Uno spicchio rosso, con la scritta “sinistra e costituzione”, il nome “Milano in Comune”, con tre semicerchi colorati (arancione, verde e viola) e sotto, bianca in campo rosso, la scritta “Basilio Rizzo sindaco”. La lista civica Milano in Comune ha votato il simbolo che la accompagnerà alle elezioni comunali del prossimo giugno. E ha incoronato il suo candidato sindaco, Basilio Rizzo. Che ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale in un’affollatissima sala Di Vittorio della Camera del Lavoro con un discorso in cui ha mischiato sogno e pragmatismo amministrativo. Partecipazione e democrazia, difesa e ampliamento dei diritti, civili e sociali, sono alcuni dei temi forti che l’attuale presidente del consiglio comunale milanese intende mettere al centro del suo programma. “Abbiamo deciso di fare la cosa giusta – ha esordito Rizzo – ossia portare avanti quel sogno e quella speranza di cambiamento che cinque anni fa portarono Giuliano Pisapia al governo di Milano”. E che, nella figura del candidato sindaco del centrosinistra Giuseppe Sala, sono andati traditi. Si rivolge ai molti, dice Rizzo, che non vogliono essere governati da un sistema consociativo, rappresentato dai candidati manager, a cui vuole essere alternativo. Parla di partecipazione, di difesa della democrazia, di beni comuni, ma anche di scelte amministrative concrete, di periferie e difesa dei più deboli. Con la promessa, incarnata dalla sua storia più che trentennale a palazzo Marino, di rappresentare i valori di legalità, trasparenza e competenza amministrativa. E la serenità, dice, di chi presenta un progetto politico valido per una Milano migliore. “Perché noi – sorride – nella nostra carriera politica abbiamo visto sconfitte (tante) e vittorie (poche), ma ogni volta abbiamo saputo rialzarci, mantenendoci coerenti con la nostra storia. Di sinistra”
“Noi alternativi al consociativismo dei manager”
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Autore articolo
Alessandro Braga