Approfondimenti

Il piano della Lega per affondare il DDL Zan, la discussione sulla folla in Piazza Duomo e le altre notizie della giornata

beppe sala

Il racconto della giornata di lunedì 3 maggio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’Istat certifica i decessi avvenuti in Italia nel 2020, almeno 99mila in più di quanto atteso. Medici e virologi mettono in guardia dalle conseguenze della folla in piazza Duomo a Milano e delle riaperture anticipate che sembrano già portare ad una ripresa del contagio. L’operazione della Lega per affondare il DDL Zan è già iniziata. In India Narendra Modi era disposto a tutto pur di vincere le elezioni nel Bengala Occidentale e, forse, proprio per questo, ha perso. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Le possibili conseguenze dei festeggiamenti in Piazza Duomo e della folla nelle zone gialle

(di Massimo Alberti)

A tenere banco è la discussione sulle 30mila persone che si sono ritrovate in Piazza Duomo a Milano per festeggiare lo scudetto dell’Inter, molte senza mascherina e senza attenzione alla prevenzione. Sono intervenuti diversi virologi come Galli o Pregliasco, sottolineando il rischio che quanto accaduto ieri incida su una prossima risalita dei contagi. Le associazioni dei ristoratori hanno lamentato che quanto concesso ai tifosi non venga concesso nei ristoranti. Non è mancata la polemica politica: il Prefetto di Milano ha scritto che chiudere piazza Duomo “sarebbe stato peggio”. Il sindaco Sala, dopo quasi 24 ore di silenzio, in un post su FB ha ripreso interamente la nota del Prefetto, aggiungendo una risposta a Salvini che poco prima lo aveva attaccato.
Oltre al caso di Milano, è stato il primo fine settimana con l’Italia quasi tutta in giallo, e nelle città, nei centri commerciali, nelle località turistiche, nei locali, c’è stata molta folla e voglia di normalità, non sempre compatibilmente con le norme e le misure di prevenzione. Il cambio apparente dei comportamenti individuali arriva in un momento molto delicato per l’andamento della pandemia, con i numeri che dicono di un virus che continua pericolosamente a circolare.
Medici e virologi hanno criticato la scelta del governo di allentare le misure di prevenzione già dal 26 aprile, con una campagna vaccinale che nonostante l’accelerazione è ancora piuttosto indietro sulla copertura della popolazione in particolare quella fragile, e con i primi segnali di risalita dei contagi su cui concordano i siti di analisi indipendenti.
Un eventuale impatto di quel che è accaduto a Milano, se si vedrà, si vedrà tra un paio di settimane. Intanto il sito “predire è meglio che curare”, curato dal professor Davide Tosi dell’università dell’Insubria, rileva come l’RT a livello nazionale già la scorsa settimana abbia ormai raggiunto 0,99. Con 10 regioni tra cui la Lombardia oltre l’1, che indica una risalita dei contagi a breve. Ad aver inciso, i primi allentamenti pre-26 e il ritorno a scuola di milioni di studenti. A seguito del rallentamento della discesa dei contagi in corso da un paio di settimane, si inizia a vedere anche la frenata del calo dei ricoveri, mentre per ora la media giornaliera dei morti si è abbassata da 330 a 280.
Primi timidi segnali della copertura vaccinale tra le fasce più fragili, ma anche il motivo per cui la scelta del governo è stata giudicata frettolosa, col rischio che l’imminente possibile cambio della curva possa pesare su ricoveri e morti. Fondamentale sarà l’avanzamento delle vaccinazioni a tutte le fasce d’età, perché come rileva il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie le varianti hanno fatto salire i ricoveri nelle classi di età tra i 20 e i 39 anni, oltre che tra i 40 e i 59, e persino sotto i 19. Una situazione che necessiterebbe ancora di grande precauzione e cautela da parte dei cittadini come della politica.

