Approfondimenti

Il ritorno a scuola di 4 milioni di studenti italiani, le “elezioni climatiche” in Norvegia e le altre notizie della giornata

scuola covid ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 13 settembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. È iniziato oggi per 4 milioni di studenti il terzo anno scolastico nell’epoca del COVID-19 con orari scaglionati, mascherine, disinfettante e distanziamento. Un caso familiare e giudiziario che diventa anche politico, quello di Eitan, il bimbo che sabato scorso è stato portato a Tel Aviv dal nonno materno Shmùel Pèleg. La situazione delle donne in Afghanistan raccontata da una femminista afghana ai microfoni di Radio Popolare. La Norvegia oggi è al voto per eleggere il nuovo parlamento e per capire se il Paese è pronto a risolvere le sue contraddizioni. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Il prezzo della ripresa è sempre più scaricato sui costi del lavoro

I dati sul lavoro dell’Istat, diffusi oggi, certificano una ripresa dell’occupazione. Sono stati 338mila gli occupati in più registrati tra aprile e giugno quest’anno, rispetto al trimestre precedente. Di questi però, 226mila, ben due terzi, sono contratti a termine. All’alba dello sblocco dei licenziamenti del primo luglio, i sindacati avvertivano che rischiava di aprirsi una grande stagione di sostituzione dei contratti a tempo indeterminato con quelli precari, meno onerosi per le aziende e meno tutelati. Nella sua nota metodologica oggi l’Istat conferma che è in atto una tendenza di questo tipo: “In questo momento la ripresa è frutto di strategie prudenziali delle imprese, che in attesa di capire l’evolversi della pandemia, tendono a instaurare rapporti di lavoro più facili da interrompere”. Come per le altre grandi crisi del passato, dunque, anche nella crisi del COVID si sta assistendo a una fase di passaggio, dove le aziende sono orientate a scaricare il prezzo della ripresa sui costi del lavoro. Di questo ne abbiamo parlato con Giovanna Fullin, sociologa del lavoro dell’università Bicocca:


 

Il primo giorno di scuola per 4 milioni di studenti italiani

Primo giorno di scuola per circa 4 milioni di studenti italiani. Nove le Regioni coinvolte, oltre alla Provincia Autonoma di Trento. Orari scaglionati, mascherine, disinfettante e distanziamento: queste le regole da seguire per la ripartenza in sicurezza. Tra le novità inaugurate oggi, la piattaforma per la verifica dei certificati verdi dei professori e del personale scolastico.
La scuola, nel suo terzo anno scolastico consecutivo nell’epoca COVID, si sta riorganizzando e gli studenti, nonostante la paura del ritorno in didattica a distanza, sono speranzosi di continuare con i propri compagni in presenza. Questa mattina abbiamo fatto un giro per alcuni licei milanesi. L’atmosfera del nuovo inizio nelle parole degli studenti:


 

Due femminicidi in Italia in 24 ore

Oggi ci sono stati due femmincidi. Una donna è stata uccisa a coltellate dal marito: è successo a Fagnano Castello nel cosentino. Lei 43 anni, lui 52. L’uomo è stato arrestato.
Solo poche ore prima nel bresciano, ad Agnosine, un’altra donna uccisa dal marito dal quale si stava separando. In questo caso l’uomo ha aspettato la moglie fuori dall’appartamento in cui era andata a vivere in vista dell’imminente separazione. L’ha inseguita e uccisa a coltellate. Sono a questo punto 47 dall’inizio dell’anno le vittime di femmincidio in Italia.

Le donne afghane non sopporteranno più l’oppressione dei talebani

(di Martina Stefanoni)

“Le donne afghane non sono le stesse di 20 anni fa e non sopporteranno più la soppressione e l’oppressione dei talebani“. A dirlo ai microfoni di Radio Popolare, intervistata da Martina Stefanoni, è una femminista afghana che ha chiesto di rimanere anonima e che si è detta convinta “che le donne siano ciò che può davvero fare la differenza in questa lotta contro il terrorismo talebano. Perché dubito che gli uomini sperimenteranno mai lo stesso tipo di dolore, sofferenza e oppressione che queste donne hanno vissuto”. [LEGGI L’INTERVISTA SUL SITO]

La vicenda del piccolo Eitan diventa un caso politico

Un caso familiare e giudiziario che diventa anche politico, quello di Eitan, il bimbo che sabato scorso è stato portato a Tel Aviv dal nonno materno Shmùel Pèleg. La procura di Pavia indaga per sequestro di persona aggravato.

