Sono oltre 1300 i comuni di cui 25 capoluogo che andranno alle urne in questo fine settimana per un totale di più di 13 milioni di elettori.
La scheda per le elezioni comunali è azzurra ed è suddivisa in riquadri che contengono il nome e cognome del candidato a sindaco, il simbolo (o i simboli) dei partiti che lo sostengono e a destra del simbolo le righe per le preferenze per la carica di consigliere comunale.
Se si mette la croce sul nome del candidato sindaco il voto vale solo per lui e non viene attribuito a nessuna della liste collegate. Se si mette la croce sul simbolo o su uno dei simboli dei partiti il voto va sia al sindaco che alla lista che lo sostiene.
A destra dei simboli sono presenti due righe in cui si possono dare le preferenze. In caso di doppia preferenza i nomi dei candidati devono essere di un uomo e una donna.
Le elezioni comunali per i comuni sopra i 15.000 abitanti sono quelle in cui è possibile fare il cosiddetto voto disgiunto: è cioè possibile votare un candidato alla carica di Sindaco e contemporaneamente una lista che non lo sostiene. In questo caso perciò è necessario fare due croci, una sul nome del candidato Sindaco e una sul simbolo della lista. Nei comuni sotto i 15.000 abitanti il voto disgiunto non è ammesso.
Ricordiamo che per votare sarà necessario presentarsi al seggio muniti documento d’identità e della tessera elettorale. Chi avesse esaurito gli spazi potrà farsene dare una nuova copia nell’ufficio elettorale del proprio comune.
I seggi saranno aperti domenica dalle 7 alle 23.