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Renzi (indagato) boicotta il ddl Zan insieme alla destra, il green pass di Macron e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 13 luglio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Matteo Renzi e il suo agente Lucio Presta sono sotto inchiesta per finanziamento illecito e false fatturazioni per il documentario “Firenze secondo me”, come raccontato dal quotidiano Domani. Intanto al Senato il leader di Italia Viva e la destra affondano il ddl Zan, e la Lega si prepara a presentare migliaia di emendamenti. Covid, il pugno duro francese crea un terremoto: il presidente Macron introduce il green pass per entrare nei luoghi pubblici, in Italia cinque regioni potrebbero dover diventare zona gialla. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia.

Renzi e il suo manager Presta sono indagati per “Firenze secondo me”

Il giorno tanto atteso è arrivato. Oggi il disegno di legge Zan è all’esame dell’aula del Senato. Un approdo che la destra e chi si oppone alla legge ha tentato in tutti i modi finora di evitare, e la strategia rimane quella dell’allungamento dei tempi all’infinito, anche oggi. Intanto un’altro fatto oggi ha scosso la politica: Renzi è indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni. Lo ha reso noto il quotidiano ‘Domani’, secondo cui “la procura di Roma ha iscritto il leader di Italia Viva nel registro degli indagati qualche settimana fa, in merito a un’inchiesta sui rapporti economici tra Renzi e l’agente televisivo”. Sentiamo il giornalista di Domani, Giovanni Tizian

Un milione di vaccini prenotati dopo il discorso di Macron

L’aumento dei contagi, dovuto al rapido diffondersi della variante Delta, sta facendo crescere il timore di nuove restrizioni e la richiesta di rendere obbligatorio il pass vaccinale per accedere ai luoghi della socialità, sull’esempio francese. Ieri Macron ha annunciato l’obbligo del green pass vaccinale per accedere a ristoranti, bar, centri commerciali, trasporti e in tutti quei luoghi che accolgono più di 50 persone. Il commissario Figliuolo si è detto favorevole, per il Pd è una strada che si puo percorrere, contraria invece Giorgia Meloni. Le regioni, anche in questo caso, si muovono in ordine sparso: oggi si sono dette favorevoli Lazio, Liguria e Campania. Ma un provvedimento come quello francese è possibile applicarlo anche in italia ? Lo abbiamo chiesto al costituzionalista Massimo Villone

Stop da agosto alle grandi navi a Venezia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto per Venezia sulle grandi navi: quelle da crociera superiori alle 25mila tonnellate dal primo agosto attraccheranno a Marghera e non più a Venezia attraversando il Canale della Giudecca. Sono previsti anche indennizzi e casse integrazione per chi perderà il lavoro per via di questa misura, compreso l’indotto. Secondo il ministro Franceschini è “una giornata che non è esagerato definire storica, si tratta del luogo più fragile e bello del mondo”. Sono altre 3 le caratteristiche che precludono alle navi l’ingresso in laguna, oltre le 25mila tonnellate: più di 180m di lunghezza, 35 di profondità e una produzione di zolfo superiore allo 0,1%. La decisione del Cdm arriva a pochi giorni dall’ultimatum lanciato dall’Unesco a Venezia: se le grandi navi non usciranno dalla città entro breve, la città verrà inserita nella lista dei luoghi in pericolo e perderà il titolo di patrimonio dell’umanità. Ora il rischio dovrebbe essere scampato: il prossimo passo è l’individuazione di un porto fuori dalla laguna che possa sostituire quello di Marghera: per costruirlo esiste un bando da 2,2 milioni di euro pubblicato lo scorso 29 giugno.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Nelle ultime 24 ore sono in crescita i contagi. I nuovi casi oggi sono stati 1.534, ieri erano 888. Un aumento che corrisponde a un maggior numero di tamponi, infatti il tasso di positività a livello nazionale scende livemente rispetto a ieri allo 0,8%. I decessi registrati sono stati 20, mentre si confermano in calo i ricoveri e le terapie intensive.

