- Play
-
Tratto dal podcast
Fino alle otto di lun 20/04 (terza parte)
Fino alle otto | 2020-04-20
Com’è la situazione a Casarile in queste settimane di emergenza e di isolamento? La sindaca Silvana Cantoro, racconta a Radio Popolare come il comune di Casarile, 4mila abitanti a sud-ovest di Milano, sta affrontando questo periodo con contagi in lieve aumento e qualche cittadino più egoista che “non capisce che dai suoi comportamenti dipende la salute della comunità“.
L’intervista di Serena Tarabini a Fino Alle Otto.
Casarile è un comune di piccole dimensioni, circa 4 mila abitanti. Immagino che la vita, anche amministrativa, sia rimasta sconvolta.
È così. È indiscutibile che nessuno fosse pronto a questa emergenza, soprattutto noi che siamo un piccola realtà. Ciononostante ci siamo rimboccarti le maniche e messi in moto.
Quali aspetti vi hanno impegnati di più e sono stati più difficili?
Sicuramente la parte più difficile è stata l’inizio, il famoso fine settimana del 22-24 febbraio. Quando abbiamo sentito quello che era successo, ci siamo incontrati come sindaci della zona tutti a Pieve Emanuele per cercare di trovare una linea comune da seguire per poter agire in maniera uniforme. Eravamo molto preoccupati e sotto stress. Sicuramente la tensione non si è allentata, ma l’impatto iniziale è stato pesante.
Oggi la situazione è sotto controllo?
A Casarile abbiamo 24 positivi, che per un comune piccolo come il nostro è un numero importante. Non siamo tranquilli perchè il numero continua ad aumentare. Invitiamo continuamente a i cittadini al rispetto delle regole che oramai tutti sappiamo a memoria: lo stare a casa.
Per un comune come il vostro, immerso nel verde, è stata difficile gestire quelle regole?
Sì, diciamo che questo aspetto se da un lato è una caratteristica molto bella del nostro comune, dall’altra ha reso un po’ più difficile le cose. Per questo abbiamo dovuto potenziare i controlli sul territorio, con l’attività della polizia locale e con la Protezione Civile che quotidianamente batteva il territorio.
I cittadini come hanno preso la situazione?
Devo dire che un po’ come in tutte le realtà c’è chi ha compreso e, nonostante le difficoltà di una situazione che si protrae ormai da quasi due mesi, accetta a malincuore e rispetta le prescrizioni; poi c’è chi è più egoista e non capisce che dai suoi comportamenti dipende la salute della comunità. Proprio per questo ho chiesto alla polizia locale di intervenire in maniera rigida, anche perché il tempo delle ramanzine è passato.
A quale fascia di età appartengono le persone contagiate?
La maggior parte appartiene a una fascia di età elevata, fra di loro abbiamo avuto anche 5 decessi. Persone che stavano nelle loro case, si sono sentite male, sono state portate in ospedale e gli è stato fatto il tampone che ha accertato il virus. Una seconda fascia è invece di persone meno anziane.
Quale iniziativa di quelle predisposte nell’emergenza è risultata particolarmente efficace?
Abbiamo adottato la “spesa sospesa”: abbiamo chiesto ai due supermercati che si trovano nel nostro territorio di partecipare all’iniziativa mettendo a disposizione all’ingresso un carrello dove i cittadini alla fine della loro spesa possono mettere dei beni di prima necessità da destinare alle famiglie che hanno più bisogno. L’iniziativa è attiva da due settimane e devo dire che siamo già riusciti a distribuire dei pacchi alimentari a un numero considerevole di famiglie che purtroppo in questo momento si trovano in difficoltà.
Foto dalla pagina Facebook del Comune di Casarile