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La stretta dell’Italia contro la variante Omicron irrita l’UE, il via alla vaccinazione dei bambini e le altre notizie della giornata

vaccini bambini COVID ANSA

Il racconto della giornata di mercoledì 15 dicembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La variante Omicron del COVID continua a spaventare l’Europa e la decisione dell’Italia di chiedere un tampone negativo per chi entra nel Paese dall’estero è stata accolta con un po’ di irritazione dall’Unione Europea, ma anche la Grecia sta seguendo l’esempio italiano. Nel Lazio sono partite oggi le vaccinazioni dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, mentre il governo ha scelto la linea della prudenza senza fissare un obiettivo numerico da raggiungere. Domani, intanto, l’Italia si ferma per 8 ore contro la legge di bilancio, giudicata iniqua e inadeguata, ma anche per chiedere risposte al disagio sociale, alla disuguaglianza e alla precarietà. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

L’Italia si ferma per 8 ore contro la legge di bilancio e le disuguaglianze

Domani lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la manovra economica del governo. 

8 ore di sciopero con la manifestazione nazionale a Roma dalle 10 in piazza del Popolo, dove parleranno i due segretari generali, Landini e Bombardieri. In contemporanea le manifestazioni di Milano, Bart, Cagliari e Palermo che si collegheranno con Roma per i comizi finali. “Insieme per la giustizia” è il titolo dato alla giornata di mobilitazione, il primo sciopero generale da 7 anni. Era il 2014 e Cgil e Uil scesero in piazza contro il Jobs Act di Renzi.

Questa volta lo sciopero è contro la legge di bilancio, giudicata iniqua e inadeguata. Landini oggi lo ha ribadito, dicendo che lo sciopero non è uno strumento che divide ma che unisce il mondo del lavoro. La manovra economica, dunque. Ma come ha detto lo stesso Landini c’è anche un contenuto “politico”. È quello di chiedere risposte al disagio sociale, alla disuguaglianza, alla precarietà. Chiederle alla politica. A cominciare naturalmente dal centrosinistra.

 Roberto Ghiselli, segretario confederale Cgil:



Lo sciopero di domani è dunque anche una protesta contro le fratture sociali che dividono il paese. Le disuguaglianze di reddito, di ricchezza, di accesso ai servizi sono solo una parte dell’Italia diseguale. Lele Liguori ne ha parlato con Anna Cugno, sociologa del lavoro all’università di Torino




 

La variante Omicron spaventa l’Europa

La nuova variante del COVID spaventa l’Europa. “La probabilità di un’ulteriore diffusione della variante Omicron è molto elevata e la sola vaccinazione non ci permette di prevenirne l’impatto sui sistemi sanitari” ha dichiarato Andrea Ammon, la direttrice del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Ammon ha poi aggiunto “È urgente una rapida introduzione di misure non farmaceutiche per ridurre la trasmissione della variante”. Dunque chiedendo misure più restrittive agli stati membri.
E sul tema delle restrizioni oggi c’è stato un botta e risposta tra Draghi e l’UE sulla stretta agli ingressi in Italia decisa dal governo, il tutto alla viglia del vertice europeo di domani. E in serata anche la Grecia ha annunciato nuove restrizioni per l’ingresso di “tutti i viaggiatori”

La stretta dell’Italia sui controlli per i viaggiatori irrita l’UE

(di Anna Bredice)