La Lega lancia l’operazione per affondare il DDL Zan

(di Michele Migone)

L’operazione per affondare il DDL Zan è già iniziata. Andrea Ostellari, il presidente della commissione Giustizia del Senato, uomo di Matteo Salvini, ha annunciato che sono pronte le modifiche al testo che mirano a tutelare le persone più vulnerabili. Vogliamo aumentare le pene per tutti i reati commessi di chi colpisce i più deboli – ha detto il senatore. “Si vuole fare qualche cosa di migliorativo o no?” – ha sbottato Ostellari con i giornalisti. In realtà, alla Lega non interessa difendere le categorie più deboli. Le usa per raggiungere l’unico, vero obiettivo: evitare l’approvazione definitiva al Senato. Ostellari ha già pronto un progetto di killeraggio ben preciso: diluire la discussione in commissione al Senato su ben cinque, cinque proposte di legge e non solo sulla Legge Zan; piazzare una serie infinita di audizioni e ore di discussione per rimandare alle calende greche ogni decisione; accettare, discutere, votare e approvare emendamenti su emendamenti che cambino e magari snaturino il testo, in modo da rimandarlo alla Camera e quindi affossarlo. Andrea Ostellari si fa scudo anche di alcune perplessità emerse da settori della sinistra e del femminismo storico per rallentare l’iter del provvedimento e bloccare la legge. C’è invece un vasto fronte che chiede che il DDL Zan venga approvato con urgenza. Adesso, o sarà troppo tardi. Salvini e la Meloni lo hanno capito bene. Ora tocca ai partiti del Centrosinistra fare la loro parte.

746mila decessi in Italia nel 2021: i dati Istat

(di Omar Caniello)

Nel 2020 i decessi totali in Italia sono stati 746mila, il 18% in più di quelli rilevati nel 2019. Il COVID ha causato almeno 99mila decessi in più di quanto atteso, tuttavia l’incremento assoluto è stato di 112mila morti in più perchè, sottolinea l’Istat, “se da un lato è possibile ipotizzare che parte della mortalità da Covid-19 possa essere sfuggita alle rilevazioni dall’altro, spiega l’Istat, è anche concreta l’ipotesi che una parte ulteriore di decessi sia stata causata da altre patologie letali che, nell’ambito di un sistema sanitario nazionale in piena emergenza, non è stato possibile trattare nei tempi e nei modi richiesti”.
L’aumento della mortalità ha colpito in particolare gli uomini sopra i 50 anni e residenti al nord. Il COVID ha inciso anche sulla speranza di vita che si è abbassata a 82 anni, ben 1,2 anni sotto il livello del 2019. Gli effetti del lockdown hanno poi determinato inevitabili ripercussioni sullo spostamento all’estero degli italiani, il numero di persone che ha deciso di vivere fuori dall’italia ha raggiunto quest’anno il valore più basso degli ultimi 20 anni. Infine si conferma l’ennesima riduzione delle nascite, negli ultimi anni calate del 30%. Con un picco nel calo dei nuovi nati nel dicembre 2020 a sostegno dell’ipotesi secondo cui, spiega l’Istat, “anche la pandemia abbia iniziato ad esercitare un effetto riduttivo sulla natalità”.

PD e prossime elezioni. A che punto siamo con l’alleanza con M5S?

(di Anna Bredice)

