Approfondimenti

La scissione evitata del Movimento 5 Stelle, il precariato in aumento e le altre notizie della giornata

vaccini Janssen ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 12 luglio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’accordo tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo salva per ora il Movimento Cinque Stelle da una scissione. Il punto sulla campagna vaccinale in Italia mentre la variante Delta del virus circola sempre di più. Il rapporto Inps conferma la fotografia del periodo pandemico e le diverse tendenze in atto, già emerse in tutti i dati statistici degli ultimi mesi. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo.

Evitata (per ora) la scissione del Movimento 5 Stelle

(di Michele Migone)

L’accordo tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo salva per ora il Movimento Cinque Stelle da una scissione. È il frutto della forza o meglio, della debolezza dei due, incapaci di battere l’avversario senza subire troppo danni. L’ex Presidente del Consiglio grida alla vittoria. Sarà la guida politica, nominerà gli organismi dirigenti, ma il fondatore non esce di scena. Rimane con il ruolo di garante e la possibilità di far sentire il suo peso quando lo riterrà necessario. Non proprio una diarchia, ma neppure l’uomo solo al comando che, a un certo punto, entrambi avevano sognato di essere. Reggerà? Quanto reggerà? Conte e Grillo non si sopportano, ma sono stati costretti a scendere a più miti consigli quando i mediatori, i sette saggi, i sondaggi, e tutti gli ostacoli legali e finanziari che avevano davanti, hanno fatto capire loro che fosse necessario evitare la rottura. I particolari dello statuto devono essere ancora definiti. Ci vorrà qualche giorno. Poi, se non ci saranno altri ostacoli, partiranno le procedure per l’elezione online di Conte. Dovrebbero svolgersi entro metà agosto. Da allora in poi, la questione sarà il profilo politico dei 5 Stelle. Specialmente nei confronti del governo Draghi. Conte vuole toni critici, ma non certo l’uscita dalla maggioranza. Anche sulla riforma della giustizia, nonostante le dichiarazioni bellicose, dovrà stare bene attento. Nessuna forzatura. La cosa più temuta dai parlamentari dei 5 Stelle è una scissione del Movimento. L’hanno capito bene: l’unione è indispensabile. Perché le divisioni rischiano di far saltare in aria il giocattolo. Vedremo se Conte e Grillo l’avranno veramente imparato.

A che punto siamo con la campagna vaccinale?

(di Diana Santini)

La variante Delta circola, i casi aumentano, nuove restrizioni non sono all’orizzonte e le settimane che ci aspettano saranno la prima vera prova del fuoco della nostra strategia anti-COVID. Che si basa, come ha ribadito oggi il Ministro Speranza, tutta sulla campagna vaccinale. E come va la campagna vaccinale? Va, un po più lenta delle settimane di picco delle 600mila inoculazioni al giorno, la media mobile dell’ultima settimana è di 533mila, ma procede. Procede però soprattutto nella somministrazione delle seconde dosi: tre vaccinazioni su quattro sono fatte a persone che devono completare il ciclo, mentre le prime dosi calano giorno dopo giorno: in una settimana si sono più che dimezzate, arrivando alle modeste 52mila di ieri. E’ perchè c’è poca richiesta? E’ per l’estate e le vacanze? E’ per scarsa capacità vaccinale? E’ un problema di dosi? C’è un po’ di tutto questo. Quel che è sicuro è che ci sono ancora 2.560mila over 60 non vaccinati: la fascia di popolazione che più facilmente va incontro a forme gravi e, purtroppo, a decessi. Il dato è tanto più preoccupante perchè la circolazione virale nelle prossime settimane aumenterà: il vaccino non protegge infatti del tutto dal contrarre l’infezione e dal diventarne vettori, soprattutto se si parla di variante Delta, destinata a diventare dominante. Ad oggi poco meno di 24 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale: sarà sufficiente per vincere la scommessa delle riaperture, quella di una circolazione virale aumentata senza ospedali pieni e senza tornare a contare centinaia di morti al giorno? Lo sapremo nell’arco di due/tre di settimane.

