Approfondimenti

D.N.A. (Decisamente Non Adatti), la prima regia di Lillo e Greg sbarca on demand

Lillo e Greg

D.N.A. (Decisamente Non Adatti), il primo film diretto da Lillo e Greg, sarebbe dovuto uscire al cinema in queste settimane, ma l’emergenza COVID ha spinto il duo comico ad una distribuzione diversa dal solito: subito in home video, disponibile per l’acquisto sulle principali piattaforme di streaming in Italia, da Sky Primafila Premiere a TimVision, passando per Chili, Google Play, Infinity e Rakuten TV.

Barbara Sorrentini ha intervistato Lillo e Greg a Chassis.

D.N.A. (Decisamente Non Adatti) è la vostra prima regia. Come mai avete deciso di fare uscire adesso?

Lillo. Sì, è la nostra prima regia e il primo film interamente nostro in tutto e per tutto e questo è il motivo per cui ci dispiace non poter uscire nelle sale. È un film molto curato anche dal punto di vista dell’immagine, un tipo di film che si gode molto sul grande schermo, ma anche in TV rende. È stata la scelta più pragmatica e più giusta da fare, perché visto il lavoro pazzesco che c’è stato dietro il film può arrivare comunque alle persone. Siamo comunque soddisfatti che in qualche modo veda la luce.
Oggi siamo abituati a vedere sul piccolo schermo i grandi film e le grandi serie TV girate come se fossero dei film, prodotti che vanno solo in TV e che non hanno nulla da invidiare, anche a livello tecnico, a quelli che vanno al cinema.

Curiosamente nel vostro film, in modo trasversale e non voluto, si parla anche di un’epidemia.

Lillo. La base di partenza è questo rapporto tra due personaggi che sono non adatti all’ambiente che li circonda. Uno è un brillante professore di genetica che sta conducendo degli esperimenti in privato. Vista però la sua natura mite è vessato dai colleghi di lavoro che gli fanno scherzi e da un preside di facoltà, ma anche i suoi stessi familiari lo considerano una nullità. Poi c’è questo capobanda che vorrebbe fare carriera e assurgere a ruoli più importanti, ma si rende conto dei suoi limiti culturali e dei suoi modi di fare troppo grezzi. Questo capobanda era quello che bullizzava alle scuole medie il futuro scienziato chiedendogli il pizzo con le merendine e i soldi. I due si incontrano nuovamente da adulti: il capobanda tenta di costringere lo scienziato ad impartirgli delle lezioni di italiano e lo scienziato invece lo reputa la cavia giusta per condurre l’esperimento su esseri umani. Lo addormenta, si svolge l’esperimento e lo scienziato diventa un maschio alfa e comincia a prendersi le sue rivincite. Non ha però tenuto conto di un processo osmotico: il suo carattere si trasferisce al capobanda, che diventa mite e remissivo e comincia a muoversi male nel suo ambiente. Questa è la trama iniziale, poi i due sono costretti ad un sodalizio per contrastare un super cattivo che vuole espandere la sua egemonia di locali che servono cibo spazzatura. Vuole, in maniera virale, diffondere il germe del cibo spazzatura e creare una serie di clienti ideali per i suoi locali.

A quali dei personaggi che avete interpretato vi sentite più vicini?

Lillo. Sicuramente mi sento più vicino al Nando trasformato dall’esperimento genetico, perché di base non sono un aggressivo né un duro. A livello attoriale è molto interessante dover cambiare radicalmente il proprio modo di essere durante lo stesso film.
Greg. Io mi sento molto affine ad Ezechiele. Ho un passato da nerd come lui. Ho indossato gli occhiali quando avevo 7 anni, sono stato un bambino appassionato di fumetti. Disegnavo e leggevo fumetti e libri. E non sopportavo le abitudini dei miei coetanei: odiavo il calcio, odiavo le figure e odiavo fare a botte.

