Chi denunciava problemi di sicurezza sulla funivia del Mottarone veniva “mobbizzato”. È quello che sarebbe capitato due anni fa a un lavoratore dell’impianto di Stresa. Nel 2019 l’ex dipendente, assunto con un contratto stagionale, lamentò carenze di personale e assenza di sorveglianza sulla funivia. Per questo motivo subì forti pressioni che lo convinsero a cambiare lavoro. L’ex dipendente verrà ora sentito dai magistrati che indagano sul disastro.
L’ex segretario della Filt Cgil locale, Alberto Bontempi, ha seguito la sua vicenda. Ci ha raccontato anche del clima pesante che si respirava nella ditta. L’intervista di Mattia Guastafierro.
Sicuramente i dipendenti ricevevano pressione, questo lo sappiamo per certo, tanto è vero che alcuni sono anche stati messi nelle condizioni di allontanarsi, soprattutto anche perché tanti erano stagionali. Che lì ci fosse carenza di controlli e di manutenzione, e che i lavoratori venissero sottoposti a pressioni, è un dato acquisito per noi.
Nel passato ci sono stati casi emblematici all’impianto di Stresa?
Io ho conosciuto uno stagionale che era venuto da me e denunciava la carenza di sicurezza. Questo ragazzo era stato “mobbizzato” anche se poi la causa per mobbing non l’abbiamo fatta proprio perché erano uno stagionale. Trovare adesso un capro espiatorio nel direttore dell’esercizio mi pare un esercizio di equilibrismo, mettiamola così.
Da dove arrivavano le pressioni?
Le pressioni arrivavano dall’azienda, naturalmente. Non faccio nomi e cognomi, però sicuramente non era una sola persona. Tutti sapevano questa cosa.
Nel caso del ragazzo stagionale, di cosa di lamentava?
Carenza di personale, carenza di controllo, carenza di sorveglianza. A volte dove doveva esserci l’operatore non c’era e questo costituisce una mancanza di controlli nella sicurezza.
Qual era il rapporto di Nerini coi dipendenti?
Io la vedo dal punto di vista sindacale e non vorrei essere troppo di parte, però non mi pare che fosse un rapporto idilliaco. Sicuramente la rappresentanza sindacale era molto faticosa.