Il racconto della giornata di mercoledì 20 maggio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi al Senato che ha respinto le due mozioni di sfiducia nei confronti del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Austria, Paesi Bassi, Olanda e Svezia hanno presentato un contro-piano per contrastare l’iniziativa franco-tedesca sul Fondo per la Ripresa. Il Brasile supera i 270mila contagi, ma molti medici sostengono che il numero reale sia almeno 15 volte tanto. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.
I dati dell’epidemia diffusi oggi
I dati di oggi dell’epidemia di coronavirus forniscono una conferma: la diffusione della malattia è in calo, anche se ci sono altri 161 morti a livello nazionale. E resta, ancora una volta, la Lombardia l’epicentro del contagio. I nuovi casi di coronavirus registrati in Italia sono 665. In frenata rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 813.
Oggi sono stati fatti 67.195 tamponi: il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 101: si tratta del rapporto più basso dall’inizio della pandemia.
Non ci sono stati nuovi casi in Valle d’Aosta, Basilicata, Molise, Umbria e provincia di Bolzano. Non scende, invece, il numero dei decessi: oggi 161, ieri 162, anche se ci sono otto regioni senza nuove vittime.
Il bilancio nazionale è, come sempre, determinato in gran parte da quello della Lombardia.
Qui i nuovi casi positivi sono 294: ieri erano stati 462. Il numero dei tamponi è però diminuito: 11.500, rispetto a 15mila. I morti nella Regione sono stati 65, ieri 24.
A Milano città i nuovi positivi sono solo 8, 26 a Bergamo, 50 a Brescia.
Dopo la Lombardia, le Regioni con più nuovi contagi verificati sono Piemonte, Emilia Romagna e Veneto.
Bisogna infine ricordare che i dati di questi giorni sono il risultato della prima fase di riaperture, quella cominciata il 4 maggio. Per capire l’andamento dell’epidemia dopo la partenza della vera e propria Fase 2, scattata lunedì scorso, bisognerà aspettare i primi di giugno.
Il Senato respinge le mozioni di sfiducia su Bonafede
(di Anna Bredice)
È probabile che Salvini sperasse di avere al suo fianco Renzi per provare ad aprire la crisi del governo Conte, nella fase ancora delicata del controllo della pandemia. La mozione era stata presentata al Senato, dove i numeri di Italia Viva a favore dei due documenti avrebbero costretto Bonafede alle dimissioni, ma non è andata così, e forse era già tutto calcolato nel piano di Matteo Renzi: minacciare il voto di sfiducia e poi in aula mostrarsi come responsabile nella tenuta del governo, quando invece Bonafede, questo il ragionamento espresso in aula, nel passato su questioni giudiziarie aveva costretto alle dimissioni vari ministri renziani, per non parlare di Banca Etruria e delle inchieste sui genitori di Renzi. Mettere in difficoltà il Ministro della Giustizia, forse il più vicino a Conte, a cui il presidente del Consiglio deve il suo ingresso in politica. Salvarlo, ma nello stesso tempo imporgli un’altra linea nella politica giudiziaria, garantista e non giustizialista, e forse qualche commissione ai renziani in Parlamento, ora che in autunno dovranno cambiare le presidenze, tenendo conto che finora alla Camera e al Senato la commissione sono ancora frutto della maggioranza Lega e Cinque stelle. Ridimensionare il Ministro meno accettato dai renziani, ma non c’è solo la giustizia, il discorso in Senato è servito a Renzi per illustrare agli occhi del mondo imprenditoriale le vittorie che ritiene siano solo frutto delle sue battaglie, la sospensione dell’Irap e le altre misure a favore delle imprese in questi ultimi decreti dettati dall’emergenza. Una dimostrazione di forza, “vogliamo che quando poniamo un problema venga preso in considerazione” dice Renzi, ma nello stesso tempo un tradimento delle aspettative di chi all’opposizione aspetta di poter allontanare Conte pensando ad un’alternativa.
UE, contro-piano per contrastare l’iniziativa franco-tedesca
(di Alessandro Principe)
L’Europa si divide sul Recovery fund, il piano per la ripresa economica in preparazione da settimane. L’iniziativa di Macron e Merkel sembrava aver dato la spinta decisiva. Ma i falchi del rigore dicono no e rilanciano, con una controproposta che ne sconfessa proprio il principio fondamentale. I soldi che vengono dati ai Paesi in difficoltà a causa della pandemia devono essere sempre e solo prestiti, in nessun caso possono essere finanziamenti. Andranno, cioè, restituiti.
