Per molto tempo quando Corso Vittorio Emanuele, alle spalle del Duomo, aveva una sala di proiezione quasi ogni 100 metri si usava dire “Milano la città dei cinema”. Negli ultimi vent’anni poco a poco si sono spente le luci dei proiettori per lasciare spazio alle vetrine di negozi di abbigliamento, di maquillage, di biancheria intima e scarpe. L’ultimo in ordine di tempo, nel 2017 è stato l’Apollo, sostituito dal megastore della Apple. Ora è arrivata la notizia, che già circolava in via ufficiosa, del dimezzamento del Cinema Odeon: nel 2024 cinquemila metri quadri di quegli spazi diventeranno un centro commerciale. Nato come teatro nel 1803, diventato cinema nel 1929 e multisala nel 1986, nella nuova versione l’Oeon dovrà comunque preservare i vincolo architettonici, come il foyer, i pavimenti in marmo e lo scalone principale. Il luogo che sabato sera ha puntato i suoi fari su Lady Gaga per l’anteprima glamour di House of Gucci è pronto per spegnere le luci e aprire i cantieri.
Il futuro del cinema Odeon di Milano
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Barbara Sorrentini
Laureata in filosofia, giornalista, conduttrice e autrice a Radio Popolare. Dal 2002 cura e conduce la trasmissione “Chassis” e per qualche anno ha realizzato “Vogliamo anche le rose”, dedicata ai documentari. Per Radio Popolare ha condotto i diversi contenitori culturali e tuttora realizza servizi e interviste per trasmissioni e Gr. Tra le ultime trasmissioni “A casa con voi” e “Fino alle 8” con la rassegna stampa del mattino. È stata direttrice artistica del Festival dei beni confiscati alle mafie. Ha collaborato con La Repubblica, E-Il Mensile, Pagina 99, blogger per MicroMega, Cineforum Web, Cinecittà News, 8 1/2. È tra i curatori del libro Entretiens- Nanni Moretti, edito dai Cahiers du Cinéma, ed è tra gli autori della Guida ai film per ragazzi (Il Castoro). È stata consulente dell’Assessorato alla Cultura di Milano (2012-2013).