Sono i due ministri Boccia e Speranza i più attivi sul fronte delle Regioni, quelli che stanno cercando di trovare una via condivisa nelle ordinanze regionali che di giorno in giorno si moltiplicano. Oggi c’è stato un incontro tra i due ministri e alcuni presidenti di regione: per quanto riguarda l’aspetto di organizzazione sanitaria si è deciso di fare un bando per 2mila operatori della Protezione Civile da mandare nelle Asl delle Regioni più colpite e aiutare lo svolgimento dei tamponi.
Nello stesso tempo Speranza propone che anche in farmacia si possano fare i tamponi rapidi e insieme a questo si sta valutando di semplificare alcune procedure che al momento stanno diventando molte lunghe, ad esempio l’attesa di settimane per effettuare il tampone, il che rende l’isolamento ancora più lungo del necessario, soprattutto per gli studenti e gli insegnanti. Metodi più semplici come quello che ha portato a decidere per una quarantena di 10 giorni invece di 14.
C’è poi l’aspetto delle ordinanze sulle scuole. Domani ci sarà una nuova riunione tra Boccia e le Regioni, l’intenzione è quella di uniformare in qualche modo le diverse ordinanze regionali che vedono la Lombardia con una didattica a distanza al 100% nei licei e il Lazio al 50%.
Boccia ha fatto riferimento al Lazio e al Piemonte come esempi che si possono seguire, si vedrà come, se con provvedimenti nazionali o con decisioni della Protezione Civile, se i contagi dovessero aumentare di molto, ma in ogni caso, il proposito della ministra Azzolina di una scuola in presenza dalla materna all’università per il governo sembra ormai sacrificabile di fronte ai contagi. La mediazione potrebbe essere di una didattica online almeno per la metà.
Domani è atteso il report settimanale, con la tendenza e le previsioni e subito dopo si capirà se il governo intende procedere con nuovi provvedimenti oppure no.