All’indomani dell’intesa franco-tedesca, era stato il ministro dell’Economia francese Le Mair a invitare alla prudenza. “Sarà una partita difficile” aveva detto parlando all’assemblea nazionale. Con il materializzarsi della controffensiva guidata dal cancelliere austriaco Kurz i nodi vengono al pettine. In questa chiave vanno lette le parole del commissario Dombrovski: le risorse andranno comunque legate a una agenda di riforme. Condizioni? Memorandum? La Commissione, che deve presentare la sintesi al consiglio europeo del 27, sembra più che altro voler tranquillizzare i rigoristi. Insomma si tratta. L’asse franco-tedesco potrebbe non avere la forza necessaria.
La stessa Merkel potrebbe essere costretta a concedere qualcosa agli storici alleati nordici. Trattative del genere non sono una novità. La novità è il coronavirus e una crisi senza precedenti. Se non verrà affrontata con coraggio il rischio è grande per tutti. Per questo le parole di Dombrovski, per quanto forse dovute, suonano stonate di fronte all’emergenza.
COVID-19, la situazione in Brasile
(di Emanuele Valenti)
Oggi il governo brasiliano dovrebbe pubblicare altre linee guida per allargare l’utilizzo della clorochina nel trattamento dei malati di COVID-19.
È l’ultima decisione di Jair Bolsonaro nella sua particolare battaglia contro il coronavirus. La clorochina – come la idrossiclorochina sponsorizzata da Donald Trump – è un farmaco anti-malarico, e nessuno ha mai confermato la sua efficacia contro il COVID, anzi esperti di tutto il Mondo hanno fatto notare i tanti pericolosi effetti collaterali.
La questione del farmaco da utilizzare contro la pandemia è rappresentativa della situazione nella quale si trova il Brasile. Il terzo Paese al mondo per numero di contagi – dietro solo a Stati Uniti e Russia – ha un numero di casi in costante aumento e un servizio sanitario in estrema difficoltà. In alcuni casi – per esempio San Paolo, 12 milioni di abitanti – al collasso, come ha detto il suo sindaco, Bruno Covas, uno degli amministratori locali che si stanno scontrando con il governo centrale dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
I contagi hanno sono più di 270mila, ma molti medici sostengono che il numero reale sia molto più alto, almeno 15 volte tanto. Questo, sappiamo, è un problema che riguarda diversi paesi.
Con il passare del tempo è anche chiaro come la malattia si stia diffondendo soprattutto e più velocemente tra le popolazioni indigene e nelle zone più povere. Un dato significativo, che conferma la grande differenza tra il servizio sanitario pubblico e quello privato. Anche questo un problema non solo brasiliano, ma che in un Paese con profonde diseguaglianze sociali impatta ancora di più sul quadro sanitario generale.
Il governo di Brasilia ha criticato più volte i media per la loro copertura, attenta solo al numero delle vittime. Ma il comportamento di Bolsonaro e dei suoi ministri è sicuramente tra i più discutibili al mondo.
Nelle ultime settimane il presidente ha licenziato due Ministri della Sanità – due medici – uno perché insisteva troppo sul distanziamento sociale, l’altro perché era contrario all’uso della clorochina. A momento il posto è coperto da un generale dell’esercito, Eduardo Pazuello, che si è sempre occupato di logistica e che nella sua squadra per gestire la crisi sanitaria ha messo altri militari.
L’ultimo messaggio su Twitter del governo ha provocato l’ennesima polemica. Nel giorno con il più alto numero di morti l’esecutivo ha parlato di contagiati e guariti, senza nemmeno citare le vittime.
