Dopo il successo, a dire il vero inaspettato per lo stesso autore, di “La tentazione di essere felici” (ed. Longanesi), lo scrittore napoletano Lorenzo Marone torna a parlare di famiglia e dintorni nel suo secondo lavoro: “La tristezza ha il sonno leggero.”
Il protagonista, Erri Gargiulo, è un perfetto campione della sua generazione: ha un padre biologico e uno acquisito, una “madre e mezzo” e un piccolo esercito di fratelli, nati dalle nuove relazioni dei suoi originari genitori. Di fatto, è uno di quei bambini a metà, cresciuti perennemente in viaggio fra una casa e l’altra, con la sensazione di essere spesso un gradito ospite, piuttosto che un vero membro della famiglia.
Ormai vicino ai quarant’anni, Erri ha imparato a interiorizzare le emozioni, riversandole sullo stomaco con una regolare somatizzazione, a sorridere delle momentanee delusioni, a scansare discussioni e contrasti, con il risultato che difficilmente riesce a imporsi nelle situazioni della vita.
Erri è sposato con Matilde e da anni i due stanno cercando di avere un figlio, senza successo. Come inevitabile conseguenza, la loro vita intima è scandita da obblighi e regole, dettate dal calendario biologico e dalle opportunità di fecondazione.
Ma un giorno, Matilde lo tradisce e lo lascia. Erri è costretto ad affrontare il proprio destino e a prendere una serie di decisioni. Dopo gli incontri con alcune persone fondamentali, riuscirà a ribellarsi a un percorso che credeva segnato e a vincere la propria sfida esistenziale.
Lorenzo Marone è stato ospite a Cult in occasione della presentazione milanese del romanzo.
Ascolta l’intervista a Lorenzo Marone.