HOMEMADE: Fatti in casa. Diciassette cortometraggi fatti in casa da diciassette registi famosi di tutto il Mondo. Alcuni nomi famosissimi, altri più per cinefili, ma la rosa di autori riuniti per questo film collettivo, da vedere su Netflix, sono di altissima qualità.
Diciamolo subito: c’è poco da ridere, tranne in un paio di casi e molto da riflettere o magari sorridere. Per chi ha amato il film I Miserabili, il regista Ladj Ly riprende con un drone dalle finestre del quartiere di Montfermeil la vita in strada degli emarginati, gli stessi che abitano nella zona che aveva già fatto da set per il suo film pluripremiato.
Paolo Sorrentino gioca con i pupazzeti del Papa e della Regina Elisabetta, facendoli incontrare in una serie di dialoghi molto buffi, tra librerie e poltrone di casa. Il regista cilena Pablo Larrain, ideatore e co-produttore del progetto, filma la video chiamata di un anziano in Casa di Riposo, con una ex amante abbandonata.
Molte registe, dalla libanese Nadine Labaki, alla messicana Natalia Baristain filmano le figlie in lockdown, o l’indiana Gurinder Chadha con la sua famiglia chiusa in cassa. Cosa che fa anche lo scozzese David Mackenzie con la figlia adolescente a Glasgow.
Due attrici americane, Maggie Gyllenhaal, in esterno, in mezzo a una natura vuota e selvaggia nel Vermont, segue i movimenti di un uomo solitario. E Kristen Stewart lavora sull’insonnia. E anche la giapponese Naomi Kawase gira il suo corto in esterna a Nara, in contemplazione della vita umana e del suo completamento sulla Terra.