Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Venerdì 13 novembre 2020

Vincenzo De Luca

Il racconto della giornata di venerdì 13 novembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alle nuove disposizioni del Ministero della Salute che fa aumentare le Regioni in area rossa e arancione mentre in Campania proseguono le proteste dei cittadini, inasprite dalle misure più restrittive annunciate oggi. Il caos in Lombardia sul vaccino antinfluenzale e il nuovo arresto nell’inchiesta su Lombardia Film Commission. L’Europa mette sotto osservazione l’Italia per l’intervento del governo a difesa di Mediaset. Amnesty International denuncia un massacro di civili in Etiopia. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

L’ultimo aggiornamento sull’epidemia in Italia segna un nuovo aumento dei contagi. I casi accertati nelle ultime 24 ore hanno superato la soglia dei 40mila. Sono stati precisamente 40.902, emersi da circa 255mila tamponi. Il rapporto tra test e positivi si mantiene stabile al 16%. I casi dunque aumentano, ma si intravede un primo segnale di rallentamento. Nell’ultima settimana l’indice di diffusione Rt è sceso da 1,7 a 1,4. Ancora molto alto invece il numero dei morti: 550 quelli comunicati oggi. Un altro dato ha poi superato una soglia critica ed è quello dei pazienti ospedalizzati. Sono oltre 30mila le persone attualmente ricoverate con sintomi, mille in più solo nell’ultimo giorno. Oltre 3.200 i posti letto occupati in terapia intensiva. Anche oggi la Regione che ha registrato più casi è stata la Lombardia, oltre 10mila. Seguono Piemonte, più di 5mila, e Campania, oltre 4mila nuovi positivi.

9 le Regioni arancioni, Campania e Toscana in fascia rossa

(di Anna Bredice)

Sono ormai solo tre regioni e una provincia ad essere ancora in fascia gialla, con una libertà di movimento in più, aumentano le Regioni in area rossa e arancione. Campania e Toscana passano al livello di massime restrizioni. Marche, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, queste ultime nonostante ordinanze regionali più stringenti a partire da domani, passano invece da gialle alla fascia arancione, dove sono vietati spostamenti non giustificati tra comuni. La riunione della cabina di regia insieme a quella del Comitato Tecnico Scientifico ha fatto scattare in avanti il grado di divieti dopo i monitoraggi dell’ultima settimana. Unico dato positivo è la discesa di poco dell’indice RT, ad 1,4, ma il giudizio del Cts è preoccupante per tutte le regioni, che variano da uno scenario che va da tre a quattro, soprattutto per la situazione di sovraccarico negli ospedali, con i ricoveri e le terapie intensive. Un quadro che per il Cts si manterrà così ancora per qualche settimana, ed è per questo che l’invito dato è sempre quello di evitare spostamenti inutili. Con il passare delle settimane ormai molti iniziano a parlare di ciò che finora è stato quasi un tabù, cosa accadrà a Natale, tra pranzi e soprattutto l’ultimo dell’anno. Conte cerca di essere ottimista, ma nessun esperto al Ministero della Salute si azzarda per ora a fare previsioni. La Campania, quindi, dopo una settimana di braccio di ferro tra De Luca e il governo, da domenica passerà in zona rossa, ma il carico sugli ospedali continuerà, il governo chiede al presidente della regione, che ancora oggi ha lanciato accuse di sciacallaggio nei confronti dei Cinque Stelle, di accettare l’aiuto dell’esercito per ospedali da campo e di utilizzare i finanziamenti che il Ministro Boccia ha assicurato sono stati mandati in Campania per aumentare il numero di medici e operatori sanitari.

