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Il PD prende tempo in vista del ballottaggio a Roma, i tre indagati per la morte di Luana D’Orazio e le altre notizie della giornata

Enrico Letta PD ANSA

Il racconto della giornata di mercoledì 6 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. A due settimane dal ballottaggio a Roma, il Partito Democratico non cambia strategia e non sceglie tra grillini e centristi. Nonostante la pandemia e la crisi economica che ha generato, i 400 uomini (e donne) più ricchi degli Stati Uniti hanno visto crescere le loro fortune di oltre il 40%, parola di Forbes. Sono state chiuse le indagini sulla morte di Luana D’Orazio, la 22enne di Pistoia deceduta nell’azienda tessile di Montemurlo (Prato) “Orditura Luana” il 3 maggio scorso. La Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche ha deciso di vietare ai minori di 18 anni la visione del film “La scuola cattolica” di Stefano Mordini. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Salvini e la tattica di lotta e di governo sempre più sfacciata

(di Anna Bredice)

“L’azione del governo non può seguire il calendario elettorale, seguo quello concordato per il Pnrr”. Draghi nel giro di 24 ore si ritrova a dover rispondere nuovamente agli attacchi di Matteo Salvini, il quale con il suo fiuto populista ha afferrato al volo un tema molto sentito, quello delle tasse sulla casa, addirittura evocando la patrimoniale, che c’è da scommetterci utilizzerà fino all’ultimo giorno di campagna elettorale per i ballottaggi, producendo già in queste ore una gara con Giorgia Meloni a chi urla più forte contro le possibili nuove tasse. Ma Salvini resta ben saldo nel governo, perché nessuno dei suoi ministri, tantomeno i 133 deputati che rischiano di non tornare più in un Parlamento dimezzato, vuole andare ad elezioni anticipate. Quindi alza la voce, parlando di patrimoniale, ma poi rimanda tutto al Parlamento che, promette, saprà correggere ciò che per la Lega è sbagliato. È la tattica di lotta e di governo, ora ancora più sfacciata perché ha toccato con mano la perdita dei consensi. Il PD lo vorrebbe fuori dal governo, Salvini risponde che lui rimane nella maggioranza e che ad uscire devono essere Letta e Conte. Draghi ha capito che il terreno rimarrà scivoloso per un po’, sicuramente fino ai ballottaggi, ma forse anche per tutta la sessione della legge di bilancio. Ieri ha chiesto a Salvini di spiegare, oggi il capo della Lega attacca ma gli dice anche che non rompe e questo al momento al Presidente del Consiglio basta.

Verso il ballottaggio a Roma: il PD prende tempo

(di Luigi Ambrosio)

Calenda rilancia e al PD romano dice: tagliate fuori i 5 Stelle se volete vincere. Ma il PD a Roma non cambierà linea, da qui al ballottaggio che si terrà tra due domeniche: nessun apparentamento e nessuna richiesta di voti né a Calenda né ai pentastellati. Gualtieri si rivolgerà solo ai cittadini romani, indistintamente. Se poi vincesse il ballottaggio non farebbe entrare in giunta alcun grillino e alcun calendiano.
Il PD, per ora, ha deciso che la sua strategia è quella di non cedere a chi gli chiede di scegliere tra i centristi e i 5 Stelle. Richiesta che arriva soprattutto dai centristi stessi.
Roma è un banco di prova.
Letta sa che non può rompere i rapporti con nessuno dei potenziali alleati perché nessuno di loro sarebbe, da solo, in grado di garantire la vittoria. In effetti, con un Movimento 5 Stelle in caduta libera nei consensi e un’area centrista che per ora esiste solo nelle intenzioni di chi la propone, il problema è che nemmeno tutti insieme, oggi, sarebbero vincenti.
Quindi, ragionano nel Partito Democratico, meglio prendere tempo, aspettare di vedere come evolverà il quadro politico. A oggi, dicono informalmente dal Nazareno, uno scenario possibile quando si voterà per il Parlamento potrebbe essere quello di una coalizione coi 5 Stelle nei collegi uninominali e ciascuno per sé nella quota proporzionale. Sperando che una eventuale area centrista ottenga comunque il suo risultato, in modo da formare, dopo il voto, una coalizione di governo. E sapendo che potrebbe non bastare. A quel punto, il problema dello scegliere tra 5 Stelle e centristi verrebbe superato dai fatti. E si ritornerebbe a uno schema molto simile a quello attuale. Magari, con Draghi presidente.

