“Come il vento ha l’ambizione di scavalcare frontiere trasportando sapori e profumi che investono prima di comprenderne la provenienza. Sarà il frutto della libera associazione, sarà che non è possibile non amare un programma coccolato in vari mesi d’incubazione, ma Locarno 69 mi sembra l’edizione più varia e libera, quella più sorprendente tanto nelle scelte degli ospiti quanto in quelle dei film. È un programma che segna il ritorno allo spirito originario del Festival, quello che ha dato spazio alle cinematografie meno note e a registi emergenti, quello che ha fatto di Locarno un festival di avanguardia, politico e poetico, visionario e controcorrente.” Parole del direttore artistico Carlo Chatrian per definire la prossima edizione del Festival Internzaionale del Film di Locarno, che si terrà dal 3 al 13 agosto. E’ la sessantanovesima, dedicata ad Abbas Kiarostami e Michael Cimino scomparsi a pochi giorni di distanza, due registi cari al festival svizzero sia per il tipo di cinematografia che per la loro presenza e i pardi ricevuti. Il pre-festival avrà anche un omaggio a Bud Spencer, con la proiezione di Lo chiamavano Trinità.
Il Pardo d’Onore verrà consegnato al cileno Alejandro Jodorowski e tra gli invitati da premiare Roger Corman, Mario Adorf, Jane Birkin e Bill Pullman. Ad accompagnare i film ci saranno Ken Loach, reduce dalla Palma d’Oro con I Daniel Blake in Piazza Grande, Isabelle Huppert, Dario Argento.
Per quanto riguarda i film in concorso, il criterio è sempre quello, di osservazione e interpretazione della realtà, abbinato alla sperimentazione e alla ricerca.
L’intervista a Carlo Chatrian