“Leicester è un modello di integrazione sociale, il Paese e l’Europa guardino a noi”.
Come ha detto Claudio Ranieri il merito del trionfo delle Foxes in Premier League non è solo di giocatori e staff, ma anche di coloro che hanno “spinto” dagli spalti. Gente come Riaz Khan, che su quelle gradinate ha trascorso una parte significativa della sua vita.
Anni di trasferte e sciarpe al vento, di botte prese e date. Riaz è stato tra i primi pakistani ad essere membro di una ‘football gang’ inglese negli anni Ottanta. Ha sperimentato la violenza e il carcere, ha subito il razzismo quotidiano delle altre curve e della propria, in una delle città più multietniche del Regno.
Senza mai perdere la passione per il pallone ha ripreso gli studi e oggi insegna inglese all’università. Riaz è noto soprattutto per il suo libro Khan’s Memoirs of an Asian Football Casual, la sua gioia per il pazzesco trionfo di Vardy e compagni è infinita.