Vista da qui

L’eredità di Battiato

A Catania e nei paesi etnei da martedì mattina si diffonde il suono delle musiche di Franco Battiato, dai bar, nelle piazze, per le strade. Non è una celebrazione straripante, non ci sono le folle che si radunano a Milo, di fronte alla sua casa, né pianti strazianti. Insomma, non c’è nulla che non apparterrebbe a quello che Battiato ci ha insegnato.

Battiato non è morto, è migrato in un volo imprevedibile a cui ci aveva preparati già da un paio d’anni, per quanto riguarda la sua vita corporea. In questo suo viaggio verso mondi inesplorati – per molti troppo strani per entrarci – ci ha però anche trascinati con la sua musica, dai tempi di Fetus e Pollution, quando si è messo a far musica psichedelica con strumenti mai visti prima dell’epoca in Italia: i sintetizzatori. E lo ha continuato a fare sino alla fine, quando ha ripreso quello che poi è il filo conduttore della sua vita e della sua opera: «finché saremo liberi, torneremo ancora».

Un passaggio centrale è anche nella scelta di canzoni scritte e cantate da altri – che nell’album Fleurs riconosce come «esempi affini di scritture e simili» – in cui ci da coordinate importanti, come «Who could hang a name on you? When you change with ev’ry new day», oppure l’invito al viaggio baudeleriano da cui l’album prende il nome «ti invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto».

Libertà, movimento, spirito. La triade di Battiato potrebbe essere questa. E qui rientrano tutte le citazioni a mondi introvabili – nella memoria e sui libri – e le associazioni ad ossimoro con cui le sue canzoni hanno descritto la decadenza della modernità occidentale e aperto sguardi su possibilità da noi spesso ignorate. In questo è più attuale che mai la critica a un mondo «saturo di parassiti senza dignità» e «la voglia di vivere ad un’altra velocità» di cui cantava con Alice. E dentro un’altra velocità ci sono anche le prospettive di umana empatia che emergono fortemente in canzoni come la Cura o E ti vengo a cercare «perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici».

Battiato ci ha insegnato a guardare altrove e a pensare in maniera non lineare, né analitica, utilizzando la tecnica dello spiazzamento, in alcuni casi radicale – «e gli orinali messi sotto il letto per la notte un film di Eisenstein sulla rivoluzione» -, oppure con raffinatezza – «vuoi vedere che l’età dell’oro era appena l’ombra di Wall Street […] la falce non fa più pensare al grano, il grano fa pensare ai soldi». O, ancora, con provocazione: «Organizza la tua mente in nuove dimensioni / Libera il tuo corpo da ataviche oppressioni».

C’è una politica delle relazioni fortissima che esce e si tramanda dai testi di Battiato. E allora si capisce perché le non-celebrazioni per la sua morte si siano espresse con gruppi di persone che si vogliono bene o che hanno condiviso questo percorso non accademico che è Franco Battiato che si sono trovati con una cassa e poco altro.

Verso una nuova rotta, a partire dalla montagna la cui lava custodisce la sua forza poetica.

  • Emilio Caja e Pietro Savastio

    Emilio Caja e Pietro Savastio sono ricercatori indipendenti e collaborano con varie riviste, enti di ricerca e università. Sono stati e continuano ad essere partecipi di diverse esperienze di attivismo politico e sociale. Emilio lavora all'università e ha un piede sotto l’Etna, Pietro lavora nella scuola e ha due piedi sotto il Vesuvio: “da qui” è la prospettiva del Sud da cui guardano al mondo, dopo essere stati a spasso per l’Europa del Nord a studiare e formarsi.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR di mercoledì 04/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 04-12-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 04/12/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-12-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 04/12/2024 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 04/12/2024

    La crisi politica in Francia raccontata da Francesco Giorgini, quella economica e sociale di un modello (liberista) che non promette nemmeno più riforme e nuovo benessere spiegata da Stefano Palombarini Professore di economia politica all’università di Parigi-8 Saint Denis. Giulia Pompili, de il Foglio da Seul, ci racconta le 24 ore di passione dalla legge marziale alle accuse contro il presidente (intervistata da Sara Milanese). Amir Issaa, rapper e scrittore ci presenta “Maranza di tutto il mondo, unitevi! Per un'alleanza dei barbari nelle periferie” della studiosa e militante antirazzista franco-algerina Houria Bouteldja (edito da DeriveApprodi).

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-12-2024

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 04/12 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 04-12-2024

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 04/12/2024

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 04-12-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 04/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-12-2024

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 04/12/2024

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 04-12-2024

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 04/12 06:59

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 04-12-2024

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 04/12/2024

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 04-12-2024

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 04/12 06:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 04-12-2024

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 04/12/2024

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 03-12-2024

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 03/12/2024

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes. Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 03-12-2024

  • PlayStop

    News della notte di martedì 03/12/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-12-2024

  • PlayStop

    Delorean di martedì 03/12/2024

    Un mezzo di trasporto specializzato in viaggi del tempo musicali, per intercettare le frequenze di dischi storici o di nicchie sfigatissime, attraverso gli occhi della “generazione boh”. Tutti i martedì dalle 21:30, a cura di Luca Santoro. IG: @lucaa.santoro

    Delorean - 03-12-2024

  • PlayStop

    Tutti in classe di martedì 03/12/2024

    a cura di Alex Corlazzoli e Lara Pipitone

    Tutti in classe - 03-12-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 03/12/2024

    Nella puntata dell’Orizzonte delle Venti del 3 dicembre 2024, condotta da Luigi Ambrosio: Filippo Turetta, il femminicida di Giulia Cecchettin, è stato condannato all’ergastolo al termine del processo di primo grado. “Abbiamo perso tutti come società – ha detto il papà di Giulia al termine del processo – come essere umano mi sento sconfitto, come papà non è cambiato nulla”. Ne discutiamo con Assunta Sarlo, l’inviato a Venezia Mattia Guastafierro, e con Giulio Maria Piantadosi dalla Spagna, dove una legge molto avanzata sulla violenza di genere sta producendo risultati ed è sotto attacco da parte delle destre politiche e mediatiche.

    L’Orizzonte delle Venti - 03-12-2024

Adesso in diretta