La Reggia di Monza nel Salone delle Feste del Piano Nobile ospita, dal 17 marzo fino al 17 aprile, un grande capolavoro di Caravaggio. Per tutto il periodo l’ingresso sarà libero.
È ormai una consuetudine: a Natale si espone un grande quadro a Palazzo Marino di Milano, a Pasqua un capolavoro alla Reggia di Monza, dove appunto torna Caravaggio con la sua incantevole opera proveniente dal Museo di Capodimonte “La flagellazione di Cristo” del 1607, un olio su tela grande tre metri per due.
Un Cristo luminoso si accascia sotto la forza bruta e malvagia dei persecutori, un’opera di grande potenza espressiva davanti alla quale si resta senza fiato. Assieme alle sette opere di Misericordia, è l’opera più importante a cui Caravaggio lavora a Napoli, probabilmente intorno al 1607, e in questo periodo l’artista sembra trasferire nella drammaticità del dipinto la drammaticità delle sue vicende biografiche: accusato infatti di omicidio dovette fuggire da Roma e morì qualche anno dopo aver dipinto questo quadro incantevole.
Anche dal punto di vista didattico sembra essere un’ottima operazione. L’allestimento è arricchito da un video che racconta in modo accessibile al largo pubblico la storia ed il valore estetico del dipinto. Abbiamo intervistato Andrea Dusio che è il curatore dell’esposizione, con la collaborazione del direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger.
Ascolta l’intervista (6’32”)
CARAVAGGIO Villa Reale Andrea Dusio
È molto soddisfatto il sindaco Roberto Scanagatti, che si è molto speso perché la Reggia di Monza restasse un importante punto di riferimento culturale.
Ascolta l’intervista (2’04”)