“Non rassegnatevi davanti ad una porta chiusa, prendete tutte le possibilità che vi vengono offerte. Se dovrete correre per ottenere quello che volete, correte, se dovrete saltare, saltate”. A parlare è Debora Kayembe, avvocata e attivista per i diritti umani che dal primo marzo sarà la nuova rettrice dell’Università di Edimburgo. Solo quindici anni fa, è stata costretta a lasciare il suo paese natale, il Congo, e cercare rifugio politico nel Regno Unito.Debora Kayembe è nata a Kinshasa, in una famiglia benestante. A 19 anni decide che non può e non vuole stare a guardare le ingiustizie, la povertà e le disuguaglianze di cui le persone accanto a lei sono vittime ogni giorno e si iscrive a giurisprudenza, specializzandosi in diritto internazionale. Nel suo paese conduce un’indagine su un massacro avvenuto a Bunia, capoluogo della provincia dell’Ituri, e smaschera un gruppo di milizie armate. La sua vita è in pericolo, le milizie la vogliono uccidere, ed è costretta a lasciare il proprio paese per il Regno Unito. È il 2005, Debora Kayembe ha 30 anni.
“Quando sono arrivata nel Regno Unito, sono finita a Heathrow. Non sono arrivata direttamente aGlasgow. La Scozia ha rappresentato il viaggio per stare meglio e per sopravvivere. Perché a Londra è stata dura sopravvivere: ero affamata. Sono stata senza cibo né acqua per tre giorni al centro d’immigrazione. Ero incinta di 7 mesi. La settimana dopo ho preso un bus che mi ha portata da Londra al nord dell’Inghilterra. Il viaggio è durato 10 ore, dopo altre 10 ore di interrogatorio, come una criminale. Solo perché ero arrivata in questo Paese. Poi ho realizzato: questo persone mi hanno trattata così forse perché ero nera, o forse perché non era il mio Paese. Ma quello che ho capito giorno dopo giorno negli anni in cui sono stata in questo Paese è che ognuno di noi ha i suoi problemi, il suo modo di sopravvivere”.In Inghilterra le sue qualifiche da avvocato non valgono niente, gli studi fatti in Congo non le sono riconosciuti. Per questo si trasferisce in Scozia, dove, invece, viene riconosciuta come avvocato. Qui, Debora rinasce. Nel 2012 entra a far parte del consiglio di amministrazione dello Scottish Refugee Council e nel 2016, viene chiamata a far parte della Royal Society of Edinburgh nella Commissione Africa. Si batte per l’uguaglianza e i diritti umani, contro il razzismo e le discriminazioni, che nel corso degli anni si è trovata ad affrontare sulla sua pelle. Fino ad arrivare ad oggi, quando una delle Università più prestigiose del Regno Unito, al quinto posto in Europa, la nomina rettrice. Debora Kayembe sarà la terza donna a ricoprire questo ruolo in 400 anni, ma la prima donna di colore. Kayembe ha definito la nomina come una “montagna russa” emotiva, e ha commentato: “E’ qualcosa che non avrei mai immaginato potesse succedere a me”.
Foto | Debora Kayembe