Quanti nomi ha Berlusconi?
Potrebbe averne molti, nel segreto dell’urna per l’elezione del Presidente della Repubblica. Almeno cinque. O forse più. E sarebbe per lui un grande vantaggio. Ma sulla sua strada si starebbe mettendo il presidente della Camera, Roberto Fico.
Fico avrà il compito di leggere le schede su cui i grandi elettori indicheranno il nome del Presidente. E, dicono indiscrezioni, Fico starebbe decidendo di non leggere per estero tutto quello che sulla scheda verrà scritto, ma solo il cognome del candidato. Quindi se qualcuno scrivesse, per esempio, “Berlusconi S.” oppure “Silvio Berlusconi” lui leggerebbe solo Berlusconi.
Sembra una cosa da poco ma potrebbe non esserlo. L’autocandidato del centrodestra ha, dicevamo, almeno cinque nomi da far ruotare sulla scheda: “Silvio Berlusconi”; “S. Berlusconi”; “Berlusconi”; “Berlusconi Silvio”; “Berlusconi S.”. Ma la fantasia potrebbe sbizzarrirsi: basta aggiungere un “Cav.” e le possibilità si moltiplicano. Sarebbero segni per contare i pacchetti di voti, quelli dei gruppi e dei cani sciolti, e per individuare i franchi tiratori. Un’arma ampiamente usata negli anni addietro in questo genere di votazioni che Fico stavolta vorrebbe sottrarre a chi sta facendo calcoli spregiudicati e al più spregiudicato di loro, quello il cui nome inizia con la S e il cognome con la B
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