La procura di Parigi ha aperto un’indagine preliminare a carico di Denis Baupin, 53 anni, leader storico di Europe Ecologie, che lunedì si è dimesso dalla vice presidenza dell’assemblea nazionale dopo che diverse colleghe lo hanno accusato di molestie sessuali. Un comunicato precisa che non è stata presentata nessuna denuncia contro Baupin, ma che la procura “intende raccogliere le testimonianze delle presunte vittime che si sono espresse sui media”.
Baupin ha smentito tutto parlando di accuse “diffamatorie”. La moglie, la ministra alla Casa Emanuelle Cosse, ha affermato che di fronte a simili accuse deve pronunciarsi la giustizia per stabilire se sono vere.
I fatti denunciati si sono svolti tra il 1998 e 2014. Molti sapevano ma tacevano. Il silenzio è stato rotto da un tweet apparso l’otto marzo scorso sull’account di Baupin.
Hastagh #Mettezdurouge, mettete il rossetto. La foto mostrava otto parlamentari maschi, tra cui Baupin, con il rossetto sulle labbra in segno di impegno contro la violenza alle donne. La goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“Ho visto quella foto, ho letto la didascalia, sono andata subito in bagno a vomitare”, dice Elen Debost, vice sindaca di Le Mans e segretaria regionale di Europe Ecologie.
Sandrine Rousseau, portavoce del movimento: “ Nel tweet non ho visto qualcuno che difendeva i diritti delle donne ma qualcuno che aveva tentato di forzare una donna a baciarlo, mi sono detta che non era più possibile restare in silenzio”.
Sandrine Rousseau, Elen Debost, Isabelle Attar, Annie Lahmer e quattro altre donne hanno raccontato al sito di inchiesta Mediapart e a France Inter di essere state vittime di molestie da parte di Baupin.
“Nel 2011 durante un convegno a Montreuil – racconta Sandrine – volevo fare una pausa, sono uscita dalla sala. E allora Baupin è venuto dietro di me e mi ha sbattuto sul muro, tenendomi per il seno. Ha cercato di baciarmi. E io l’ho rigettato violentemente. Sono andata subito a parlarne con i colleghi di partito. Uno mi ha detto: ‘Ah, ha ricominciato…’. E un altro: ‘Con lui sono cose che capitano spesso‘”. Elen Debost sostiene che Baupin le aveva inviato centinaia di sms “ provocatori, a sfondo sessuale, pesanti, gravi e molto insistenti” .
Dopo le dimissioni di Baupin, Elen dice di sentirsi meglio: “Per me è un sollievo. I due mesi tra la mia denuncia e la fine dell’inchiesta giornalistica sono stati un’eternità, avevo molta paura. Adesso è un momento positivo perché continuiamo a ricevere molti messaggi di solidarietà da parte di donne e uomini”.