Giornata di proteste a Napoli

Le proteste a Napoli sono iniziate dalla mattina, convocate nei giorni scorsi: in mattinata flash mob delle mamme per la scuola al Plebiscito con banchi e sedie vuote e sit in infermieri e nel pomeriggio gli ambulanti sul Lungomare e le reti sociali sotto al palazzo della Prefettura. In piazza dunque le realtà più toccate dalla crisi, nelle stesse ore in cui il Governo dopo una settimana sofferta tra rinvii e ispezioni sui numeri dei contagi in Regione ha incluso anche la Campania in zona rossa. La piazza, che non è una piazza di negazionisti, rifiuta la contrapposizione tra il diritto alla salute e condizioni di sopravvivenza delle persone: non si può scegliere se morire di COVID o di fame, dicono dal megafono e chiedono una patrimoniale per reperire risorse per la sanità e le fasce deboli. Una manifestazione che è stata un sit ed ha visto susseguirsi interventi di realtà sociali, medici di Medicina Democratica, lavoratori dello spettacolo, commercianti un modo dunque per cercare di aggregare le realtà investite dalla crisi. Dal Lungomare gli ambulanti, i lavoratori dei mercati, lasciati fuori dal Decreto ristori, sono arrivati fino al Palazzo della Regione, per chiedere risorse o di tornare al lavoro. Un altro tema ancora caldo resta la scuola che, in Campania a differenza di altre Regioni, è in Dad per ogni ordine e grado e chiusa per nidi, infanzia. Si aspetta domani la decisione di De Luca su un eventuale prolungamento della chiusura o una riapertura in linea con il resto delle Regioni.

Vaccino antinfluenzale, la caccia al tesoro in Lombardia

(di Alessandro Braga)

Quello che appare chiaro, è che non c’è niente di chiaro. Confusione, ritardi e disorganizzazione la fanno da padrona in Lombardia, per i tantissimi cittadini che vorrebbero (e molti dovrebbero) fare il vaccino antinfluenzale. Qualcuno, fortunato, riesce a farlo, tramite ATS, dopo un po’ (tanta) fatica per la prenotazione online. Qualcun altro, ha un medico di base ben organizzato che a fronte delle (pochissime) dosi consegnate, ha stilato un cronoprogramma per le vaccinazioni, partendo dai più fragili.
Per tutti gli altri, la stragrande maggioranza, è una caccia al tesoro (e con pochi indizi). [CONTINUA A LEGGERE]

Un altro arresto per l’inchiesta Lombardia Film Commission

(di Claudio Jampaglia)

Un sodalizio criminale. Così lo chiama il gip Giulio Fanales che ha disposto i domiciliari per l’imprenditore bergamasco Francesco Baracchetti che avrebbe brigato più di un anno con almeno due dei commercialisti già arrestati, Manzoni e Di Rubba, per rifilare alla Film Commission della Lombardia il capannone di Cormano al doppio del suo valore. Di Rubba per altro all’epoca era il presidente dell’ente regionale per la promozione del cinema, in quota Lega, oltre ad essere direttore amministrativo della Lega al Senato e molto vicino a Matteo Salvini, secondo quanto verbalizzato ai giudici da Cristina Cappellini, ex assessore alla cultura della Regione Lombardia (che ha competenza sulla Film Commission). Di Rubba e Barachetti sono vicini di casa a Casnigo, dove Baracchetti è stato anche consigliere comunale, ovviamente per la Lega, come imprenditore Barachetti è stato chiamato spesso da Di Rubba, anche a ristrutturae suoi immobili ed è stato chamato spesso anche dalla Lega visto che ha incassato circa 2 milioni di euro dal partito o dalle sue finanziarie come la Pontida Fin negli ultimi anni.
L’accusa per Barachetti è quella di concorso in peculato ed emissione di false fatture per quasi mezzo milione di euro, l’importo dei lavori mai realizzati che avrebbero giustificato il raddoppio del prezzo pagato per il capannone. Le tracce dei soldi incassati da Barachetti finiscono in diverse società di prestanome sempre riconducibili al sodalizio con i commercialisti e finiscono anche a San Pietroburgo dove la moglie russa ha una sua società già segnalata dall’unità antiriciclaggio della Banca d’Italia per quattro operazioni. La Regione Lombardia fino ad ora ha sempre detto: “è tutto regolare”, rivendicando la perizia terza che attestava il valore del capannone. La Lega non ha denunciato i suoi fornitori e professionisti. E le indagini continuano.