FOTO | Il senatore di LEU Piero Grasso durante la discussione in Senato sul ddl Zan, Roma, 13 luglio 2021

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    Replica della puntata andata in onda il 19 dicembre 2025. A cura di Raffaele Liguori. Leggendo Mattarella, il rischio di «progressivo svuotamento del potere pubblico» e l’idea ferita di Stato. Nel suo discorso del 17 dicembre, Mattarella ci ha ricordato che «le nostre società – quelle del mondo occidentale - appaiono sfidate da insidiosi fattori di rischio». E il rischio forse più grave – visto lo spazio dedicato dal capo dello stato – è quello di «un progressivo svuotamento del potere pubblico, fino ad intaccare la stessa idea di stato per come l’abbiamo codificata e conosciuta nei secoli». Cosa ci sta comunicando Mattarella? Che il dominio di alcuni poteri privati sta spiazzando il potere dello Stato, lo Stato moderno? Il presidente della Repubblica parla di “usurpatori di sovranità”. Professor Carlo Galli, filosofo della politica, Mattarella sta segnalando un problema gigantesco delle società occidentali: la forza del capitalismo sta travolgendo società e stato? Siamo oltre Margareth Thatcher e Ronald Reagan (inizio del neoliberismo), siamo a Trump e Musk, a Milei (siamo al tecno-feudalesimo, come lo chiama Yanis Varoufakis, l’ex ministro greco)? E la filantropia, che cosa c’entra in questa storia di dissoluzione del pubblico per mano privata? Per concludere, alcune segnalazioni a partire dal discorso di Mattarella https://www.quirinale.it/elementi/123509; all’ultimo libro di Carlo Galli «Democrazia, ultimo atto?», (Einaudi, 2023). E poi Carl Rhodes, studioso australiano: «Capitalismo Woke. Come la moralità aziendale minaccia la democrazia (Fazi, 2023)». Un’altra segnalazione riguarda un volume appena pubblicato dal Mulino dal titolo «Elite, filantropia e trasformazioni dello stato», della sociologa dell’università di Bologna Paola Arrigoni.

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    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

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    A come Atlante di martedì 04/02/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

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    RINALDO GIANOLA - SOLDI! - presentato da Massimo Alberti

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    Questione di inquinamento social, di inquinamento ambientale, di maleducazione di massa, di diritto al tempo libero, di classe. Basta un episodio come quello di Roccaraso per scoperchiare più pentole, tutte insieme, solitamente tenute chiuse. C’è un filo che lega tutti questi argomenti? Ospiti: Alex Giuzio, giornalista e scrittore; Mattia Fiore, sociologo dell’ambiente e del territorio, Università di bologna; Letizia Pezzali, scrittrice. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

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    Luisa Morgantini e l'arresto in Cisgiordania

    Martina Stefanoni ha intervistato Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina, ex europarlamentare, che racconta del suo arresto avvenuto la settimana scorsa in Cisgiordania e della situazione nei territori occupati.

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    Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università Bocconi di Milano, ci spiega cosa rischia l'Italia e l'Europa con i dazi di Trump e soprattutto cosa vuole il presidente USA (che non tassiamo i giganti statunitensi dell'high-tech). Francesca Spigarelli, docente di economia all'università di Macerata, analizza quanto converrebbe all’Europa rafforzare le sue relazioni con Cina e India. Il caso El Masry è stato portato in Parlamento dalle opposizioni vista la diserzione dei ministri e del governo nel spiegare il caso: Chiara Braga capogruppo PD alla Camera chiarisce cosa il governo deve chiarire urgentemente. Oggi Vittorio Arrigoni Vik, avrebbe compiuto 50 anni, lo ricordiamo con sua madre Egidia Beretta Arrigoni, con i libri, film e podcast a lui dedicati a partire da "Gaza. restiamo umani".

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