L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
I dati forniti oggi dalla Prot.Civile
20/05/2020
62752 positivi (-2377)
132828 guariti (+2881)
9624 ricoverati (-367)
676 in terapia intensiva (-40)
52452 in isolam. domiciliare (-1970)
32330 deceduti (+161 su ieri)
Nuovi positivi +665
Tamponi 67195#coronavirus #COVID #COVID19— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
In questo grafico la progressione del numero dei decessi in base ai dati forniti dalla Protezione Civile ogni giorno alle 18.00. La linea è la media degli ultimi 7 giorni. Dati del 20/05/2020. In arancione le domeniche.@DPCgov#coronavirus #coronavirusitalia #COVID19 pic.twitter.com/MX6jLiLjBG
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
In questo grafico il numero dei nuovi casi giorno per giorno in termini assoluti in base ai dati forniti dalla Protezione Civile. La linea è la media degli ultimi 7 giorni. Dati del 20/05/2020. In verde scuro le domeniche.@DPCgov#coronavirus #coronavirusitalia #COVID19 pic.twitter.com/MMedboDKVZ
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Continua la curva di discesa degli attualmente positivi al #coronavirus. Il grafico è dall'inizio dell'epidemia ad oggi giorno per giorno. Dati del 20/05/2020 forniti dalla Protezione Civile. #COVID #COVID19italia #COVID19 pic.twitter.com/O6yq0Ryj5x
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
In questa tabella ho riassunto l'andamento dei positivi, dei ricoverati in terapia intensiva e dei decessi regione per regione di oggi rispetto a ieri. Dati del 20/05/2020.#coronavirus #COVID19 #COVID pic.twitter.com/cOn4G9Tvv6
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Il riepilogo ufficiale regione per regione della diffusione del #coronavirus fornito dalla Protezione Civile per il 20/05/2020. @DPCgov#COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/AI4W3ktL33
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Grafico dell'andamento dei casi positivi attivi delle regioni italiane compresa la regione Lombardia e senza la regione Lombardia. Dati diffusi dalla @DPCgov il 20/05/2020#coronavirus #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/enH4HMWFHG
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Ecco il grafico che mette in relazione i tamponi fatti a livello nazionale con il numero dei positivi. Questo è il grafico in base ai dati della Protezione Civile del 20/05/2020.#coronavirus #COVID #COVID19 pic.twitter.com/NTS1scbYDy
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
In questo grafico ho inserito un calcolo percentuale dei positivi in rapporto ai tamponi. In blu l'Italia in verde la Lombardia. #coronavirus #COVID #COVID19 pic.twitter.com/5Nz1T9c32J
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Ecco il grafico che segnala l'andamento nazionale dei ricoverati (ricoveri e terapia intensiva). Si tratta della variazione giornaliera rispetto al giorno precedente. Il secondo grafico indica il dato delle terapie intensive.#coronavirus #COVID2019 #COVID19 pic.twitter.com/G29nx3mX1I
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
L'andamento dei positivi nelle 4 regioni italiane con il maggior numero di casi di #coronavirus. Aggiornamento del 20/05/2020. La linea rappresenta la tendenza sui 7 giorni.#COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/3oS3BuT0JK
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Il rapporto fra tamponi e positivi in 3 regioni italiane: Lombardia, Veneto e Liguria.
Dati forniti dalla Protezione Civile.#coronavirus #COVID2019 #covid_19italia pic.twitter.com/HaxTPz8vSF— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Ecco l'andamento della #Lombardia per provincia in base al numero complessivo di casi aggiornato al 20/05/2020.
La provincia di Milano ha avuto 48 casi, Monza e Brescia 50.#coronavirus #COVID19 #COVID pic.twitter.com/wwWlBIjdqz— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
L'andamento dei casi al giorno di #coronavirus nelle province di Bergamo, Brescia, Milano e Pavia dal 04/03 al 20/05/2020. #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/lLWYdjoUkZ
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
L'andamento dei casi al giorno di #coronavirus nelle province di Cremona, Monza e Varese dal 04/03 al 20/05/2020. #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/D44eS9hQT9
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
Ora i dati della città di Milano e della provincia.
La provincia di Milano (48) più che doppiata dalla provincia di Torino (116)#coronavirus #COVIDー19 #COVIDー19 pic.twitter.com/KzBVXlTlxG— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
E ora il Piemonte con un paio di grafici su questa regione. Il primo con l'andamento dei nuovi positivi nelle principali province e poi l'andamento a Torino la provincia con il maggior numero di casi.#coronavirus #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/dTCfpUEMSi
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020
E per concludere le tabelle diffuse da Regione #Lombardia sui dati di diffusione del #coronavirus#COVID #COVID19 pic.twitter.com/1nvcursAAS
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 20, 2020