E’ uscito un nuovo album dei The War On Drugs (sito ufficiale), ed è un ritorno confortante, rassicurante, per chi li aveva amati con i dischi precedenti. “I don’t leave here anymore” è infatti uno di quei lavori che consolidano, invece di cambiare prospettiva. Che ripartono nella costruzione dall’ultima pietra posata precedentemente, invece di ripartire con un nuovo stile.
Non un disco qualsiasi, quello precedente: risale al 2017, si intitolava “A deeper understanding” e aveva ottenuto un Grammy Award come miglior album rock dell’anno.
La storia dei The War On Drugs era iniziata 12 anni prima, con l’incontro tra il frontman della band Adam Granduciel e l’eclettico chitarrista Kurt Vile. Inizialmente i due iniziarono a collaborare sulla musica firmata da Vile con la sua band, i Violators, poi erano nati i The War On Drugs. Infine, dopo la pubblicazione del primo album della band, “Wagonwheel Blues” nel 2008, Vile aveva lasciato il gruppo per concentrarsi sulla sua carriera solista.
La formazione dei The War On Drugs è cambiata altre volte nel corso degli anni, consolidando l’idea che il fulcro creativo sia rappresentanto dal solo Adam Granduciel, che con la sua voce e la sua scrittura è riuscito negli anni a costruire un sound immediatamente riconoscibile.
Ed è esattamente quel sound che si ritrova, fin dai primi accordi di “I don’t leave here anymore”: il disco si apre con un brano morbido e lento (non che i ritmi veloci siano nelle corde della band…), che nelle primissime parole del testo cita uno dei gruppi con cui Granduciel ha costruito i propri gusti musicali, gli scozzesi Waterboys (qui un video di una riuscita cover di “A pagan place” della band di Mike Scott).
Il disco scorre poi in modo estremamente fluido, da una melodia eterea a un’altra, con arrangiamenti che da una parte prendono spunto dal folk-pop americano e inglese, dall’altra citano suoni e ritmiche che sembrano usciti direttamente da una produzione del 1987.
Questo E’ il sound dei The War On Drugs, e Granduciel e soci non hanno alcun timore a ricordarci quanto sta loro bene addosso. Fanno bene, se i risultati sono questi. “I don’t leave here anymore” sembra decisamente proporsi come uno dei migliori dischi di rock del 2021.
Come ogni settimana, oltre ad ascoltare le loro canzoni nelle nostre trasmissioni, dedicheremo a questa band uno speciale di mezz’ora, che trasmetteremo domenica 7 novembre, dalle 18.30 alle 19. Qui sotto, invece, il video del brano che dà il titolo all’album.
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