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Tratto dal podcast
Prisma di lun 08/03/21
Italia | 2021-03-08
Da quali diseguaglianze è necessario partire per invertire il racconto di genere? Ne abbiamo parlato oggi a Prisma con la sociologa femminista, attivista dei centri antiviolenza Lella Palladino, già presidente dell’associazione D.i.Re, donne in rete contro la violenza, e attiva nel Forum Disuguaglianze Diversità, ma anche autrice per Donzelli di “Non è un destino, la violenza maschile oltre gli stereotipi”.
L’8 marzo 2021 il dato eclatante non sono solo le 16 donne morte dall’inizio dell’anno, ma sono la disoccupazione delle donne, la loro espulsione dal mercato del lavoro, sono le 440mila donne che non ci sono più sul mercato del lavoro da dicembre 2020, che già si chiudeva con le 99mila donne su 100mila posti persi. Questo dato dell’occupazione è fondamentale perché senza indipendenza economica chiaramente la libertà di vita e la possibilità di autodeterminarsi delle donne viene meno. Quello che è fondamentale ricordare in questi giorni è che una volta tanto non chiediamo soltanto politiche attive per l’occupazione e il lavoro, ma chiediamo un cambio profondo di passo, una serie integrata di interventi che vanno da un’educazione per le bambine che sia aperta alla possibilità di poter fare tutto quello che desiderano fare da grandi. Sostegno al welfare, un’infrastrutturazione sociale che consenta una divisione dei compiti di cura e la responsabilità pubblica dei compiti di cura in maniera tale che si possano liberare i tempi delle donne. E poi il sostegno con misure concrete a cominciare dai congedi parentali. Ci piacerebbe che l’Italia si adeguasse agli standard europei: 90 giorni di congedo parentale per i padri vogliono dire anche un cambio culturale fondamentale.
La versione integrale dell’intervista insieme a Susanna Camusso e Manuela Ulivi del Centro donne maltrattate di Milano è ascoltabile sul podcast di Prisma dell’8 marzo 2021.