(di Raffaella Tallarico)

Un gesto impulsivo: così i difensori del nonno di Eitan giustificano la sottrazione del piccolo, sabato scorso, dalla casa a Pavia, in cui viveva con la zia paterna e tutrice legale Aya Biran. Secondo i legali, il nonno era “preoccupato per la salute del nipote” e per questo lo avrebbe portato con sé con un volo privato da Lugano, destinazione Tel Aviv. Anche Etty Pèleg, la nonna materna che era partita per Israele qualche giorno prima ha detto ai media israeliani che Eitan ha bisogno di cure mediche urgenti. Dietro il gesto del nonno ci sarebbero però anche questioni nazionalistiche e religiose: la famiglia ha più volte manifestato l’idea che il piccolo dovesse avere un’educazione ebraica in Israele, mentre la famiglia paterna lo avrebbe iscritto a una scuola privata cattolica in Lombardia. Cristina Pagni, avvocata della tutrice legale, ha detto che attiverà la Convenzione dell’Aja del 1980, che tratta di sottrazione internazionale di minori. L’azione di Pèleg infatti potrebbe rappresentare una violazione della convenzione, alla quale Israele aderì nel 1991. L’autorità che se ne occupa in Italia è un dipartimento del ministero della giustizia, che chiede il ritorno del minore ai giudici israeliani per il ricongiungimento con il tutore legale. Oggi pomeriggio il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha detto che è in corso l’accertamento dei fatti per intervenire. L’omologo israeliano invece ha fatto sapere di essere informato della vicenda, ma che non è di sua competenza.

Le “elezioni climatiche” in Norvegia

(di Martina Stefanoni)

Sono già state ribattezzate “le elezioni climatiche”, perché oggi in Norvegia non si vota solo per eleggere un nuovo parlamento, ma anche per capire se il Paese è pronto a risolvere le sue contraddizioni. La Norvegia è tra i paesi più attenti alle questioni ambientali, promuove l’utilizzo di energia rinnovabile e di mezzi di trasporto poco inquinanti, ma è il primo esportatore in Europa di petrolio e gas naturale, che sono alla base della grande ricchezza della Norvegia. La campagna elettorale è stata concentrata sull’opportunità di interrompere l’estrazione di petrolio e gas naturale a causa della crisi climatica, questione che si è posta in modo ancora più insistente dopo la pubblicazione dell’allarmante rapporto sul clima dell’ONU. In tutto questo, fondamentale sarà la composizione della coalizione che andrà al governo. Il partito laburista potrebbe aver bisogno della componetene verde e rossa all’interno del suo governo per avere la maggioranza. Entrambi i partiti spingono per un piano dettagliato per l’interruzione delle estrazioni di petrolio e gas naturale e lo smantellamento dell’industria estrattiva, da mettere in atto nel giro di qualche anno. Una posizione netta e piuttosto radicale, che non è condivisa non solo dai conservatori, ma nemmeno dai laburisti che, sebbene supportino l’idea alla base, dicono di non intendere distruggere l’economia del Paese. La Norvegia è perfettamente in grado di ridurre l’inquinamento internamente, ma è pronta a modificare la sua economia, per contribuire alla transizione ecologica su scala globale?

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di sabato 23/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 23/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 23/11/2024

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 23-11-2024

  • PlayStop

    Good Times di sabato 23/11/2024

    I Selton in concerto, intervista a Ramiro Levi; il cerchio di Mothers Rebellion al Parco Trotter; i consigli di Ira Rubini; tante segnalazioni!

    Good Times - 23-11-2024

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 23/11/2024

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 23-11-2024

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 23/11/2024

    Oggi abbiamo parlato della giornata internazionale contro la violenza di genere con Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e con Manuela Musolla, della segreteria della Fiom-Cgil di Milano con delega alle pari opportunità. Claudio Jampaglia ci ha fatto scoprire gli oggetti della Resistenza. Infine Franz Baraggino, giornalista del Fatto Quotidiano, ci ha raccontato la storia di GiandanteX a 40 anni dalla morte.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 23/11/2024

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 23-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 23/11/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 23/11/2024

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 22-11-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 22/11/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 22-11-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 22/11/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-11-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 22/11/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

Adesso in diretta