Il 23 aprile 1616 moriva William Shakespeare.
La notizia, allora, non ebbe grande eco. Shakespeare non era peraltro, in quel momento, all’apice della sua fama. Bisognerà aspettare sette anni, la prima edizione delle sue opere e il “dedicatory poem” di Ben Jonson con la famosa definizione “He was not of an age but for all time” – rivolta proprio a Shakespeare – per assistere ai primi segnali di creazione di quella immagine “globale”, oltre un’epoca precisa, che ancora abbiamo di Shakespeare.
In occasione dei 400 anni dalla sua scomparsa, Sabato Libri ha dedicato un’ampia parte della trasmissione al drammaturgo inglese. Ospiti Emma Smith, che insegna letteratura inglese alla University of Oxford e che ha appena pubblicato in Italia un libro, 30 grandi miti su Shakespeare (edizioni ObarraO); e Paolo Caponi, docente di letteratura inglese all’università di Milano.
Con loro, abbiamo raccontato le ragioni dell’attrattiva che Shakespeare ancora esercita e approfondito alcuni “miti” che ancora circondano la sua figura: il suo cattolicesimo, la sua sessualità, le sue tante, presunte identità.
Ascolta il frammento di Sabato Libri dedicato a William Shakespeare.