Come nascono le storie che raccontate e i vostri sketch?

Lillo. Noi siamo sempre direzionati in un ragionamento molto basico: questa cosa ci fa ridere e la facciamo. Si spera poi che questo nostro divertimento nel mettere in scena qualcosa abbia anche un riscontro nel pubblico. È come quando si sta a cena tra amici e si trova un argomento che diverte tutti.
Greg. Le nostre gag nascono da una lettura distorta del quotidiano. Il nostro genere di umorismo si colloca in quelle pieghe della realtà che non sono irreali, solo surreali. Noi andiamo a scovare gli aspetti surreali delle cose in cui siamo immersi. Andiamo sempre verso una satira di costume, una satira che prende di mira i difetti dell’animo umano, non andiamo mai a pescare nell’attualità o nella satira politica. Siamo sempre affini alla poetica della Commedia dell’Arte.

Foto dalla pagina Facebook di Vision Distribution

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 04/03 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 04/03 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 04/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 04/03/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 04/03/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 04-03-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 04/03/2025

    Oggi a Cult: Enzo Monteleone e Mario Canale parlano del loro doc "Carlo Mazzacurati. Una certa idea di cinema"; Enrico Berardi e Nicola Borgesi, della compagnia Kepler-452, parlano di "A Place of Safety", ispirato al lavoro di soccorso della Sea-Watch5; Ottavia Piccolo in "Matteotti (anatomia di un fascismo)" di Stefano Massini all'Elfo Puccini; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 04-03-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 04/03/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 04-03-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 04/03/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

    A come America - 04-03-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 04/03/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 04-03-2025

  • PlayStop

    GIORGIA LANDOLFO - SENZA SPEGNERE LA VOCE

    GIORGIA LANDOLFO - SENZA SPEGNERE LA VOCE - presentato da Anna Bredice

    Note dell’autore - 04-03-2025

  • PlayStop

    “SE NON LA PENSI COME ME…”: POLARIZZAZIONE, CONFLITTO, SCONTRO E LE DIFFERENZE

    Il voto giovanile in Germania e negli Usa ha dimostrato una forte polarizzazione tra maschi (AfD e Trump) e femmine (Linke e Harris). Secondo le analisi è un segno di vitalità e potenziale di cambiamento. In Italia è tutto più sfumato, anche a livello giovanile. La polarizzazione c’è ma sottotraccia, ceti sociali e cerchi di istruzione omogenei tendono a stare con i propri simili, il conflitto sembra un male. Al suo posto resta solo spazio per lo scontro. E’ utile in periodi di grandi cambiamenti? Ospiti: Vincenzo Emanuele, docente di Scienza Politica Università Luiss; Francesca Cucchiara, consigliera comunale dei Verdi a Milano; Giovanni Boccia Artieri, sociologo della comunicazione all’Università di Urbino. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 04-03-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 04/03/2025

    Emanuele Valenti analizza le conseguenze della fine degli aiuti militari USA a Kiev annunciata nella notte da Trump, Zelensky dice di avere scorte per sei mesi ma le implicazioni sono più profonde. Mara Morini politologa dell’Università di Genova, esperta di Russia e mondo post-sovietico, traccia le condizioni russe per la pace e il rischio di una involuzione ulteriore nelle relazioni europee. Secondo il Ministero degli Interni sarebbero raddoppiati gli omicidi compiuti dai minorenni il commento e i dubbi del criminologo dell'Università Statale di Milano Roberto Cornelli che ricorda come siano stabili da dieci anni i reati dei minori e che il loro aumento c'è soltanto rispetto ai lockdown del Covid. Luisa Nannipieri ha incontrato pochi giorni fa Caroline Darian, la figlia di Gisèle Pelicot, che ha appena pubblicato in Italia con Utet "E ho smesso di chiamarti papà".

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-03-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 04/03/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 04-03-2025

Adesso in diretta