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Tratto dal podcast
Prisma di mar 24/11/20
Coronavirus | 2020-11-24
Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Lavori pubblici per il Comune di Milano, descrive a Radio Popolare i piani previsti per garantire la mobilità agli studenti alla prossima riapertura delle scuole, ancora senza una data ufficiale.
L’intervista di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni a Prisma.
Quando si parla di scuola si parla inevitabilmente di riorganizzazione dei mezzi pubblici. Vorremmo capire da lei, Assessore, che tipo di ragionamenti si fanno con ATM per arrivare riorganizzati al momento della riapertura delle scuole.
Noi stiamo lavorando con ATM come agenzia del trasporto pubblico di bacino (lo ricordo perché il sistema è abbastanza omogeneo su Milano città e sulla la città metropolitana di Monza e Brianza) e poi abbiamo un tavolo di informazioni con tutti i dirigenti scolastici di tutte le scuole superiori, coordinato da Città Metropolitana. Indipendentemente dalla data di riapertura delle scuole, stiamo lavorando perché vorremmo riuscire a fare in modo che al momento della riapertura (che sia totale o parziale) ci siano le possibilità concrete di portare tutti in sicurezza a scuola. Questo ha due livelli: in città, avendo una frequenza maggiore di mezzi, lo schema è quello di pensare a potenziamenti mirati. Abbiamo sperimentato, in queste settimane, su dei bus di noleggiatori con conducente, cioè bus turistici. L’abbiamo fatto su alcune linee come quella tra Milano e Limbiate, quella su Corsico e anche in alcuni servizi secondari legati per esempio ai cimiteri. In questo modo abbiamo messo corse in più per poter fare potenziamenti mirati, anche in futuro, su quelle linee che hanno maggiore impatto scolastico. Il tema è avere uno schema di organizzazione in città, in modo da avere sia mezzi sia personale dedicato a poter fare potenziamenti mirati di alcune corse. In città stiamo facendo un ragionamento legato al capire, linea per linea e con l’indicazione delle scuole, il carico in modo da poter mettere a disposizione, su quella linea e su quell’orario, dei mezzi aggiuntivi, facendo in modo da avere informazioni precise sul numero di studenti. Tutto questo deve legarsi però anche a una stabilizzazione degli orari. Dobbiamo lavorare affinché, soprattutto nel contesto cittadino, ci sia una diversificazione degli orari, sia di scuola sia di lavoro, in modo che ci siano meno sovrapposizione. Ingressi scaglionati nelle scuole e lo spostamento l’ingresso del lavoro a una fascia un po’ più verso la tarda mattinata, almeno di un’ora.
Ne state parlando direttamente con le scuole? C’è un luogo di confronto? Per le scuole non è semplicissimo rimodulare gli orari.
Nella prima fase ci sono stati molti problemi e variazioni continue legate agli insegnanti, e poi è intervenuto il decreto. L’impostazione è riuscire, attraverso un database costruito da Città Metropolitana, ad avere le informazioni specifiche. Nel primo periodo avevamo avuto orari molto ballerini, legati chiaramente al tema degli insegnanti. Adesso noi stiamo chiedendo che ci siano orari differenziati ma stabili, in modo che, soprattutto per l’extra urbano, si possano raddoppiare le corse. Oltre gli incontri c’è anche un sistema di comunicazione ordinaria, in modo che ci siano le informazioni. Vorremmo ulteriormente ingegnerizzare questo canale, in modo che sia una piattaforma più efficace.