Il racconto della giornata di sabato 3 luglio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Ripresa e Resilienza sono le due parole chiave dell’Europa di Bruxelles di questo ultimo anno, da quando il progetto Next Generation EU ha cominciato a prendere forma. Almeno 43 migranti sono annegati in un naufragio al largo della Tunisia mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Italia. In Canada sta succedendo quanto purtroppo è già accaduto in altre parti del nostro pianeta: temperature altissime, incendi boschivi, fuga dalle zone abitate. E i morti che aumentano esponenzialmente. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo.
Gli indagati di Santa Maria Capua a Vetere non rispondono ai magistrati
L’inchiesta sui pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua a Vetere. Sono 52 gli agenti accusati di tortura, circa venti quelli finora interrogati dai magistrati, tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Non solo, ma tra gli episodi di depistaggio emersi nell’indagine, secondo l’accusa, ci fu anche il tentativo di modificare i video delle telecamere interne per falsare la rappresentazione della realtà del 6 aprile 2020, giorno dei violenti pestaggi.
Protagonisti, come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, i massimi funzionari dell’amministrazione penitenziaria in Campania, ovvero l’allora comandante Pasquale Colucci e il Provveditore campano Antonio Fullone, il primo ai domiciliari, il secondo sospeso. Delle violenze dei depistaggi ne abbiamo parlato con Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, che per anni si è battuta per ottenere la verità sulla morte del fratello:
Ripresa e Resilienza. Le parole chiave dell’Europa dell’ultimo anno
(di Raffaele Liguori)
Ripresa e Resilienza. Sono le due parole chiave dell’Europa di Bruxelles di questo ultimo anno, da quando il progetto Next Generation EU ha cominciato a prendere forma. 750 miliardi di euro di prestiti e sussidi per una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”, è scritto nei documenti ufficiali della Commissione.
Ripresa. E Resilienza. La resilienza è l’altro concetto chiave che Bruxelles ha utilizzato nei suoi documenti. Significa adattamento, saper sopportare gli shock e garantire un ritorno alle forme originarie.
C’è un’indicazione politica in questo “ritorno all’origine”: nonostante l’Europa con il Next Generation EU abbia perorato le cause delle transizioni (ecologica e digitale), quel riferimento alla resilienza, quel ritorno alla forma originaria, sembra voler garantire una continuità tra ciò che è stato “ieri” e ciò che sarà “domani”.
Ci si prepara, appunto, ad una una transizione e non ad una rivoluzione. Anche se le temperature record canadesi di questi giorni richiederebbero proprio una rivoluzione.
Ancora un naufragio nel Mediterraneo
Almeno 43 migranti sono annegati in un naufragio al largo della Tunisia mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Italia. Altri 84 sono stati salvati, lo riferisce la Mezzaluna Rossa tunisina. L’imbarcazione era partita da Zuwara, sulla costa nord-occidentale della Libia, i migranti a bordo provenivano da Egitto, Sudan, Eritrea e Bangladesh. Proprio oggi la nave umanitaria di MSF GeoBarents è stata bloccata al porto Siciliano di Augusta dalla guardia costiera per presunte irregolarità a bordo. La Nave nei giorni scorsi aveva tratto in salvo 410 migranti a largo della Libia. Paolo Pezzati, policy advisor di Oxfam:
I guadagni della sanità privata sul diritto a viaggiare
(di Massimo Alberti)
Come si monetizza un diritto. La nuova fase della pandemia è una gallina dalle uova d’oro per la sanità privata. Tamponi, sierologici, test rapidi, certificati: il mercato si è rapidamente allargato per far fronte ad alcune esigenze, che siano necessarie od indotte. Come quella di potersi spostare in mancanza di una vaccinazione, o sapere il livello di anticorpi prima di fare un tampone.
Impossibile avere una stima di quale sia il giro d’affari per la sanità privata. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]
Diario Libico, il reportage di Radio Popolare dalla Libia
(di Emanuele Valenti)
In Libia ci sono ancora centinaia di migliaia di sfollati. Alcune stime dicono 600-700 mila, circa il 10% della popolazione. Avere numeri precisi è praticamente impossibile, perché molte persone e molte famiglie si sono spostate da parenti o amici senza registrarsi con le Nazioni Unite.
In questi dieci anni di crisi il caso più importante di deportazione, una vera e propria deportazione di massa, è stato a Tawergha, nel 2011, durante la rivolta contro Gheddafi. Tutta la popolazione, 40mila persone, fu costretta alla fuga quando la città venne attaccata dalle milizie ribelli della vicina Misurata. Diversi cittadini di Tawergha combattevano per il regime. In una zona molto povera far parte dell’esercito era l’unica forma di sostentamento. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]
Temperature altissime e incendi boschivi in Canada
Il clima che si surriscalda, gli eventi estremi che si ripetono sempre più frequentemente.
In Canada sta succedendo quanto purtroppo è già accaduto in altre parti del nostro pianeta. Temperature altissime (nei giorni scorsi hanno sfiorato i 50 gradi), incendi boschivi, fuga dalle zone abitate. E i morti che aumentano esponenzialmente.
Nella regione occidentale del paese, la British Columbia, sono 719 le vittime di questi ultimi giorni. Sono dati forniti dalla responsabile dell’ufficio medico legale della provincia canadese. È una cifra senza precedenti, ha aggiunto la funzionaria, spiegando che è di tre volte superiore alla media dei decessi in questo periodo e che è destinata a crescere. Vittorio Cogliati Dezza, storico ambientalista ed ex presidente di Legambiente:
L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
🔴 #Covid19 – La situazione in Italia al 3 luglio: https://t.co/8ciMmO9yfx pic.twitter.com/hsFl0XiQo2
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) July 3, 2021