A quarant’anni dalla conclusione del Festival del proletariato giovanile al Parco Lambro di Milano, una mostra fotografica fa rivivere il clima e il fermento di quei giorni.
Allo spazio Forma Meravigli (via Meravigli 5/7 Milano) sono esposte per la prima volta le fotografie del reporter Dino Fracchia scattate durante le ultime due edizioni del festival (1975 e 1976) e la mostra è curata da Matteo Balduzzi.
Chi c’era può rivivere quell’esperienza e chi non l’ha vissuta può comprenderne la portata. Tanti giovani si riappropriarono dello spazio pubblico in un happening pacifico e danzante come a Woodstock. La rivista Re Nudo di Andrea Valcarenghi li aveva chiamati per tre giorni al Parco Lambro.
Gli scatti di Dino Fracchia in un continuum fotografico mostrano le danze, gli incontri e il fermento che già conteneva i semi della rivolta giovanile in nome della libertà delle donne, degli omosessuali, e dalle costrizioni sociali. Un’ondata libertaria mal tollerata e ancor meno compresa dalla politica istituzionale.
Il Festival del proletariato giovanile si accompagna alla nascita degli Anni di piombo nel nostro Paese. Vi parteciparono tanti artisti come gli Area, gli Stormy Six, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Eugenio Finardi, Edoardo Bennato, Franco Battiato, Antonello Venditti, Giorgio Gaber e migliaia di giovani che rappresentavano una composita geografia umana.
Durante la visita alla mostra, abbiamo incontrato il fotografo. La mostra è aperta il 24 giugno e si può visitare fino all’8 settembre.
Ascolta l’intervista a Dino Fracchia
Abbiamo inoltre incontrato uno dei protagonisti di quei giorni, l’artista Matteo Guarnaccia.
Ascolta l’intervista a Matteo Guarnaccia