Trent’anni di cinema e cultura gaylesbico e queer a Milano. Ritorna il Festival Mix Milano, appuntamento consolidato nella memoria storica della comunità LGBT e in programma nella settimana successiva al Pride (dal 30/6 al 3/7). L’appuntamento patrocinato dal Comune di Milano e che da qualche anno vede Radio Popolare come media partner si svolge ancora una volta al Piccolo Teatro Strehler.
Il direttore artistico Giampaolo Marzi ricorda lo spirito con cui è nato ed è proseguito il festival, non nascondendo un po’ di preoccupazione per gli fatti tragici di Orlando, Usa.
Settanta titoli, suddivisi tra concorso, lungometraggi, documentari e corti, che raccontano storie provenienti da tutto il mondo.
Il film d’apertura è francese, ha vinto il Teddy Awards all’ultima Berlinale. Théo et Hugo dans le même bateau di Olivier Ducastel e Jacques Martineau racconta una storia d’amore all’ombra dell’Aids. E’ ambientato in una sola notte a Parigi, a partire dall’incontro tra i due protagonisti in un locale gay e dalla scoperta che uno dei due ragazzi è sieropositivo. Il film coglie perfettamente il realismo della storia, avvolgendolo di poesia allo stato puro. Théo et Hugo vuole essere anche un aiuto a prendere coscienza del pericolo del virus e indicare una possibile soluzione, poco conosciuta, ma efficace. C’è una scena al pronto soccorso in cui l’ infermiera suggersice un’immediata post-exposure therapy, una delle nuove soluzioni di prevenzione alla trasmissione del virus. Per il regista è importante che si sappia e che venga diffusa tra le nuove generazioni.
Il regista Olivier Ducastel e l’attore Geofrey Couet, ne hanno parlato nei nostri studi, rivelando anche qualche curiosità sul dietro le quinte della prima scena del film, che mostra per quasi venti minuti una sorta di orgia collettiva omosessuale.