“Io vorrei che in tutti i comuni andassimo apparentati al secondo turno”. L’ha detto qualche giorno fa Enrico Letta in un bagno di realismo, perché dal progetto di qualche mese fa di avere candidati comuni al primo turno, si arriva ora alla speranza di trovare con i Cinque stelle almeno un accordo per andare insieme al ballottaggio, sempre che il PD arrivi al secondo turno.
E qualche chance per un accordo in questo senso si sta cercando soprattutto nelle grandi città, e sono tante quelle che andranno al voto in autunno, tra queste Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli. Le decisioni vanno prese nelle prossime settimane. Il PD in alcune città, tra cui Roma, ha già fissato le primarie di partito a giugno.
Il problema con i Cinque Stelle è dato anche dallo stallo in cui si trova il Movimento, Conte non è ancora nel pieno dei suoi poteri per decidere per tutte le città e stabilire, ad esempio, se c’è un appoggio reale e forte a Virginia Raggi a Roma. Nella Capitale anche solo pensare che il candidato del PD debba stringere un patto con Virginia Raggi, combattuta per cinque anni, genera parecchi malumori.
Zingaretti continua a declinare l’invito a candidarsi, anche perché vorrebbe un’alleanza con i Cinque Stelle, è il suo marchio di successo nella regione che governa e a Roma la presenza dell’attuale sindaca la rende impossibile. Alle primarie del Pd, quindi, dovrebbe presentarsi a questo punto tra gli altri l’ex ministro Gualtieri, Calenda non si fa da parte e avrà l’appoggio di Renzi, il rischio è che il Pd possa non arrivare nemmeno al ballottaggio.
A Napoli le cose vanno meglio, se il presidente della Camera Fico accetterà di candidarsi, sarà possibile al primo turno un accordo Pd Cinque stelle, forse sarà l’unico caso.
A Milano molte liste del centrosinistra appoggiano l’attuale sindaco Sala, i Cinque stelle sono combattuti se appoggiarlo al secondo turno, creando un’alleanza più stabile, oppure niente. Nel centrodestra il paradosso che l’ex sindaco Albertini a Milano è sponsorizzato più da Salvini che da Forza Italia.
A Torino l’ex sindaca uscente Appendino avrebbe voluto un candidato Pd Cinque stelle al primo turno, non sarà possibile a quanto pare, i Cinque stelle vorrebbero andare da soli per misurare il proprio consenso dopo cinque anni di governo.
Nel centrodestra Salvini vorrebbe dare le carte, Bertolaso a Roma, Maresca a Napoli, ma Giorgia Meloni, che continua a erodere consensi alla lega, non vuole subire e sarà inevitabile una competizione tra i due.

Le elezioni in India durante la seconda ondata della pandemia

(di Martina Stefanoni)

Narendra Modi era disposto a tutto pur di vincere le elezioni nel Bengala Occidentale e, forse, proprio per questo, ha perso. Dei cinque stati in cui si è votato nei giorni scorsi, il Bengala Occidentale è tra i tre in cui il partito nazionalista di Modi ha perso, ed è anche quello su cui il premier aveva puntato di più. Le elezioni nello stato sono state divise in 8 fasi, per la durata di un mese: la più lunga della storia del Paese. I comizi tenuti nello stato sono stati moltissimi, e Modi si è vantato più di una volta della quantità di persone che era riuscito ad attirare. Il tutto, mentre in India scoppiava la seconda ondata, i casi crescevano, l’ossigeno scarseggiava e i malati non riuscivano più a trovare un letto in ospedale. Era davvero disposto a tutto, anche a mettere a repentaglio la vita dei suoi cittadini.
L’India, però, se ne è accorta, e un’ondata di rabbia sta ora accompagnando quella del virus. Modi, con il suo partito nazionalista, ha perso anche nel Kerala e nel Tamil Nadu. La gestione disastrosa della pandemia, soprattutto nell’ultimo mese, ha influito sia sul risultato delle elezioni che sulla fiducia nei confronti del governo centrale. La seconda ondata sta colpendo indiscriminatamente la popolazione: ricchi e poveri, e ora tutti chiedono conto a Modi per i loro morti.
Le critiche al primo ministro indiano continuano ad aumentare: su Twitter l’hashtag #ModiResign, “Modi Dimettiti” è sempre più utilizzato e anche i giornali – tradizionalmente schierati apertamente pro-governo – stanno prendendo posizioni d’opposizione. La popolarità di Modi – fino ad ora rimasta intatta – sta iniziando a sfumare proprio a causa della pandemia, e dell’arroganza con cui diceva di averla sconfitta.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Circa 6.000 i nuovi casi di COVID a fronte di poco più di 120mila tamponi, 256 i morti. Continua il calo degli ingressi in terapia intensiva, 121 nelle ultime 24 ore. LA saturazione delle terapie intensive da malati COVID è stabile al 28%, con 6 regioni che restano oltre la soglia critica del 30%.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 03/02 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 03/02 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 02/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 03/02/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 04/02/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 03-02-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 03/02/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 03-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 03/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-02-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 03/02/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 03-02-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 03/02/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 03-02-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 03/02/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 03-02-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 03/02/2025

