Approfondimenti

Arriva il Decreto Semplificazioni, la svolta di M5S sulla gogna in campagna elettorale e le altre notizie della giornata

Luigi Di Maio

Il racconto della giornata di venerdì 28 maggio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Tra i tre fermati per l’incidente che ha causato 14 morti la Procura di Verbania si concentra per il momento su Gabriele Tadini. Nerini e Perocchio compariranno davanti al Gip domani per l’interrogatorio di garanzia. Questa sera il Consiglio dei Ministri approva il decreto Semplificazioni che punta a rendere più agevoli le procedure per realizzare opere e lavori. Il Movimento 5 Stelle dice addio alla gogna come strumento di campagna elettorale, e ad intestarsi il cambiamento è Luigi Di Maio. Lo sblocco dei licenziamenti farà raddoppiare i posti persi fino a oggi per la pandemia. Oggi al teatro alla Scala di Milano la camera ardente di Carla Fracci. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Cosa cambia col Decreto Semplificazioni

Questa sera il Consiglio dei Ministri approva il decreto semplificazioni. Il provvedimento, chiesto da Bruxelles in cambio dell’erogazione dei fondi europei, rende di fatto più agevoli le procedure per realizzare opere e lavori. Dopo le proteste dei sindacati, non ci sarà nel testo la regola del massimo ribasso, ma resta ancora da sciogliere il nodo sulle soglie dei subappalti. Il governo, secondo le ultime bozze che arrivano dal Consiglio, avrebbe portato al 50% per cento la quota di lavori che è possibile affidare a ditte esterne. Oggi i sindacati sono scesi in piazza, a Roma. Tra le richieste anche quella di prorogare il blocco dei licenziamenti:

Sul tema dei licenziamenti Draghi però non cambia idea. Il presidente del Consiglio è orientato a eliminare il divieto dal 30 giugno. “Non è all’ordine del giorno”, ha detto ieri in un incontro coi sindacati. Il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri, intervistato oggi in piazza da Anna Bredice:


 

Strage della funivia. Qual è la strategia dei magistrati?

(di Luigi Ambrosio)

Qual è la strategia dei magistrati che indagano sulla strage della funivia? Tra i tre fermati per l’incidente che ha causato 14 morti la Procura di Verbania si concentra per il momento su Gabriele Tadini, il responsabile del servizio che per primo ha ammesso di avere manomesso i freni di emergenza, chiamando in causa anche il proprietario della società che gestisce l’impianto, Luigi Nerini, e il direttore di esercizio Enrico Perocchio. [CONTINUA A LEGGERE]

Quanti sono i posti di lavoro che salteranno con lo sblocco dei licenziamenti?

(di Alessandro Principe)

Quanti sono i posti di lavoro che salteranno con lo sblocco dei licenziamenti? Lo sblocco dei licenziamenti farà raddoppiare i posti persi fino a oggi per la pandemia. Vediamo perché. I numeri citati in questi giorni vengono dall’ultimo rapporto sul mercato del lavoro di Bankitalia datato 19 maggio.
Via Nazionale si chiede: come possiamo calcolare i licenziamenti che aspettano la fine del blocco per scattare? Il metodo è semplice: confrontare l’anno di pandemia con i precedenti. I licenziamenti fisiologici, quelli che mediamente ci sono ogni anno. Per Bankitalia sono circa 240mila nel 2020 tra le imprese private, altri 120mila nei primi mesi di quest’anno, ulteriori 17mila per settori minori. Totale: 577mila licenziamenti congelati dal blocco. Dal 30 giugno il blocco finisce e non c’è ragione – dice Bankitalia – di pensare che i licenziamenti non scattino, visto che è la quota fisiologica. Li possiamo considerare certi.
Poi però la situazione di crisi economica potrebbe farli aumentare. Bankitalia stima in circa 200mila ulteriori licenziamenti quelli riconducibili alla riduzione dell’attività economica. Totale: 777mila.
A questi vanno aggiunti per completare il quadro, i posti già persi perché non tutelati dal blocco: sono i lavori a termine, soprattutto nei servizi: 550mila, si tratta soprattutto di donne e giovani. Poi ci sono gli autonomi: la stima è di 350mila lavori persi: la somma fa 900mila posti già persi.

Il Movimento 5 Stelle dice addio alla gogna come strumento di campagna elettorale

(di Lorenza Ghidini)

Grottesco e disdicevole. Non ha usato mezzi termini Luigi Di Maio nel definire il presidio e il suo stesso comizio che il Movimento 5 Stelle organizzò a Lodi nel 2016 per chiedere le dimissioni del sindaco Uggetti, arrestato con l’accusa di turbativa d’asta.
Cinque anni dopo, davanti all’assoluzione di Uggetti, il ministro degli Esteri fa pubblica ammenda per le modalità forcaiole di quella campagna elettorale. Chiede scusa a Uggetti e dice di farlo come essere umano, prima ancora che come uomo delle istituzioni.
La questione morale non può essere sacrificata sull’altare di un cieco garantismo, conclude Di Maio, ma la gogna non può essere uno strumento di campagna elettorale. Una vera e propria svolta per il Movimento 5 Stelle, peraltro non da tutti condivisa.
Ma il leader in pectore Giuseppe Conte, dopo la lettera di Di Maio, ha sottolineato la novità con un comunicato che la rinforza ulteriormente:
Alimentare la gogna mediatica per contrastare gli avversari a fini elettorali contribuisce all’imbarbarimento dello scontro politico”.
Si avvicina il momento in cui il Governo Draghi dovrà fare la riforma della giustizia. La ministra Cartabia lavora a un testo in cui tra l’altro si prevede che le procure non potranno fare ricorso in appello se l’imputato in primo grado viene assolto. Nella crisi profonda in cui versa, al Movimento in questa fase non resta che fare buon viso a cattivo gioco. È di due giorni fa l’incontro tra Cartabia e l’ex guardasigilli Bonafede, che all’uscita ha ostentato gran tranquillità. E la lettera di Di Maio sul caso Uggetti dice che a intestarsi la svolta ha voluto essere lui.

