“Bliar”, è il nuovo soprannome di Blair, ottenuto da un gioco di parole tra il cognome dell’ex premier e l’aggettivo “liar”, bugiardo in inglese. Una guerra sbagliata, una motivazione sbagliata, un piano sbagliato.
Finora i britannici sembrano aver espresso il loro verdetto e non è per niente favorevole: Tony Blair verrà processato? È la questione più urgente sollevata dai media britannici dopo il rapporto di John Chilcot, presidente della commissione d’inchiesta sulla partecipazione britannica all’invasione dell’Iraq nel 2003. Nel rapporto, presentato ieri, le accuse contro Tony Blair sono durissime. L’invasione dell’Iraq è da considerare un crimine di guerra e pertanto l’ex primo ministro meriterebbe di essere processato davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia.
“Il giudizio Chilcot è completamente incriminante, ma ancora non è stata fatta giustizia”, titola il Guardian. Secondo il giornale britannico, “dalla prima guerra mondiale, nessun primo ministro britannico ha fatto qualcosa di così terribile come Tony Blair con l’invasione in Iraq”. Finora, l’ex premier si è nascosto sotto il mantello dell’immunità giudiziaria, ma è tempo che venga fatta giustizia. “Democrazia e giustizia sono inseparabili. Se un primo ministro può scampare all’accusa di aver dichiarato una guerra aggressiva, – aggiunge il Guardian – l’intero sistema politico è corrotto”.
Su questo fronte, a fare maggiore pressione sono proprio le famiglie dei 179 soldati britannici, vittime di questa operazione militare. “Blair è il peggior terrorista al mondo”, così lo definisce un familiare in un’intervista rilasciata al Guardian. E il profondo rammarico espresso dall’ex premier per la perdita di numerose vite umane, non basta a consolare i parenti di tutti i militari britannici morti invano in una guerra che non aveva basi legali per essere intrapresa. “Tony Blair dovrebbe essere portato in tribunale con l’accusa di omicidio. Non può sfuggire più”, le dure parole di un altro parente delle vittime.
In tanti si sono radunati ieri di fronte al luogo in cui si è svolta la conferenza stampa di Chilcot, proprio per protestare contro Tony Blair. I manifestanti chiedevano a gran voce che l’ex primo ministro fosse incriminato.
Anche l’Independent accusa l’ex premier laburista, sostenendo l’idea che adesso “deve essere giudicato per la guerra in Iraq”. Tuttavia, scaglia una pietra in suo favore affermando che “il Parlamento intero è sotto processo. Non è stato soltanto Tony Blair, ma molti deputati laburisti e molti deputati conservatori hanno giocato il loro ruolo”.