    1) Dazi americani: chi vince e chi perde. Trump parla al telefono con Messico e Canada e interrompe per un mese le tariffe sulle esportazioni messicane. Ma la questione è più complessa. (Alfredo Somoza) 2) In Cisgiordania è in corso una pulizia etnica. Abu Mazen denuncia le operazioni militari israeliane nei territori occupati, che in un mese hanno ucciso almeno 70 palestinesi. (Luisa Morgantini - Assopace Palesina) 3) Siria, 15 morti per un attentato nel nord del paese. La questione curda resta uno dei temi più spinosi per il nuovo governo siriano. (Emanuele Valenti) 4) Francia e Algeria ai ferri corti. Il presidente algerino in un’intervista a un quotidiano francese parla di un rischio di "una rottura irreparabile" con Parigi. (Francesco Giorgini) 5) La rivincita di Adele Henel. Il primo processo del Me Too francese si conclude con una condanna al regista Christophe Ruggia, colpevole di aver molestato l’attrice quando era minorenne. (Luisa Nannipieri) 6) La musica country torna black. Beyonce vince il Grammy Award per il miglior album dell’anno con 'Cowboy Carter'. (Claudio Agostoni)

    Esteri - 03-02-2025

  • PlayStop

    Lavoratori dei call center: Due presidi a Milano contro il contratto "pirata" che taglia stipendi e diritti

    Oggi c'è stato lo sciopero nazionale dei dipendenti dei call center. A Milano sono stati due gli appuntamenti. Il primo sotto palazzo Lombardia, il secondo davanti alla sede della società finanziaria Agos, in viale Fulvio Testi. Le ragioni sono la disdetta del contratto nazionale sottoscritto dalle principali sigle sindacali e l'adesione a un contratto meno favorevole a lavoratori e lavoratrici, firmato da sindacati minori. Al presidio di stamattina abbiamo raggiunto Maurizio Dotti, funzionario della Slc Cgil di Milano che segue il settore delle telecomunicazioni.

    Clip - 03-02-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 03/02/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 03-02-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di lunedì 03/02/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 03-02-2025

  • PlayStop

    Alexanderplatz - Ep. 2: Il muro di fuoco

    L’abbraccio tra la Cdu di Merz e AfD farà crollare il muro di fuoco democratico contro l'estrema destra? Il programma elettorale dei Cristiano democratici senza vere coperture finanziarie. Ospite della puntata Suvi Turtiainen di Helsingin Sanomat (Finlandia) che parla di spesa militare e politica energetica in Germania. Un commento agli ultimi sondaggi elettorali che vedono la destra in crescita. Fumare come un tedesco: la lobby del tabacco impedisce normative severe sul fumo.

    Clip - 03-02-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 03/02/2025

    Nel pieno centro di Milano, tra i palazzi del business ma in totale contrasto con loro. c'è un luogo dove l'arte, la cultura e il fare comunità vince su tutto. E' il Tempio del Futuro Perduto e ce ne racconta la storia Silvia Fontana Presidente e Responsabile del coordinamento delle attività. Con Raffaele Lupoli, Direttore di EconomiaCircolare.com, impariamo a leggere le etichette dei nostri capi: sostenibile o ennesimo green washing? Infine, Anita Pirovano, Presidente Municipio 9, ricorda l'importanza dell'attivarsi anche e soprattutto quando il vento soffia avverso. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontarci una storia, scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 03-02-2025

  • PlayStop

    Samara Joy: due Grammy Award per la nuova star del Jazz Vocal

    Oggi a Jack l'intervista a Samara Joy, la cantante jazz statunitense che, dopo la pubblicazione del suo primo album nel 2021, ha vinto già tre Grammy. Ieri, l'artista di 25 anni ha ricevuto due nuove statuette durante la 67ª edizione dei Grammy Awards, nelle categorie "Best Jazz Vocal Album" e "Best Jazz Performance". Matteo Villaci l'ha intervistata qualche giorno fa riguardo al suo ultimo album "Portrait", uscito l'11 ottobre 2024.

    Clip - 03-02-2025

Adesso in diretta