La camera ardente di Carla Fracci alla Scala

(di Cecilia Di Lieto)

Il tram scampanella davanti alla Scala, come faceva quando a guidarlo c’era il tranviere papà Luigi, mentre sua figlia Carla studiava alla scuola di danza del grande teatro. Le persone in fila per l’ultimo saluto alla grande étoile applaudono. Come avevano fatto all’arrivo della bara di legno chiaro coperta di rose bianche, accompagnata dal marito Beppe Menegatti e dal figlio Francesco. Ad accoglierla il sindaco Beppe Sala e il sovrintendente Meyer. Dentro una breve cerimonia, ma fuori la fila delle persone si allunga. Sono donne e uomini che la vogliono salutare e dirle ancora grazie. Grazie per aver continuato ad essere una di noi, per aver portato Milano nel cuore, per essere stata grazia, leggiadria, sogno, piuma, stella, nuvola, mito, per aver danzato in tutti i teatri del mondo, ma anche nei tendoni e nei palazzetti dello sport, avvicinando tutti al mondo
rarefatto della musica alta e del balletto. Alcuni la ricordano alla Scala, altri l’hanno conosciuta solo per televisione. Tutti la riconoscono come donna eccezionale e di grande integrità morale. Chi la vede come Milano che muore e rinasce e la bellezza portata a
tutti e chi ricorda quando da ragazzo l’aspettò alla fine di una esibizione e lei carezzandolo disse: “Non abbandonate la danza, perché la danza è un cammino sulle nuvole“.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia sono stati accertati circa 3.700 nuovi casi di coronavirus ed è risultato positivo l’1,5% delle persone che hanno fatto il tampone, lo 0,2 in meno rispetto a ieri. 126 i morti comunicati. Continuano a calare i pazienti ricoverati in terapia intensiva e negli altri reparti COVID. Stamattina è stato diffuso il monitoraggio settimanale di Ministero e Istituto Superiore di Sanità. L’indice di contagio RT scende da 0,78 a 0,72. I contagi individuati ogni 100mila abitanti diminuiscono da 66 a 47. Tutte le Regioni sono classificate a rischio basso e nessuna supera le “soglie critiche” di occupazione dei posti letto ospedalieri. Particolarmente buoni i dati di Friuli, Molise e Sardegna, che da lunedì entreranno in zona bianca, come è previsto che facciano altre regioni nelle prossime settimane. Oggi intanto l’Agenzia Europea del Farmaco ha autorizzato il vaccino Pfizer-BioNTech per gli adolescenti tra 12 e 15 anni, che in Italia potrebbero avere le iniezioni dal 3 giugno. Dalla stessa data è atteso il via libera nazionale a vaccinare indipendentemente dalle fasce d’età: lo ha detto nel pomeriggio il generale Figliuolo, assicurando che però ci sarà un “occhio vigile” su chi ha più di 60 anni. Al momento un terzo dei residenti tra i 60 e i 69 anni non ha ancora ricevuto nemmeno una dose.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 04/02 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 04/02 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 04/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 04/02/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Luisa Morgantini e l'arresto in Cisgiordania

    Martina Stefanoni ha intervistato Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina, ex europarlamentare, che racconta del suo arresto avvenuto la settimana scorsa in Cisgiordania e della situazione nei territori occupati.

    Clip - 04-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 04/02/2025

    Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università Bocconi di Milano, ci spiega cosa rischia l'Italia e l'Europa con i dazi di Trump e soprattutto cosa vuole il presidente USA (che non tassiamo i giganti statunitensi dell'high-tech). Francesca Spigarelli, docente di economia all'università di Macerata, analizza quanto converrebbe all’Europa rafforzare le sue relazioni con Cina e India. Il caso El Masry è stato portato in Parlamento dalle opposizioni vista la diserzione dei ministri e del governo nel spiegare il caso: Chiara Braga capogruppo PD alla Camera chiarisce cosa il governo deve chiarire urgentemente. Oggi Vittorio Arrigoni Vik, avrebbe compiuto 50 anni, lo ricordiamo con sua madre Egidia Beretta Arrigoni, con i libri, film e podcast a lui dedicati a partire da "Gaza. restiamo umani".

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 04/02/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 04-02-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 04/02/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 04-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 04/02/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 04-02-2025

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 04/02/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 03-02-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 03/02/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 03-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 03/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-02-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 03/02/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 03-02-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 03/02/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 03-02-2025

Adesso in diretta