I più ricchi degli Stati Uniti hanno aumentato le loro fortune durante la pandemia

Nonostante la pandemia e la crisi economica che ha generato, i 400 uomini (e donne) più ricchi degli Stati Uniti hanno visto crescere le loro fortune di oltre il 40%: 4.500 miliardi di dollari in più in un solo anno, secondo i calcoli della rivista Forbes. A guidare la classifica dei più ricchi ci sono sempre Jeff Bezos (fondatore di Amazon), Elon Musk (CEO di Tesla), Mark Zuckerberg (amministratore delegato di Facebook). Si registrano anche uscite eccellenti, come quella dell’ex presidente statunitense Donald Trump, e nuovi ingressi, come quella dei fondatori dell’azienda produttrice di vaccini Moderna. Questo aumento della concentrazione di ricchezza è dunque avvenuto nonostante la pandemia o grazie ad essa? Lo abbiamo chiesto a Misha Malennikov, analista di Oxfam Italia:


 

Tre indagati per la morte di Luana D’Orazio

(di Massimo Alberti)

Spesso ci si chiede quanto guadagni un’azienda a non rispettare le norme per la sicurezza sul lavoro, al di là dei costi risparmiati, e perché quelle RLS, rappresentanti sul lavoro per la sicurezza, che denunciano le inadempienze vengano combattuti a colpi di provvedimenti disciplinari. Se lo sono chiesto anche gli inquirenti che indagano sull’omicidio di Luana D’Orazio nella fabbrica tessile a gestione familiare di Prato. La Finanza ha quantificato nell’8% l’aumento di produttività dell’orditoio a cui, secondo le perizie, erano stati manomessi i dispositivi di sicurezza che avrebbero salvato la vita alla lavoratrice 22enne. Ancora più assurdo se si pensa che da questo, sempre secondo la Finanza, l’azienda non avrebbe avuto alcun ritorno di fatturato, trattandosi di macchinario da campionatura. Ancor più paradossale che questo non abbia comportato alcuna aggravante per i tre indagati: la donna risultata titolare dell’azienda, di fatto una prestanome del marito considerato l’amministratore di fatto della ditta, anche se risultava un semplice dipendente, e il tecnico manutentore che materialmente avrebbe disattivato la fotocellula che avrebbe fatto scattare il cancello di protezione che avrebbe salvato Luana D’Orazio impigliata nella macchina. Invece prima che un collega riuscisse a spegnere la macchina a mano, passarono 7 secondi, sufficienti a far finire Luana stritolata dal motore. La ragazza per altro aveva un contratto di apprendista, uno di quelli spesso usati per risparmiare sul costo del lavoro, che prevede l’affiancamento di un tutore e che non prevederebbe incarichi operativi. La persona più vicina a lei invece era a circa 30 metri. Non era un caso, visto che un altro orditoio gemello presentava la medesima criminale manomissione.

La Francia si prepara alle Presidenziali. Cosa sta succedendo?

La Francia si prepara alle prossime elezioni presidenziali di aprile. La campagna elettorale è solo agli inizi, ma un uomo potrebbe sparigliare le carte. È il giornalista, razzista e omofobo, Eric Zemmour che secondo i sondaggi potrebbe insidiare Emmanuel Macron e scavalcare a destra Marine Le Pen. Il corrispondente Francesco Giorgini:


 

“La Scuola Cattolica” vietato ai minori di 18 anni

(di Barbara Sorrentini)

È un film che ha diviso sin dalla prima proiezione alla Mostra del cinema di Venezia. Troppa violenza, troppo esplicite le scene di stupro e massacro, troppo realismo nel ricostruire la strage del Circeo, avvenuta nel 1975 ai danni di Rosaria Lopez uccisa da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira e di Donatella Colasanti sopravvissuta alle torture. Ma non è per questo che è intervenuta la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, mettendo a “La scuola cattolica” un divieto ai minori di 18 anni. Il problema sarebbe, si legge nella motivazione, la sostanziale equiparazione della vittima e del carnefice, in particolare in una scena dedicata al commento di un dipinto sulla flagellazione di Cristo. A sua volta il regista Stefano Mordini risponde definendo assurdo che si vieti ai ragazzi coetanei dei protagonisti di prendere coscienza su questo drammatico episodio. Un fatto storico a cui è seguita una battaglia che si è conclusa nel 1996 facendo diventare legge il reato di violenza sessuale.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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