I segnali di ripresa in Italia grazie al precariato

(di Massimo Alberti)

Il rapporto Inps conferma la fotografia del periodo pandemico e le diverse tendenze in atto, già emerse in tutti i dati statistici degli ultimi mesi. Il primo è che i segnali di crescita economica non si sono trasformati in redistribuzione di reddito: tra l’ultimo trimestre 2019 e il primo trimestre 2021 gli occupati si sono ridotti del 2,8%. e poteva andare peggio: il blocco dei licenziamenti ha evitato che circa 330mila persone perdessero il lavoro. Secondo una nota di Bankitalia e Ministero del lavoro, uscita sempre oggi, risultano 280mila in meno i posti di lavoro rispetto al periodo pre-COVID. Ed i primi segnali di ripresa che Inps definisce “incoraggianti e robusti” sono fondati sul precariato: lo si evince sempre incrociando i dati Inps e quelli di Bankitalia, che rileva che i 719mila posti di lavoro creati nei primi 6 mesi del 2021 siano trainati “interamente dai contratti a termine”. Non a caso il presidente Inps Tridico ha parlato della necessità di politiche “inclusive e sostenibili”, mentre le politiche del governo – cancellazione del blocco dei licenziamenti, deregolamentazione dei contratti a termine – sembrano andare nella direzione opposta. Se nel periodo della pandemia c’è stata una forte riduzione di reddito del lavoro dipendente ed autonomo, fondamentali sono stati gli ammortizzatori messi in campo come il reddito di emergenza e quelli già presenti, essenziali per oltre 15 milioni di persone per oltre 44 miliardi. Il reddito di cittadinanza che Renzi, ma non solo nella maggioranza, vorrebbe eliminare, viene definito dall’Inps come “una barriera contro un drastico peggioramento di povertà e deprivazione”, ed a smentire la narrazione degli industriali sulla carenza di lavoratori a causa del sussidio, Inps cita un altro dato: su 1800000 mila beneficiari almeno due terzi sono considerati inoccupabili, come ben sa chi lavora agli sportelli dei servizi sociali. Il rapporto rileva anche la necessità di allungare e rendere obbligatorio il congedo di paternità e, col venir meno di quota 100, la necessità di una riforma delle pensioni che tuteli i lavoratori più deboli con impieghi più usuranti.

Torna la violenza a San Severo. Che sta succedendo?

Un uomo è stato ucciso a colpi di pistola in un agguato a San Severo, in provincia di Foggia. L’uomo, un pregiudicato di 42 anni, stava festeggiando la vittoria dell’Italia, ieri sera, insieme a suo nipote di sei anni. Era in motorino quando è stato affiancato da due persone a volto coperto che hanno aperto il fuoco uccidendolo e ferendo gravemente anche il bambino.
Sempre a San Severo, pochi giorni fa, è stata incendiata l’auto dell’assessore comunale all’Ambiente. Solo gli ultimi di una serie di episodi che si sono verificati negli ultimi mesi nella zona, tra cui esplosioni di bombe, sparatorie, estorsioni e gambizzazioni.
Ne abbiamo parlato con Federica Bianchi di Libera Foggia.


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

L’epidemia da coronavirus in Italia e le misure allo studio del governo per contrastarla. La variante Delta, più contagiosa dell’originale, ha soppiantato le altre e la circolazione virale sta aumentando, come si evince anche dai dati di oggi: 888 nuovi casi con percentuale di positivi sui tamponi in crescita: oggi è all’1,2%, il triplo di quanto avveniva fino a pochi giorni fa. L’altro dato negativo di oggi è l’aumento del totale dei pazienti negli ospedali: un aumento lieve, ma significativo perché non succedeva da settimane. I decessi registrati in 24 ore rimangono pochi: 13. Anche i dati settimanali fotografano la stessa tendenza: per la prima volta da marzo i casi settimanali hanno registrato un +50%, siamo sopra i mille casi in media al giorno e anche l’indice rt oscilla sulla soglia critica dell’1 in quasi tutte le regioni, superandolo in almeno otto di queste.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 04/02 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 04/02 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 04/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 04/02/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    I 4GOT10 tornano dopo 25 anni col singolo Change Your Soul

    Il 30 gennaio è uscito in digitale Change Your Soul, il singolo con cui dopo oltre 25 anni è tornata sulle scene la band underground torinese 4GOT10, con una nuova formazione che, oltre agli storici Luca “Vicio” Vicini e Alberto “Vacchio” Vacchiotti, vanta talenti come Marco “Mark” Previato, Elena “Ele” Crolle, Mattia “Matt” Barbieri e Iacopo “Ia” Arrobio. In attesa dell'uscita del nuovo album, in primavera, i 4GOT10 sono passati a Radio Popolare per un'intervista con Matteo Villaci a Jack.

