Tutti i verbali delle riunioni del Comitato Tecnico Scientifico sono stati pubblicati sul sito della Protezione Civile. In un primo momento la loro diffusione era stata bloccata dal governo, poi le polemiche, la battaglia legale della Fondazione Einaudi, le accuse dell’opposizione hanno convinto Giuseppe Conte a renderli pubblici.
La loro lettura non svela le ragioni per cui nei primi giorni di marzo non sia stata attivata una Zona Rossa ad Alzano Lombardo e a Nembro, ma tra le righe si intravvedono le ambiguità attraverso le quali si sono mossi da una parte, i vertici del governo, e dall’altra quelli della Regione Lombardia.
Ambiguità che alla fine hanno determinato il mancato isolamento dei due comuni.
Il 3 marzo il Comitato Tecnico Scientifico chiede l’istituzione di una Zona Rossa nei due centri. Lo si legge nel verbale. Come si si legge che c’è stata una telefonata con l’assessore Gallera. In quella conversazione, Gallera conferma i dati dei contagi, ma – nel verbale – non c’è alcuna richiesta da parte sua di una chiusura totale di Alzano e Nembro. Gallera ha sempre detto di averlo chiesto più e più volte al governo. Forse non l’ha fatto in quella occasione. Una precisa fotografia dell’atteggiamento di interessato disimpegno della Regione sulla questione.
Giuseppe Conte ha raccontato di non aver mai visto personalmente quel verbale, ma di aver saputo della richiesta del Comitato Tecnico Scientifico e di aver chiesto un approfondimento sul caso. In una intervista dello scorso agosto ha detto di essere andato il 6 marzo nella sede della Protezione Civile per chiedere: ma perché solo Nembro e Alzano?
I vertici della Protezione Civile, secondo questa versione di Conte, convengono con la sua impostazione e il 7 marzo – racconta ancora Conte – “ci consegnano un verbale che opta per questa scelta. La notte del 7 emetto un Dpcm per una zona rossa in tutta la Lombardia”.
Nel verbale del 7 marzo, il Cts chiede misure più restrittive per la regione. Di fatto suggerisce a Conte di creare quella che poi verrà definita Zona Arancione e che verrà introdotta qualche giorno dopo anche nel resto d’Italia.
E qui emerge l’ambiguità del presidente del consiglio. Il 3 marzo, i tecnici gli chiedono di istituire una Zona Rossa ad Alzano e Nembro, lui prende tempo e il 7, invece, istituisce la Zona Arancione in tutta la Regione. Poi quando scoppiano le polemiche sulla strage nella bergamasca la presenta all’opinione pubblica come una Zona Rossa, ma non è così. Le attività produttive vanno avanti in Val Seriana.