Caso Vivendi, l’UE mette l’Italia sotto osservazione

(di Michele Migone)

L’Europa mette sotto osservazione l’Italia per l’intervento del governo a difesa di Mediaset. “Verificheremo che non sia in contrasto con le normative europee” – ha detto il portavoce della Commissione Europea parlando dell’emendamento presentato dalla maggioranza nel Decreto COVID che garantisce all’azienda di Berlusconi uno scudo per i prossimi sei mesi dal tentativo di Vivendi di Bollore di scalarla, tentativo già finito nelle aule di tribunale.
L’attenzione di Bruxelles è stata sollecitata da Parigi che, ovviamente fa gli interessi della società francese. In attesa che diventi un eventuale braccio di ferro diplomatico, la questione, un nuovo piccolo grande Patto del Nazareno, è diventata già un caso politico nazionale.
Berlusconi è sempre lui e pensa solo ai suoi interessi personali. Per avere questo favore dal governo é tornato in pubblico, in televisione, a fare lo statista e a lanciare una, stagione di collaborazione con la maggioranza in nome della lotta al COVID-19. É andato così in là che ha proposto addirittura di contribuire alla stesura della legge di bilancio. Il Berlusconi statista è piaciuto a Nicola Zingaretti, a molti settori del PD (diversi dirigenti erano però perplessi) e alla fazione più governativa dei 5 Stelle. L’atteggiamento benevolente di Forza Italia può fare comodo al Senato a, una maggioranza con pochi numeri. L’emendamento Gualtieri – Patuanelli é cosi arrivato in commissione ed è stato approvato. La Lega si è astenuta. Salvini è furioso con Berlusconi, ma non può dargli troppo contro.
Ora l’iter parlamentare va avanti. Fino all’approvazione del decreto avremo un Berlusconi statista. Poi avremo il Berlusconi di sempre.

Massacro di civili in Etiopia. La denuncia di Amnesty

Nello stato del Tigray, in Etiopia, lunedì c’è stato un massacro di civili. A denunciarlo è Amnesty International. Nella regione, da oltre una settimana, sono in corso scontri tra l’esercito governativo e le forze militari del partito di governo locale. Il ministro etiope Bikila Hurissa ha accusato le forze fedeli al partito Fronte di liberazione del popolo dei Tigrè (Tlpf) di aver ucciso in modo sistematico i civili di etnia non tigrina. Il partito nega, ma anche il primo ministro li accusa dell’attacco e ha già nominato un governatore ad iterim. Il governo ha emesso mandati d’arresto per i massimi funzionari dello stato del Tigray.
Ci parla dei fatti di lunedì, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 02/02 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 02/02 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 02/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 31/01/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 31-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 02/02/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 02-02-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 02/02/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 02-02-2025

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 02/02/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 02-02-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 02/02/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 16, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 02-02-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 02/02/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Archivio Ricordi - 02-02-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 02/02/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 02-02-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 02/02/2025

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese in questo momento di emergenza, cercando di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 02-02-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 02/02/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 02-02-2025

  • PlayStop

    C'è Di Buono: Francesco Sanapo racconta la storia di Ditta Artigianale

    In questa puntata parliamo approfonditamente di caffè e di specialty coffee. Ospite è Francesco Sanapo, fondatore di Ditta Artigianale, che dopo aver aperto sei punti vendita - caffetterie a Firenze, da pochi giorni ha inaugurato un locale nel centro di Milano. Parliamo della sua storia, che parte dal basso, da una vera passione per il mestiere di barista, e parliamo di un frutto, di una materia prima come il caffè, che offre una varietà di stili e di interpretazioni, che per molto tempo, soprattutto in Italia, abbiamo quasi ignorato. A cura di Niccolò Vecchia

    C’è di buono - 02-02-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 02/02/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 02-02-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 02/02/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 02-02-2025

Adesso in diretta