regista anglo-pakistano Aleem Khan ha ricevuto sei premi del British Independent Film Awards e arriva dall’ultimo Festival di Cannes.
“After Love” di Aleem Khan comincia con una ripresa allungata in una casa di Dover: un uomo e una donna stanno chiacchierando dalla cucina alla sala. La donna, un’inglese con chador, sta preparando il tè al marito musulmano, un pakistano immigrato in Inghilterra. Nel giro di pochissimi minuti il marito smette di parlare e la moglie lo ritrova morto. Questo è solo l’antefatto, perché il film vero e proprio inizia adesso. Mary (Joanna Scanlan), convertita alla religione islamica per amore trova tra i documenti di Ahmed quello di una donna francese che vive a Calais, sull’altra sponda della Manica. Totalmente all’oscuro del segreto che si cela dietro a questa foto, Mary parte per Calais alla ricerca di quella donna.
Il regista Aleem Khan con “After Love” è al suo primo lungometraggio, girato con uno stile che rende al minimo i dialoghi, esaltando espressioni, piccole azioni e silenzi. Un’esplorazione sul modo in cui costruiamo la nostra idea di identità e per chi la costruiamo, come ha dichiarato lo stesso regista. “Essendo io anglo-pakistano, cresciuto tra due culture diverse, mi sono chiesto cosa ci spinge a cambiare il nostro comportamento a seconda dell’ambiente e delle persone con cui siamo: se per renderci più accettabili o per paura di essere rifiutati”.
“After Love” potrebbe essere un tentativo di risposta.