È un’Africa antica quella che si trova lasciando, a Sud di Dakar, la Petite côte. Un’Africa rurale lontana dalle grandi metropoli. Un paesaggio fatto da una savana secca e da una agricoltura povera: tanti baobab ognuno con il suo territorio intorno, alcune acacie spinose, cespugli e poveri villaggi con tanti bambini, le donne con secchi o taniche sul capo. Pochissimi vecchi.
A vederla così è l’Africa che produce immigrazione, giovani che lasciano villaggi e puntano a Nord, verso il sogno europeo. Poi si arriva al fiume Saloum. Di fatto, più che un fiume, un braccio di mare che si insinua in quello che una volta era un fiume di una certa portata. Lo si attraversa con una chiatta che carica una decina di auto e un camion per volta e si riempie di passeggeri a piedi. Mezz’ora e si è dall’altra parte.
Sembra di avere attraversato un confine, sembra di essere in un’altra Africa. La savana secca, brulla, polverosa è diventata verde, i baobab, più rari, sono nascosti dalla vegetazione, c’è anche qualche albero di Calu e, naturalmente, tanti mango. Il frutto è venduto dappertutto, le donne lo distribuiscono a terra sulle loro stuoie o su bancarelle improvvisate, secchi capovolti, traballanti tavolini. I bambini si riempiono le mani e cercano di vendere ai pochi viaggiatori che attraversano queste strade.
Poi si arriva a pochi chilometri dal Gambia – piccola enclave che si insinua nel Senegal – e c’è la Casamance, se ne sente quasi l’odore: è l’Africa delle foreste, della vegetazione quasi aggressiva, dell’acqua abbondante. La cittadina a pochi chilometri dal Gambia si chiama Toubacouta ed è situata alla foce del Saloum che per arrivare qui ha fatto un tortuoso percorso. Andare sulle rive di questo corso d’acqua ci si sente come se si tornasse indietro nel tempo, quando l’Africa veniva esplorata attraverso le foci dei fiumi.
È al tramonto, il verde della vegetazione diventa brillante, l’acqua riflette i raggi di sbieco del sole. Non c’è nessuno, silenzio perfetto, se spuntasse Stanley dalle rive del fiume quasi non ci si sorprenderebbe. Ma di questi tempi è più facile che arrivi qualche cinese con il caschetto giallo o qualche arabo con le tasche interne della sua candida veste bianca cariche di dollari.
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Rassegna stampa internazionale di martedì 29/04/2025
Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti.
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Esteri – La rassegna stampa internazionale - 29-04-2025
"From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.
"Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).
Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.
"Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/
A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.
L’Orizzonte delle Venti - 28-04-2025
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