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Tratto dal podcast
Tempi Diversi di gio 28/05 (prima parte)
Cultura | 2020-05-28
Il cantautore Eugenio Finardi è intervenuto a Tempi Diversi per ricordare l’amico storico Massimo Villa, scomparso ieri in Portogallo.
Ho appena avuto la notizia che è mancato Massimo Villa, un caro amico e un amico di Radio Popolare. Per me un amico fraterno a cui devo tantissimo. È stato veramente un personaggio fondamentale negli anni ’70, ha messo in contatto tantissime persone, è stato praticamente il catalizzatore di situazioni e un personaggio molto importante nella mia vita.
Io ho miliardi di ricordi legati a Massimo Villa, lui ha prodotto il mio primo disco, ma era un vero amico. Io ad un certo punto dormivo anche a casa sua prima di diventare Finardi. Lui mi ha insegnato a fare radio, mi ha introdotto in quel mondo nel 1973. È stato un personaggio veramente fondamentale, che poi ad un certo punto è andato in Portogallo. Mi sento anche un po’ in colpa perché era da un po’ che non lo sentivo.
Questo è un periodo in cui ci si deve confrontare con la mortalità, una cosa a cui non eravamo abituati. Onestamente spero che il futuro cambi e che questa cosa abbia un effetto sul modello di sviluppo e anche sul valore della vita umana. In un certo senso noi siamo il coronavirus del pianeta e il coronavirus è il suo vaccino, non so se mi spiego. Stiamo consumando troppa quantità per troppa poca qualità. Dobbiamo pensarci su.
Potete ascoltare l’intervista integrale di Matteo Villaci ad Eugenio Finardi cliccando sul podcast in alto.