La conferma senza molte spiegazioni, quasi un dato di fatto, dell’ordinanza del Ministro Speranza che prevede un test anti-COVID per chi entra in Italia dall’estero non ha eliminato l’irritazione dell’Unione Europea che si è detta sorpresa dalla decisone perché non era stata comunicata in via preventiva. Il viaggio di Draghi a Bruxelles per il Consiglio europeo è accompagnato quindi da una polemica ancora aperta sul tema anti-COVID, una contrarietà sia della Commissione Europea, che sostiene che l’Italia avesse l’obbligo di comunicare l’ordinanza 48 ore prima, ma c’è anche la protesta degli operatori turistici preoccupati per le conseguenze dell’ordinanza sul turismo durante le vacanze di Natale. “Non credo che ci sia molto da riflettere”, ha detto Mario Draghi oggi alla fine del suo intervento in vista del vertice. La scelta, secondo il Presidente del Consiglio, è stata fatta con l’obiettivo di proteggere il Paese da un numero di contagi dovuti alla variante Omicron che all’estero è molto superiore a quello che si registra in Italia, e ha fatto l’esempio della Danimarca e del Regno Unito. Giorgia Meloni per una volta ha abbandonato il ruolo di sovranista per ergersi a difesa dell’Unione Europea, arrabbiata con le scelte di protezione prese dall’Italia e ha presentato un’interrogazione parlamentare. L’intervento di Draghi alla Camera e al Senato ha avuto come parte centrale la lotta alla pandemia, una sfida che per Draghi è stata finora vincente, anche se si dice ancora molto preoccupato per gli effetti delle nuove varianti, ed è per questo che spiega il motivo per cui è stata decisa la proroga dello stato di emergenza. Un invito a fare la terza dose, che accompagna con la volontà, dice, di “difendere con le unghie e con i denti la normalità riconquistata”.

Al via la vaccinazione dei bambini. Quanto è rischioso il COVID per loro?

Oggi nel Lazio sono partite le vaccinazioni dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, mentre il governo ha scelto la linea della prudenza, senza fissare un obiettivo numerico da raggiungere: “Vogliamo vaccinarne il più possibile” – ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli.


(di Chiara Ronzani)



Per capire quanti genitori abbiano deciso di vaccinare i propri figli dovremo attendere, anche se i primi dati sulle prenotazioni sembrano superiori alle previsioni. A disposizione ci sono un milione e mezzo di dosi, per cominciare. Per convincere gli scettici, il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ha puntato sui dati allo scopo di mostrare che il rischio della malattia portata dal virus è superiore rispetto a quello del vaccino, anche per i bambini. 
Negli Stati Uniti il numero di bimbi vaccinati è già di circa 5 milioni. 
Tra questi “non c’è stata alcuna allerta né evidenze di casi di miocardite e pericardite” – ha detto Locatelli, citando due delle conseguenze più temute. L’altra è la sindrome infiammatoria multisistemica, che però è documentata come una delle manifestazioni del COVID in età pediatrica. Ma quanto è rischioso il COVID nei bambini?
 Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – ECDC – ogni 10mila casi sintomatici pediatrici 65 bambini finiscono in ospedale, 6 in terapia intensiva e uno muore. Inoltre circa il 7% dei bimbi può sviluppare sintomi del Long COVID, la malattia prolungata. Tutti i dati si riferiscono alle varianti finora studiate, ancora ignoti gli effetti della Omicron. 
Locatelli ha detto che la vaccinazione rende possibile garantire la frequenza scolastica e le attività ricreative importanti per lo sviluppo psichico, anche se finora ai minori non è richiesto il Green Pass. Non è detto che in caso di quarta ondata particolarmente aggressiva, il governo ci ripensi.


Le figlie dell’anarchico Pinelli: “Ecco perché è importante continuare a testimoniare”

In occasione del 52esimo anniversario della morte di Giuseppe Pinelli, Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni hanno intervistato le figlie, Claudia e Silvia.

In queste ore quel 15 dicembre di 52 anni fa pensavate ancora che Pino sarebbe tornato a casa?

CLAUDIA: Eravamo bambine, avevamo 8 e 9 anni e credevamo che sarebbe tornato. Nostra madre ci ha detto: “Gli faranno prendere un bello spavento e poi lo faranno tornare a casa”. Non lo avremmo più rivisto. Eppure ci accompagna da 52 anni. Oltre a noi Giuseppe Pinelli accompagna tante altre persone che hanno raccolto i suoi valori e continuano a portarli avanti.

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L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Anche oggi la pandemia vede una crescita significativa dei casi di COVID. Oltre 23mila i positivi individuati, circa 2.500 più di ieri, 129 le morti comunicate, ieri erano state 120. Per ritrovare dati simili bisogna tornare rispettivamente al 1° aprile e al 28 maggio scorsi.
In crescita anche i ricoveri ordinari e quelli in terapia intensiva.

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