Approfondimenti

La discussione sul green pass per gli insegnanti, la crisi politica in Tunisia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 27 luglio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il green pass a scuola diventerà obbligatorio per gli insegnanti? Non se n’è parlato nell’incontro tra il ministro dell’Istruzione Bianchi e i sindacati della scuola. Sembra che l’ultima parola sarà, ancora una volta, del premier Draghi. Coronavirus, è in aumento la pressione sugli ospedali. Intanto è stato pubblicato il report periodico sui decessi dell’Istituto Superiore di Sanità: il 99 per cento dei morti da febbraio riguarda persone che non avevano ancora completato le due dosi del vaccino. Riforma della giustizia, venerdì il testo arriverà in Aula. L’Unione europea segue la crisi politica in Tunisia, dove i vaccini sono ancora pochi e la pandemia è fuori controllo.  La ginnasta statunitense Simone Biles, campionessa olimpica ai Giochi di Rio 2016, si è ritirata dalla competizione a squadre delle Olimpiadi: “Sento il peso del mondo sulle spalle. Devo concentrarmi sulla mia salute mentale”. Infine l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

I sindacati della scuola: “Aspettiamo dati e numeri”

Si è concluso un’ora fa il colloquio tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e i sindacati della scuola. Hanno parlato di protocolli di sicurezza, di rientro in classe e di rischio sempre temuto – e sempre dietro l’angolo – di didattica a distanza. Ma, a sorpresa, non si è discusso di green pass obbligatorio per accedere a scuola. Era stato argomento di dibattito nei giorni scorsi, ed era molto attesa la decisione, o quantomeno il parere, del ministro Bianchi. Lo stesso ministro Speranza ieri sembrava possibilista in merito: “Lo valuteremo, nessuna ipotesi è esclusa”. All’incontro c’era anche Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl scuola.

Così l’Europa si interroga sulla possibilità dell’obbligo vaccinale

Di green pass obbligatorio (e quindi, tra le righe, di vaccino obbligatorio) si discute in tutta Europa. In Francia, paese dove il green pass ha suscitato le polemiche maggiori e che ha un alto tasso di resistenza al vaccino, la decisione dovrebbe essere in mano al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale, ma non è all’ordine del giorno. Il presidente Macron però si è detto e rimane contrario all’obbligatorietà. Resta la certezza, in Francia come altrove, che gli studenti senza pass sanitario non potrebbero partecipare a gite nei musei, nei cinema, o attività scolastiche nelle biblioteche o nei palazzetti dello sport.
Anche la Germania è divisa sull’immunizzazione imposta. Il capo della cancelleria Helge Braun ha affermato che chi è vaccinato “avrà definitivamente più diritti di chi non lo è”. Non è però la posizione ufficiale del governo: un obbligo vaccinale “non entrerà neanche dalla porta di servizio”, ha detto la vice-portavoce Ulrike Demmer. Contrario è anche il candidato alla successione di Angela Merkel, Armin Laschet. Esistono procedure simili al green pass anche in altri paesi europei, come Danimarca e Austria. In Lettonia e Grecia invece per partecipare a eventi pubblici o addirittura entrare nei bar è necessaria la prova della vaccinazione. Ma in nessuno di questi paesi si parla di scuola, ancora. Diversa la situazione negli Stati Uniti, dove i college impongono il vaccino, gli studenti fanno ricorso e spesso i giudici lo bocciano: il caso più recente è quello dell’università dell’Indiana, ma sono già più di 500 i college e le università che richiedono il vaccino.

Il presidente Saied ha 30 giorni per nominare un nuovo premier

“L’Unione europea segue con la massima attenzione gli sviluppi in Tunisia”, ha scritto oggi in una nota l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell all’indomani della destituzione del primo ministro e della sospensione del parlamento decisa dal presidente Kais Saied. “Chiediamo pertanto il prima possibile il ripristino della stabilità istituzionale, e in particolare la ripresa dell’attività parlamentare, il rispetto dei diritti fondamentali e l’astensione da ogni forma di violenza”, ha detto ancora Borrell. Oggi nel paese non ci sono state grosse proteste o manifestazioni: il presidente Saied ha trenta giorni di tempo per nominare un nuovo premier. Ed è sul rispetto di questa scadenza che si gioca la stabilità, a breve termine, del Paese.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

In rialzo oggi il numero di nuovi casi di Covid-19 in italia: sono 4.522, contro i 3.117 registrati ieri. Alla definizione di questo aumento contribuisce l’elevato numero di tamponi e test: 241.890 contro gli appena 88.247 di ieri: questo ha comportato una decisa discesa dell’indice di positività dal 3,5% di ieri all’attuale 1,9. I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.325.046, i morti 127.995. I dimessi e i guariti sono invece 4.126.741, con un incremento di 2.418 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 70.310, in aumento di 2.074 unità nelle ultime 24 ore. Quasi 99 morti per Covid su 100 dallo scorso febbraio non avevano terminato il ciclo vaccinale, e fra quelli che invece lo avevano completato si riscontra un’età media più alta e un numero medio di patologie pregresse maggiori rispetto alla media. Lo afferma un approfondimento contenuto nel report periodico sui decessi dell’Istituto Superiore di Sanità. L’1 febbraio, spiega l’Iss, è scelto come data indice perché corrisponde alle cinque settimane necessarie per il completamento del ciclo vaccinale a partire dall’inizio della campagna.

Foto | Habib Bourguiba, la via principale di Tunisi, presidiata dall’esercito

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