L’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recar danno alla sicurezza. È l’articolo 41 della nostra Costituzione, la Costituzione della Repubblica Italiana. I padri costituenti trovarono in queste parole il punto di equilibrio tra Pubblico e Privato. Sì certo, lo sappiamo, la Costituzione di un singolo Stato purtroppo non vale quasi più nulla in un mondo globalizzato e tanto meno durante una pandemia globalizzata. Ma forse adesso siamo andati troppo lontani da quel punto di equilibrio.
Forse in questi decenni, soprattutto gli ultimi 4-5, il Privato ha prevalso sul Pubblico in modo esagerato, arrogante, violento. Quello che è emerso nelle ultime ore dalla vicenda dei vaccini Pfizer è il culmine di questo squilibrio. Il pubblico finanzia abbondantemente e a fondo perduto la ricerca privata e poi viene ricattato dagli stessi privati che ha finanziato e subisce un rapporto di forza squilibrato, tutto a vantaggio del privato.
Non si tratta di demonizzare Pfizer, che fa i suoi interessi con quell’egoismo e quel cinismo tipico di molte grandi corporation. Siamo noi e l’Europa, e l’Europa tutta che deve ribaltare la cultura che sta dietro questi rapporti di forza squilibrati, frutto di quarant’anni di egemonia culturale privatistica. Siamo noi e l’Europa che deve ribellarsi al dominio assoluto del privato e trovare un nuovo punto di equilibrio come fecero i nostri padri costituenti oltre 70 anni fa.