Il nome non è originalissimo: “Insieme”. Giuseppe Conte è andato nei giorni scorsi da un notaio romano e ha depositato nome e marchio del suo nuovo movimento politico.
Il presidente del Consiglio si prepara alla campagna elettorale con largo anticipo, rispetto alla scadenza naturale della legislatura nel 2023. Costruire un partito, o un movimento o anche solo una lista elettorale non è cosa semplice né veloce, ma questa scelta dei tempi dice che Conte ha accelerato nel suo piano di creazione di una lista, probabilmente perché ritiene l’eventualità di elezioni anticipate non più così remota.
Nella partita di potere che si sta consumando in queste ore tra quasi ex alleati di governo, si gioca anche il futuro politico di Conte. Fino all’ultimo, Conte ha tentato di gestire da Palazzo Chigi dossier importantissimi quali i soldi europei, tramite la creazione di una task force di esperti che rispondessero a lui, e i servizi segreti, tramite la creazione di una fondazione per la cybersicurezza. Due formidabili leve per creare una rete di relazioni cruciale in vista della ipotizzata nuova lista.
Non solo per questo, ma anche per questo Renzi si è messo di traverso. Fino allo showdown di queste ore sul governo e l’accelerazione di Conte sulla lista.