L’ex presidente della Camera ha commentato al microfono di Luigi Ambrosio il recente omicidio di Maria Paola Gaglione a Caivano, in provincia di Napoli, e ha ribadito la necessità di dotarsi di una legge contro l’omotransfobia, una priorità per il nostro Paese.
Perché è importante la legge contro l’omotransfobia, anche alla luce di quanto accaduto a Caivano?
La legge Zan è una legge che prevede la formazione, l’educazione al rispetto e alla diversità. Un punto importante in una società come la nostra, ancora arretrata, dove non c’è libertà di amare. Quanto accaduto a Mariapaola è grave perché il fratello si è ritenuto in diritto di dare una lezione perché “infetta”, perché amava un ragazzo trans. La società italiana è ancora patriarcale. La parte della legge che riguarda la formazione e il rispetto è assolutamente fondamentale perché le donne di casa devono poter decidere chi amare e chi no. La legge è urgente e spero che anche le forze politiche si rendano conto della necessità di fare sul serio.
La sorprende la giovane età dell’assassino?
Non mi sorprende, il patriarcato è ancora presente in una società dove l’uomo decide ancora per le donne. Nel 2020 questo è inaccettabile, perché vuol dire che nel nostro Paese non si è ancora affermata l’idea che una donna possa amare chi vuole e così anche i giovani mostrano il loro peggio. Basta fare un giro in rete per vedere come i giovani si rivolgono alle loro coetanee, un linguaggio improntato al sessismo. C’è bisogno di rispetto e di un lavoro radicale, a partire dalle scuole.
I familiari tendono a sminuire e anche il parroco sembra incredulo. Perché?
Gli interrogatori stabiliranno tutto, ma sono le parole a essere gravi. Dire che bisognava punire la sorella perché amava un ragazzo trans sono parole molto pesanti, che testimoniano la mentalità del nostro Paese dove ognuno può sentirsi libero di dare una lezione alla propria sorella se non gli piace il suo partner. Considerazioni che sono fatte in ogni parte d’Italia e che portano a picchiare ragazzi o ragazze che si tengono per mano. Basta, questo non è degno di un Paese civile. La legge Zan vuole ottenere formazione, sensibilizzazione ma anche sanzioni adeguate per chi mette in atto atti violenti perché crede a un preconcetto sbagliato. L’Italia è uno dei pochi Paesi che non ha ancora una legge contro l’omotransfobia. Bisogna rimediare.
Gli episodi in ogni parte d’Italia, ad esempio in Veneto dove un candidato lgbt è stato cosparso di disinfettante da alcuni militanti di Fratelli di Italia, mostra come l’episodio sia diffuso. Non crede?
Assolutamente e questi episodi smentiscono Giorgia Meloni. Quanto accaduto a Mariapaola smentisce categoricamente quanto detto da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia in commissione che fa veramente paura.
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Violenza stradale, numeri un po' in calo. Il rimedio: l’educazione e diminuire la velocità
L’Istat ha pubblicato i report sugli scontri stradali, su base regionale (relativi al 2024) e anche alcuni dati sui primi sei mesi di quest’anno. Ci sono meno feriti e meno vittime sulle strade, anche se i numeri restano ancora drammaticamente elevati. Secondo l’Istituto di Statistica nel primo semestre del 2025 i morti sono stati 1310 (si parla di morti per scontri stradali se il decesso avviene entro 30 giorni dall’evento, quindi sono escluse le persone che muoiono, nonostante la causa siano le conseguenze dello scontro, oltre quel limite temporale) contro i 1406 dello stesso periodo dell’anno precedente. I feriti sono stati 111090, anche in questo caso in calo rispetto al 2024, quando erano stati 112428. Gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di riferimento, che è il 2019. In Italia al momento registriamo una diminuzione del 4,5% (in Lombardia del 12,6). Bisogna ancora fare molto per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Uno degli aspetti fondamentali, oltre la diminuzione della velocità, è l’incremento dell’educazione stradale. Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, morto nel 2010 a causa di un omicidio stradale a Firenze ha fondato l’associazione Lorenzo Guarnieri, che da anni si impegna a portare avanti un discorso di educazione. Alessandro Braga lo ha intervistato nella trasmissione Tutto Scorre.
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A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 17-12-2025
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Rassegna stampa internazionale di mercoledì 17/12/2025
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Esteri – La rassegna stampa internazionale - 17-12-2025