    Clip - 04-02-2025

  • PlayStop

    Uberto Pasolini presenta il suo ultimo film, Itaca. Il Ritorno

    È in sala in questi giorni Itaca. Il Ritorno, il nuovo film di Uberto Pasolini, liberamente tratto dagli ultimi canti dell'Odissea, in cui il regista italiano ripercorre l'arrivo di Odisseo a Itaca dopo vent'anni di assenza con un cast guidato da Ralph Fiennes e Juliette Binoche. Pasolini è stato ospite della puntata di oggi di Cult, intervistato da Barbara Sorrentini.

    Clip - 04-02-2025

  • PlayStop

    Jack di martedì 04/02/2025

    Celebriamo il Grammy vinto da Doechii, parliamo delle nuove versioni di H.O.O.D. dei Kneecap, con Michele Boroni parliamo dell'edizione 2025 de "La Prima Estate", ospitiamo i 4Got10 in occasione del loro ritorno discografico dopo 25 anni

    Jack - 04-02-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 04/02/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 04-02-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 04/02/2025

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato la professoressa Sara De Vido dell' @università Ca' Foscari Venezia per parlare del progetto Whale per lo studio della tutela degli animali in collaborazione con @Animal Law Italia. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 04-02-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 04/02/2025

    Oggi a Cult: Uberto Pasolini sul film "Itaca. Il ritorno"; Pier Lorenzo Pisano sul suo "Semidei" al Piccolo Teatro Studio Melato; Marco Martinelli firma la regia di "Lettere a Bernini" con Marco Cacciola, all'Elfo Puccini: la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 04-02-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 04/02/2025

    Replica della puntata andata in onda il 19 dicembre 2025. A cura di Raffaele Liguori. Leggendo Mattarella, il rischio di «progressivo svuotamento del potere pubblico» e l’idea ferita di Stato. Nel suo discorso del 17 dicembre, Mattarella ci ha ricordato che «le nostre società – quelle del mondo occidentale - appaiono sfidate da insidiosi fattori di rischio». E il rischio forse più grave – visto lo spazio dedicato dal capo dello stato – è quello di «un progressivo svuotamento del potere pubblico, fino ad intaccare la stessa idea di stato per come l’abbiamo codificata e conosciuta nei secoli». Cosa ci sta comunicando Mattarella? Che il dominio di alcuni poteri privati sta spiazzando il potere dello Stato, lo Stato moderno? Il presidente della Repubblica parla di “usurpatori di sovranità”. Professor Carlo Galli, filosofo della politica, Mattarella sta segnalando un problema gigantesco delle società occidentali: la forza del capitalismo sta travolgendo società e stato? Siamo oltre Margareth Thatcher e Ronald Reagan (inizio del neoliberismo), siamo a Trump e Musk, a Milei (siamo al tecno-feudalesimo, come lo chiama Yanis Varoufakis, l’ex ministro greco)? E la filantropia, che cosa c’entra in questa storia di dissoluzione del pubblico per mano privata? Per concludere, alcune segnalazioni a partire dal discorso di Mattarella https://www.quirinale.it/elementi/123509; all’ultimo libro di Carlo Galli «Democrazia, ultimo atto?», (Einaudi, 2023). E poi Carl Rhodes, studioso australiano: «Capitalismo Woke. Come la moralità aziendale minaccia la democrazia (Fazi, 2023)». Un’altra segnalazione riguarda un volume appena pubblicato dal Mulino dal titolo «Elite, filantropia e trasformazioni dello stato», della sociologa dell’università di Bologna Paola Arrigoni.

    Pubblica - 04-02-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 04/02/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

    A come America - 04-02-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 04/02/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 04-02-2025

  • PlayStop

    RINALDO GIANOLA - SOLDI!

    RINALDO GIANOLA - SOLDI! - presentato da Massimo Alberti

    Note dell’autore - 04-02-2025

  • PlayStop

    TUTTI INSIEME, APPASSIONATAMENTE, IN MONTAGNA. IL CINEPANETTONE, SERIO, DI ROCCARASO

    Questione di inquinamento social, di inquinamento ambientale, di maleducazione di massa, di diritto al tempo libero, di classe. Basta un episodio come quello di Roccaraso per scoperchiare più pentole, tutte insieme, solitamente tenute chiuse. C’è un filo che lega tutti questi argomenti? Ospiti: Alex Giuzio, giornalista e scrittore; Mattia Fiore, sociologo dell’ambiente e del territorio, Università di bologna; Letizia Pezzali, scrittrice. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 04-02-2025

  • PlayStop

    Luisa Morgantini e l'arresto in Cisgiordania

    Martina Stefanoni ha intervistato Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina, ex europarlamentare, che racconta del suo arresto avvenuto la settimana scorsa in Cisgiordania e della situazione nei territori occupati.

    Clip - 04-02-2025

Adesso in diretta