A settembre verrà votata alla Camera dei Deputati una mozione per cambiare la legge elettorale.
Se la mozione passasse, l’Italicum, tanto criticato e contestato, potrebbe essere modificato e questa volta nel Pd, che pure lo aveva votato, potrebbe esserci una fronda, con un gruppo di parlamentari pronto a cambiare la legge. La decisione di tornare in aula è arrivata sotto forma di mozione che la riunione dei capigruppo ha messo in agenda per settembre ed è evidente il legame che c’è tra la legge elettorale e la riforma costituzionale.
Tutta la minoranza del Pd, Pierluigi Bersani per primo, negli ultimi tempi ha legato il sì alla riforma in cambio di una modifica dell’Italicum. Ciò che verrà messo sotto i riflettori è l’enormità del premio di maggioranza e il fatto che il premio venga dato al gruppo e non alla coalizione. Quest’ultimo aspetto è sempre stato fondamentale per Renzi, a maggior ragione dopo il successo alle Europee, ma qualcosa potrebbe essere cambiato: la vittoria dei Cinque stelle nei ballottaggi con il Pd alle ultime amministrative ha fatto suonare il campanello d’allarme anche a Palazzo Chigi. Nel ballottaggio previsto nelle elezioni politiche se nessun gruppo raggiunge il premio di maggioranza, non è ormai escluso che possano risultare vincenti i Cinque stelle.
Renzi intanto è tornato a parlare del referendum costituzionale, alcuni hanno associato il rischio che ha voluto correre il premier inglese David Cameron, perdendo, al rischio di Renzi di perdere nel referendum costituzionale di ottobre. “E’ un rischio che bisogna correre – ribadisce – se perdo vado a casa, non sono un pollo da batteria”.